La Federazione Pagana e la società

Sesta parte

di Claudio Simeoni

Cod. ISBN 9788827811764

La Teoria della Filosofia Aperta: sesto volume

 

Filosofia Aperta - seconda parte (del volume)

 

La realtà sociale del Pagano Politeista

 

Perché è stato necessario fondare la Federazione Pagana per permettere la diffusione delle idee proprie della Religione Pagana?

Per consentire alle idee della Religione Pagana di affrontare, confrontarsi e dibattere le idee diverse che agiscono nella società civile.

Perché è necessario studiare le idee della società civile e confrontarle o confutarle con le idee proprie della Religione Pagana?

Per far sì che la società civile sostituisca la propria visione creazionista, che la costringe a pensare il mondo soggettivando l'ottica del dio padrone, con una visione del divenuto e delle trasformazioni del mondo riconoscendo la necessità che l'uomo si attrezzi, culturalmente ed emotivamente, per affrontare al meglio i propri problemi esistenziali.

Imparare, studiare e discutere le idee, non è facile. Si è spesso indotti a discutere per schemi, modelli o etichette, anziché nei contenuti delle idee. L'idea non si distingue per l'immagine, ma per i suoi contenuti. Sono i contenuti dell'idea l'oggetto del discutere e non la sua rappresentazione.

Quando discutiamo, opponendo idea ad idea, non possiamo pensare di avere tutte le ragioni sufficienti per supportare le nostre idee. La cultura in cui viviamo si è formata negli ultimi quattromila anni del vissuto umano e lo stesso Essere Umano si è trasformato, fagocitando la cultura del proprio vissuto, in miliardi di anni d'esistenza sul pianeta. Noi non saremo mai ciò che necessitiamo in assoluto di essere, ma siamo una somma di esperienze personali innestate su un corpo, che si è sedimentato in miliardi di anni, capace di manifestare una struttura emotiva che appare incomprensibile ad una ragione che, tuttavia, è emersa da essa.

I Pagani devono essere individui di esperienza, che vivono nelle relazioni con e nel mondo e, nello stesso tempo, devono studiare per leggere le esperienze di altri e confrontare l'esperienza di altri con la propria esperienza.

Il metodo che il Pagano assume è quello di passare dalla vita pratica delle relazioni nel mondo in cui vive, alla descrizione teorica del proprio vissuto nel tentativo di individuare tutti i meccanismi della propria esperienza e poter fornirsi di esperienze per affrontare nuove e diverse esperienze teorizzando ancora sui meccanismi delle nuove esperienze.

La verità, in cui un Pagano vive, è una verità in perenne modificazione perché varia sia per l'esperienza dalla quale è espressa sia per le sue capacità dell'individuo di sintetizzare la propria esperienza in un insieme di principi teorici capaci di guidarlo in nuove esperienze.

In campo sociale, un Pagano tende ad acquisire una completa conoscenza di tutti gli aspetti che concorrono alla formazione delle condizioni e delle contraddizioni nelle quali vive.

Il Pagano nel diffondere le proprie idee e la propria visione del mondo commette molti errori. Soprattutto errori dovuti all'idea che la struttura ideale che ha elaborato sia una novità assoluta nella storia; la convinzione che tutti, indistintamente, possano capire le sue idee; la convinzione che non esista un "oltre" a ciò che ha scoperto ed elaborato teoricamente.

L'errore più grande che può commettere un Pagano è l'errore di "arroganza". Un Pagano non è umile. Ciò che egli conosce, qualunque sia la conoscenza, è stata costruita dal singolo Pagano con immenso sforzo e dedizione inflessibile. Ogni Pagano è orgoglioso dei risultati raggiunti perché quei risultati non solo gli hanno dato una maggiore comprensione del mondo, ma una maggiore lucidità nella percezione ed analisi dei fenomeni che dal mondo gli si presentano.

L'errore di "arroganza" arriva quando il Pagano proclama che non esiste un oltre. Quando inizia ad affermare senza argomentare. Quando cessa di analizzare quanto intuisce per trasformare il suo intuito in un'affermazione perentoria. Quando alle idee e all'analisi teorica sostituisce la sua persona.

Supponiamo che due Pagani inizino insieme ad esplorare il mondo partendo dalle argomentazioni esoteriche che incontrano nella loro cultura. Una volta che hanno iniziato a praticare la magia nelle relazioni con il mondo e che la magia inizia a trasformarli, entrambi i Pagani hanno davanti a loro vari sentieri che possono percorrere.

Esistono percorsi "facili", che danno un risultato immediato, come, ad esempio, iniziare ad occuparsi di erbe, di unguenti, di pratiche di meditazioni che, essendo pratiche culturalmente accettate, permettono al Pagano di ottenere un'approvazione sociale quasi immediatamente.

Al contrario, esistono percorsi "difficili", che non solo non danno un risultato immediato, ma creano diffidenza e sospetto fra le persone perché le trasformazioni che questi sentieri inducono non fanno parte dell'orizzonte culturale in cui il Pagano opera e per poter percorrere quel sentiero è necessario modificare anche l'ambiente culturale.

Il sentiero facile è abbastanza appagante. Il pagano che lo percorre si muove avendo come fine l'approvazione sociale. Il sentiero difficile non ha come fine l'approvazione sociale, ma la qualità della trasformazione sociale che si induce sviluppando quella visione del mondo.

Chi percorre il sentiero facile mira a garantirsi i risultati sociali nel mondo presente; chi percorre il sentiero difficile non si cura di raccogliere risultati, ma solo di diffondere le teorie che ha sviluppato alimentando le esperienze della sua vita.

Marghera, 23 maggio 2017

Il testo è una libera interpretazione di una parte del testo "Problemi strategici della guerra rivoluzionaria in Cina" di Mao Zedong scritto nel 1936 pubblicato nel Primo volume delle Opere Scelte, Casa Editrice in lingue estere, Pechino 1969, da pag. 191

 

Le altre parti relative a questo discorso:

Prima parte: Il Pagano Politeista, la Religione Pagana Politeista e le idee errate dei pagani.

Seconda parte: Cosa significa "fare progressi" nel Paganesimo Politeista?

Terza parte: Il significato di progredire nella libertà dall'ideologia religiosa che pretende il possesso delle persone, nella religione Pagana Politeista.

Quarta parte: L'azione morale nell'insieme sociale del Pagano Politeista.

Quinta parte: L'essere aderenti alla realtà sociale del Pagano Politeista nella costruzione della religione Pagana Politeista.

Sesta parte: La Federazione Pagana e la società del Pagano Politeista.

 

 

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Filosofia Aperta - seconda parte (del volume)

 

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Quando un percorso sociale fallisce o esaurisce la sua spinta propulsiva, è bene tornare alle origini. Là dove il pensiero sociale è iniziato, analizzare le incongruenze del passato alla luce dell'esperienza e abbattere i piedistalli che furono posti a fondamento del percorso sociale esaurito.

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Marghera, 23 maggio 2017

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Teoria della Filosofia Aperta

Le idee si presentano alla ragione come dei lampi intuitivi. Illuminano per un attimo la ragione e poi tendono a sparire annullate da una ragione che tende a riprendere il controllo sull'individuo. Le idee sono un'emozione che insorge con violenza dentro di noi e modifica la nostra descrizione del mondo, una descrizione che la ragione tende a ripristinare ma che l'emozione ha definitivamente compromesso. Una nuova descrizione, una nuova filosofia emerge dentro di noi e noi, qualunque sia il nostro grado di cultura, dobbiamo comunque confrontarla con la cultura del mondo in cui viviamo.