L'azione morale del Pagano nell'insieme sociale.

Quarta parte

di Claudio Simeoni

Cod. ISBN 9788827811764

La Teoria della Filosofia Aperta: sesto volume

 

Filosofia Aperta - seconda parte (del volume)

 

Il Pagano Politeista sceglie;
mediante la scelta costruisce il futuro sociale

 

Ogni situazione d'insieme, sociale e culturale, determina le leggi attraverso le quali si risolvono i conflitti emotivi fra diversi pensieri religiosi. Esistono insiemi sociali religiosi e sottoinsiemi sociali religiosi che compongono l'insieme sociale mondiale degli Esseri Umani. Ciò che qualifica l'insieme di tutti gli uomini è diverso e generico rispetto a quello che qualifica l'insieme degli Esseri Umani nei loro sottoinsiemi. I sottoinsiemi sono le diverse culture e le diverse società spesso identificate con gli Stati. Diverso è il sottoinsieme umano in Italia, Arabia Saudita, Turchia, Danimarca o in qualunque altro paese. A mano a mano che il gruppo umano si restringe, maggiormente emergono le specificità del gruppo, le leggi relazionali, che il Pagano Politeista deve conoscere per manifestare il proprio pensiero religioso e sociale.

Ogni situazione in cui un Pagano Politeista agisce deve essere studiata nelle sue specificità e il Pagano Politeista, nel suo agire, deve considerarne tutti gli aspetti. Studiare le leggi, le regole e le norme, dell'insieme in cui si vive e si agisce, è un compito fondamentale del Pagano. La manifestazione delle idee religiose del Pagano Politeista non può prescindere dall'insieme sociale nel quale le manifesta e devono essere sempre in funzione dello sviluppo e del benessere di quel sistema sociale.

Compito del Pagano è studiare le leggi e le norme che le azioni, che egli immagina o che individua, hanno nell'insieme sociale in cui agisce. Compito del Pagano è osservare, per quanto gli è possibile, lo sviluppo d'insieme della ricerca scientifica e della sperimentazione per verificare se le sue idee sono conformi alla realtà nella quale vive o se queste sono il frutto dei suoi desideri e dei suoi bisogni che proietta sulla società. Il Pagano Politeista deve studiare le leggi che regolano la vita degli uomini in generale e le leggi che regolano la vita degli uomini nella loro realtà specifica.

Il Pagano Politeista ha, normalmente, un'idea su ciò che egli pensa sia la sua religione. Quest'idea non è la stessa idea comune a tutti i Pagani Politeisti in quanto, essendo il Paganesimo una religione di Libertà, ogni singolo Pagano ha maturato le sue specifiche convinzioni di ciò che è la libertà e di ciò che è bene per la società in cui vive. Per questo motivo è necessario che il Pagano, che si appresta a diffondere le sue idee sulla relazione emotiva fra gli Esseri Umani e gli Dèi, abbia chiara la relazione fra gli Dèi e gli uomini e le idee che gli uomini hanno degli Dèi e della società in cui vivono. Se un pagano Politeista non ha studiato attentamente le leggi e le regole morali che concorrono a formare le relazioni fra gli uomini, fra gli Dèi e gli uomini e fra gli Dèi e gli uomini nell'agire nella società in cui vive non riuscirà ad avere una giusta valutazione d'insieme finendo per proiettare le sue aspettative sulla società.

La convinzione che ciò che il singolo Pagano desidera è ciò che la società insieme e gli Dèi desiderano, è un'idea monoteista. Un'idea che viene imposta alle persone e che priva quelle persone della capacità di comprendere la diversità percettiva della persona che sta davanti a noi e dell'insieme sociale. Quando un Pagano pone al centro della sua azione i suoi desideri e le sue aspettative, commette dei gravi errori. Dimostra, innanzi tutto, di non essere entrato in relazione empatica col mondo in cui vive; con la società nella quale opera.

Il Paganesimo non è un insieme che ha bisogno dell'apporto delle sue parti, ma sono i Pagani che, con la loro azione, costruiscono un insieme che agisce nella società civile. Tutti i Pagani possono agire indipendentemente da un insieme o da un "comando" perché la religione di LIBERTA' non obbedisce alle stesse leggi con cui viene diffusa una religione di "VERITA'". E' però importante che il Pagano armi il proprio sentire religioso con la cultura e con lo studio costante che dovrà essere verificato nella pratica quotidiana e nell'esperienza. Anche se in una società ci sono molti Paganesimi, diversi o simili, che operano, il singolo Pagano deve pensarsi come "solo" ed "unico" e deve vivere con la consapevolezza che TUTTO il futuro dell'umanità dipende dalle sue scelte.

Mentre all'interno di una religione di "VERITA'" ogni singolo individuo, che manifesta quella verità, è responsabile delle azioni fatte da ogni altro individuo che manifesta quella "VERITA'", all'interno del Paganesimo, che è una RELIGIONE DI LIBERTA' ogni individuo è responsabile SOLO di quello che fa e delle sue personali scelte. In una religione di "VERITA'" tutti devono obbedire ai dettami di quella "VERITA'" che determina le azioni di chiunque manifesti quella "VERITA'"; se un individuo che afferma di aderire a quella "VERITA'" manifesta idee diverse da quella "VERITA'", la religione di "VERITA'" come il cristianesimo, l'ebraismo, l'islamismo o il buddismo lo indicano come un eretico e lo puniscono anche con la morte e la tortura. In una religione di LIBERTA', come il Paganesimo Politeista, non è ammessa nessuna obbedienza, ma solo la responsabilità personale nelle scelte che i singoli individui fanno. Per questo motivo la Religione Pagana Politeista non si presenta nella società come un insieme irreggimentato che chiede alla società di sottomettersi, come avviene per il cattolicesimo, l'ebraismo, l'islamismo o il buddismo, ma si presenta come insieme di individui che fanno della società l'oggetto sacro in cui vivere e arricchire.

Tuttavia, se i Pagani Politeisti, fossero presi da pulsioni monoteiste e tentassero di agire nei confronti di altri Pagani, anziché portare la loro azione nella società per arricchirla e aprirla verso il futuro, assisteremo alla nascita di una nuova religione rivelata che nulla avrebbe a che fare col Paganesimo Politeista. Nello scontro tra idealità Pagana e desiderio di dominio delle religioni monoteiste, le religioni monoteiste tenteranno in tutti i modi di imporre i loro metodi e le loro categorie ai Pagani Politeisti. Se il Pagano Politeista non ha sviluppato studi sufficienti delle leggi che regolano le relazioni sociali e fa proprie le categorie d'azione monoteiste pensando che questo lo faciliti nel diffondere le sue "idee", altro non fa che diffondere idee monoteiste. Infatti, i metodi e le categorie che si possono usare per costruire la libertà degli uomini sono antagonisti ed opposti ai metodi che vengono usati per sottomettere gli uomini ad una verità rivelata di un qualche dio padrone; buono o cattivo che sia. In questo caso i Pagani, perderebbero la campagna della vita e i monoteisti ricostruirebbero un'altra "città di dio" con un filo spinato ben più resistente e torrette di guardia ben più armate.

Nella diffusione delle idee di libertà si sono verificati casi in cui, dopo tutta una serie di vittorie che imponevano nella società il rispetto per l'uomo, coloro che imponevano la sottomissione dell'uomo trovavano nuove e più appropriate strategie per costruire la sottomissione e la proprietà delle persone. Accadde dopo la rivoluzione francese e accadde dopo l'unità d'Italia. Accadde con la riforma protestante ed accadde con la rivoluzione americana organizzata, ideologicamente, dalle idee della Massoneria. Accadde con l'introduzione della medicina, dello sport, nella società ed accade ogni volta che le donne conquistarono loro spazi di determinazione personale nella società. La storia può essere vista come una sequenza di "vittorie" o di "sconfitte". Ciò dipende da che cosa consideriamo importante ai fini di giustificare il nostro agire nella società. Tutto, comunque, ha un carattere parziale. Le religioni monoteiste non possono continuare ad esistere senza impossessarsi dell'uomo e, l'uomo, a sua volta, non può esistere senza le pulsioni di vita che lo spingono a liberarsi da ogni sottomissione.

Ogni Pagano Politeista deve assumere il comando di sé stesso. Del proprio agire e costruire delle comunità o delle relazioni sempre in funzione del benessere e del progresso sociale. Ogni Pagano Politeista deve sempre avere una visione d'insieme in cui il suo essere una persona religiosa si possa manifestare. Credere che tutte le religioni siano uguali o che ogni religione ha qualche cosa di buono, significa aver rinunciato all'elemento discriminante fondamentale fra le religioni. Significa aver rinunciato alla propria capacità di critica del presente nell'attesa della provvidenza di questo o quel dio padrone. Significa non voler distinguere la religione che sottomette l'uomo ad una verità dalla religione che libera l'uomo da ogni sottomissione, da ogni verità, da ogni costrizione. Dal momento che è impensabile che una religione monoteista, come gli ebrei, i cristiani, gli islamici o i buddisti, in tutte le loro sette, possano rinunciare a sottomettere l'uomo alla verità manifestata dal loro dio padrone, ne consegue che, non saper distinguere, equivale a distinguere avendo scelto la sottomissione monoteista con qualunque nome la si chiami.

Marghera 19.09.2008

 

Il testo è una libera interpretazione di una parte del testo "Problemi strategici della guerra rivoluzionaria in Cina" di Mao Zedong scritto nel 1936 pubblicato nel Primo volume delle Opere Scelte, Casa Editrice in lingue estere, Pechino 1969, da pag. 191

 

Le altre parti relative a questo discorso:

Prima parte: Il Pagano Politeista, la Religione Pagana Politeista e le idee errate dei pagani.

Seconda parte: Cosa significa "fare progressi" nel Paganesimo Politeista?

Terza parte: Il significato di progredire nella libertà dall'ideologia religiosa che pretende il possesso delle persone, nella religione Pagana Politeista.

Quarta parte: L'azione morale nell'insieme sociale del Pagano Politeista.

Quinta parte: L'essere aderenti alla realtà sociale del Pagano Politeista nella costruzione della religione Pagana Politeista.

Sesta parte: La Federazione Pagana e la società del Pagano Politeista.

 

 

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Quando un percorso sociale fallisce o esaurisce la sua spinta propulsiva, è bene tornare alle origini. Là dove il pensiero sociale è iniziato, analizzare le incongruenze del passato alla luce dell'esperienza e abbattere i piedistalli che furono posti a fondamento del percorso sociale esaurito.

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Marghera, 19 settembre 2008

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Teoria della Filosofia Aperta

Le idee si presentano alla ragione come dei lampi intuitivi. Illuminano per un attimo la ragione e poi tendono a sparire annullate da una ragione che tende a riprendere il controllo sull'individuo. Le idee sono un'emozione che insorge con violenza dentro di noi e modifica la nostra descrizione del mondo, una descrizione che la ragione tende a ripristinare ma che l'emozione ha definitivamente compromesso. Una nuova descrizione, una nuova filosofia emerge dentro di noi e noi, qualunque sia il nostro grado di cultura, dobbiamo comunque confrontarla con la cultura del mondo in cui viviamo.