I parenti di Gesù
nel Vangelo di Matteo

Gesù di Nazareth: partire alla conquista del mondo.

Gli insegnamenti segreti di Gesù
nei Vangeli cristiani

Gesù ordina di conquistare il mondo - Terza parte di tre

di Claudio Simeoni

 

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034

Indice Gesù

 

Il terzo elemento della strategia di Matteo è la compattazione del gruppo rispetto alla società esterna. Avete osservato con quanta determinazione la chiesa cattolica ha difeso la pratica della pedofilia dei suoi preti?

Mai un tentennamento. Il nemico era la società civile che pretendeva di processare i preti pedofili per delitto.

La società civile è il nemico dal quale la chiesa cattolica si deve guardare. Lo dice Matteo quando definisce il terzo elemento della strategia d'assalto alla società civile e alle libertà democratiche.

Scrive Matteo:

"Mentre si rivolgeva ancora alla folla, la madre e i suoi fratelli che erano fuori e cercavano di parlargli. E uno gli disse: "Ecco tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e desiderano parlarti". Ma egli rispondendo a chi aveva parlato disse: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?" Poi, stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli. Perché chi fa la volontà del padre mio che è nei cieli, egli è mio fratello e mia sorella e mia madre." Matteo 12, 46-50

Al di là dei discorsi degli storici sul fatto che Gesù avesse fratelli e sorelle che partono, comunque, dal presupposto che Gesù sia esistito, il che è un falso presupposto che alimenta false supposizioni, Matteo descrive una precisa relazione fra Gesù e la società civile che in questo caso viene raffigurata da una madre e da dei fratelli che rivendicano l'attenzione di Gesù.

Il distacco dalla società operato dal padrone Gesù, è un distacco che deve fungere da esempio per tutte le pecore del gregge affinché si distacchino dalla società in funzione dell'attaccamento esclusivo al padrone Gesù. E' vero che nei vangeli si dipinge la vita di Gesù come quella di un povero oppresso o di un emarginato sociale, ma è altrettanto vero che le indicazioni dottrinali che vengono date attraverso la figura di un emarginato sociale sono quelle del padrone della società che non ammette critiche e che pretende un asservimento assoluto. In ogni relazione sociale, che viene descritta nei vangeli, Gesù è il padrone che pretende di essere il padrone al di fuori e al di là della legge.

Il disprezzo per i "suoi fratelli" o sua "madre" da parte di Gesù non è un disconoscere delle relazioni parentali perché i parenti sono indegni. E' piuttosto un riaffermare la propria centralità rispetto alla società civile. Gesù manifesta un assoluto disprezzo per le leggi sociali al punto tale che i preti cattolici, che sono l'incarnazione sociale di Gesù, possono chiedere impunità per lo stupro dei bambini. Per Gesù la società è un oggetto da stuprare a meno che non si metta in ginocchio davanti a lui e non riconosca che lui è il padrone e comunque, sempre in diritto di stuprarla.

Solo chi fa quello che voglio io, dice Gesù, come io faccio la volontà di mio padre, è mio fratello. Ma chi non fa quello che voglio io, o peggio, chi mi chiede di obbedire a leggi che non sono quelle che voglio io, non può essere mio fratello. E' il nemico che deve essere combattuto e distrutto affinché diventi il fratello di Gesù facendo la volontà di Gesù.

Per questo le leggi di libertà di culto che i Greci prima e i Romani poi, garantivano a Gerusalemme vengono dapprima sfruttate da Gesù e chi ne descrive le imprese per poi essere dichiarate come nemiche dai cristiani nelle vesti degli zeloti perché non consentono ai seguaci di Gesù di imporre la propria religione ad altre persone. I fratelli in Gesù, vanno alla guerra contro la società civile, ne disarticolano le Istituzioni e impongono la sottomissione degli individui al padrone.

La guerra che Gesù aveva dichiarato alla società civile allora, è la stessa guerra che la chiesa cattolica dichiara alla società civile oggi. Sia per mano dei politici zeloti che colpiscono alle spalle i cittadini impedendo loro di fruire della Costituzione della Repubblica, sia attraverso la violenza che la chiesa cattolica mette in atto sui bambini. Fra loro sono fratelli e sorelle. Loro si appoggiano mentre fanno violenza sessuale ai bambini; loro si appoggiano mentre violentano i musulmani, come in Afganistan e in Iraq; loro si appoggiano mentre macellano la popolazione del Ruanda; loro si appoggiano mentre fanno violenza alle donne per impedire loro di abortire; loro si appoggiano mentre aggrediscono la sessualità delle persone; loro si appoggiano quando aggrediscono la società mediante l'uso della mafia; loro sono i fratelli di Gesù. I sanguinari.

Questa è la strategia che Matteo ha delineato per distruggere la società civile. Non è importante se l'azione è quella di un coltello piantata nella schiena o lo stupro dei bambini. Importante è che il cristiano il coltello nella schiena lo pianti per amore di Gesù e lo stupro sessuale dei bambini lo si metta in atto per amore della fede cristiana.

Per questo la chiesa cattolica ha combattuto le interferenze della società civile e delle sue leggi nelle sue pratiche distruttive. Per contro, la chiesa cattolica impone le sue regole morali contro la Costituzione della Repubblica dichiarando guerra alla società civile con l'aiuto di zeloti nelle Istituzioni dello Stato che piantano il coltello nella schiena dei diritti dei cittadini.

 

L'odio della chiesa cattolica è un'offesa ad ogni cittadino

 

 

Marghera, 07 ottobre 2010

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 – Marghera Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

COMUNICAZIONE IMPORTANTE

Da molto tempo la chiesa cattolica ha cessato di citare i suoi vangeli. Eppure, i vangeli ufficiali cristiani, sono l'unica fonte che delinea la figura di Gesù, la sua ideologia, la sua morale e i suoi principi sociali. La chiesa cattolica applica quei principi, ma alle masse preferisce nasconderne il significato e rubare, facendo propria, l'idea di bontà che i Neoplatonici attribuivano al loro dio. La chiesa cattolica ha torturato e macellato i Neoplatonici e per colmo di disprezzo usa i loro insegnamenti dietro ai quali nascondere i suoi principi ideologici.