Il ruolo delle religioni nella determinazione della morale sociale

La religione cristiana manipola la struttura emotiva dell'uomo fin dalla prima infanzia

Per ricordare che cosa succede, nelle emozioni come nella società civile, se si è cittadini distratti.

Feuerbach, L'Essenza della Religione!

Con troppa facilità le persone si fermano alla superficie dei problemi che la loro esistenza manifesta. Anziché andare ai contenuti di ciò che le parole significano, preferiscono fermarsi alle parole e su queste proiettare la loro immaginazione.

Una volta riconosciuta l'esistenza di un problema, quello che Feuerbach manifesta, è compito degli individui risolverlo (sempre che il problema venga percepito come reale). Perché non arriverà nessun Gesù sulle nuvole alla destra di suo padre con potenza, come non verrà Baffone e non verrà Godot a risolverlo: gli uomini devono imparare a prendersi nelle proprie mani la responsabilità delle loro relazioni col mondo!

L'ordine di Gesu' di Nazareth: voi porgete l'altra guancia, mentre io faccio ammazzare i miei nemici.

Il cristianesimo quale fonte della superstizione

La resurrezione della carne come giustificazione e attenuante sociale della distruzione dell'Essere Umano.

Commento Pagano Politeista al Buon Samaritano nel vangelo di Luca

Le persone trasferiscono nella società civile la loro morale religiosa. Anche quando è mascherata da laico o laicismo. Dobbiamo essere attenti a comprendere la morale che manifestano nelle azioni e nelle decisioni quando agiscono nella società. Attraverso la critica alle azioni del dio padrone dei cristiani indichiamo quali comportamenti devono essere rimossi dalla società civile. (porta al sito Federazione Pagana)

I dieci comandamenti dell'Esodo e del Deuteronomio scritti dagli ebrei e fatti propri dai cristiani

Gli effetti del plagio imposto dai cristiani ai bambini: effetti e tecniche del plagio emozionale al fine di imporre la credenza nel dio padrone cristiano.

Da “L'essenza della Religione” di Feuerbach:

2.Il sentimento di dipendenza dell'uomo è fondamento della religione; ma l'oggetto di questo sentimento di dipendenza, ciò da cui l'uomo dipende e si sente dipendente, non è originariamente altro che la natura. La natura è il primo, l'originario oggetto della religione, come la storia di tutte le religioni e di tutti i popoli documenta ampiamente.

3.L'affermazione che la religione sia naturale, innata nell'uomo, è falsa se alla religione in generale si attribuiscono le rappresentazioni del teismo, cioè della fede in Dio in senso stretto, ma è del tutto vera se per religione non si intende altro che il sentimento di dipendenza, il sentimento o la consapevolezza dell'uomo di non esistere e di non poter esistere senza un altro essere da lui diverso, di non dovere a se stesso la propria esistenza. In questo senso la religione è per l'uomo così indispensabile come la luce per l'occhio, l'aria per il polmone, il cibo per lo stomaco. La religione è considerazione e riconoscimento di quel che io sono. Ma io sono soprattutto un essere che dipende dalla natura e che non è in grado di esistere senza luce, senza aria, senza acqua, senza terra, senza cibo. Questa dipendenza nell'animale e nell'uomo allo stato animale è ancora inconsapevole, irriflessa; innalzarla al grado di coscienza, rappresentarsela, considerarla, riconoscerla significa elevarsi alla religione. Così, ogni forma di vita è dipendente dall'avvicendarsi delle stagioni, ma solo l'uomo celebra questo avvicendarsi con rappresentazioni drammatiche, con cerimonie solenni. Ma queste celebrazioni, che non esprimono e non rappresentano altro che l'avvicendarsi delle stagioni o delle fasi lunari, sono le più antiche, le prime, le autentiche professioni di religione dell'umanità.

4.L'uomo determinato, questo popolo, questa stirpe, non dipende dalla natura in generale, non dalla terra in genere, ma da questo suolo, da questo paese, non dall'acqua in genere, ma da questa acqua, da questa corrente, da questa sorgente. L'egiziano non è egiziano fuori dall'Egitto, l'indiano non è indiano fuori dall'India. A pieno diritto, con lo stesso diritto con cui l'uomo universale venera la propria essenza universale come Dio, i popoli antichi, limitati, attaccati con anima e corpo al proprio suolo, che ponevano la loro essenza non nella propria umanità, ma nella propria determinatezza di popolo e di stirpe, adoravano come entità divine le montagne, gli alberi, gli animali, i fiumi e le sorgenti della loro terra, perché tutta la loro esistenza, tutto il loro essere si fondava soltanto sulla conformazione della loro terra, della loro natura.”

Qualunque cosa imprendiamo nella vita, è sempre un cammino di conoscenza.

La religione romana era una religione senza fede.Gli uomini trattavano con gli Dèi alla pari

L'ideologia religiosa buddhista, come quella ebrea e cristiana, manipola i bambini per imporre la fede nell'assurdo

I dieci comandamenti: la legge che legittima l'odio e la repressione

Gli effetti dell'odio e della repressione giustificata dal dio di ebrei e cristiani.

Marghera, 19 luglio 2012

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Feuerbach e il controllo emotivo del cristianesimo.

Feuerbach individua il carattere del controllo emotivo della religione cristiana. La religione è l'unica scienza che manipola l'uomo fin dalla primissima infanzia e lo imprigiona nel terrore della fede e della credenza sottraendolo alla sua società civile. Il cristiano si separa dalla società per costruire il suo rapporto col suo dio padrone. Agirà contro la sua società in funzione della gloria del suo dio padrone.