La Religione dell'Antica Roma

Il contratto giuridico fra l'uomo e gli Dèi a fondamento della Religione di Roma

Nell'Antica Roma, la vita dell'uomo era scandita da relazioni continue e sistematiche fra sé e gli Dèi in ogni gesto quotidiano.

Nella Religione dell'Antica Roma, non c'era sottomissione dell'uomo agli Dèi. L'uomo riconosceva gli Dèi come presenze nel mondo che, egli stesso, manifestava in ogni azione che compiva.

Nell'uomo romano religioso, non c'era fede, come oggi noi la descriviamo.

L'uomo religioso romano aveva un "contratto giuridico" con gli Dèi. L'uomo religioso romano si riteneva in dovere di rispettare il contratto giuridico che aveva contratto con gli Dèi. Nello stesso tempo, esigeva che gli Dèi ottemperassero, nei tempi e nei modi della stipula contrattuale, ai loro doveri.

L'uomo Italico prima e Romano poi, praticavano la più alta forma di sciamanesimo conosciuto: si facevano Dèi per trattare alla pari con gli Dèi.

Mentre gli ebrei imputano le loro disgrazie a sé stessi e, con questo meccanismo, creano disgrazie agli altri popoli imputandone la responsabilità della disgrazia (colpa) alle loro vittime, l'uomo religioso romano, dopo aver messo in atto tutte le strategie d'esistenza possibili mettendo in atto le strategie di ogni dio che riusciva ad esprimere, ritiene che fli Dèi non abbiano ottemperato alla loro parte del contratto. In questo caso, la persona religiosa romana, accusa gli Dèi di empietà e arriva ad abbattere i templi di quegli Dèi che non hanno ottemperato alla loro parte di contratto. L'uomo religioso romano cerca nuovi Dèi e costruisce nuove relazioni divine con altri Dèi.

L'uomo religioso romano è un dio fra Dèi, l'ebreo, e poi il cristiano, è uno schiavo del suo dio padrone che trafficherà in schiavi umani a maggior gloria del suo dio padrone.

Nella religione dell'Antica Roma non esiste "salvezza" perché non esiste "la fede". Esiste un cammino di eternità che non dipende dal capriccio di questo o quel dio, ma dalla capacità dell'uomo di manifestare gli Dèi dentro sé stesso in ogni aspetto della sua vita quotidiana.

PREMESSA-CONCLUSIONE-AVVERTIMENTO

1) La nascita come momento magico e di espressione degli Dèi nella vita.

2) Gli Dèi e il farsi dio dell'individuo nel suo processo di crescita come individuo della Natura.

3) La religione Romana e la casa privata come Tempio in cui si costruiscono le relazioni con gli Dèi.

4) Il lavoro agricolo come arte magica che manifesta gli Dèi del mondo

5) L'attenzione come manifestazione del dio del soggetto che si lega, manifestandoli, agli Dèi del mondo.

6) Il lavoro come attivita' magica che manifesta gli Dèi che portano al benessere

7) Usare gli epiteti per definire gli DEI nelle diverse relazioni nel mondo

8) Gli DEI che riportano l'uomo nella Natura nella Religione di Roma Antica

9) sciamanesimonove.html">Gli DEI che in Roma Antica spingevano gli uomini a diventare eterni

10) La danza di eternita' in Roma Antica: la danza del Pagano psichista

11) Gli DEI che in Roma Antica spingeano l'uomo verso l'eternita'

12) Gli DEI che concorrono all'arte magica che in Roma Antica, attraverso il lavoro, trasformavano il mondo

13) Gli DEI che in Roma Antica spingevano l'uomo alla relazione con gli Esseri Animali

14) Gli DEI dell'Antica Roma che sviluppano il potere del lato femminile della vita

15) Gli DEI che nell'Antica Roma risolvono le contraddizioni costruendo un futuro che germina dal presente

16) Riflessioni sulla guerra nell'Antica Roma

17) Gli DEI dell'Antica Roma che contribuivano a costruire gli Esseri Umani nella felicita'

18) Gli DEI dell'Antica Roma che concorrono a trasformare la morte ell'uomo innascita del suo corpo luminoso.

Qualunque cosa imprendiamo nella vita, è sempre un cammino di conoscenza.

La religione romana era una religione senza fede.Gli uomini trattavano con gli Dèi alla pari

L'ideologia religiosa buddhista, come quella ebrea e cristiana, manipola i bambini per imporre la fede nell'assurdo

I dieci comandamenti: la legge che legittima l'odio e la repressione

Gli effetti dell'odio e della repressione giustificata dal dio di ebrei e cristiani.

Marghera, 19 luglio 2012

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Religione di Roma: una religione senza fede

Solo oggi noi siamo educati e costretti a pensare alla religione come ad un atto di fede nei confronti di un'autorità superiore che chiede obbedienza. La religione di Roma Antica era una religione senza fede. Con gli Dèi si stipulava un contratto fra pari e ne si esigeva il rispetto da parte degli Dèi. Non per nulla, l'idea giuridica che emerge dalle relazioni fra l'uomo religioso Romano e gli Dèi, è assunta a fondamento delle moderne Costituzioni in contrapposizione alle richieste di obbedienza e di sottomissione dei sistemi giuridici assolutisti propri della religione ebrea, cristiana, musulmana e buddhista.