Il razzismo moderno nasce dai vangeli cristiani. Emargina gli uomini per trasformarli in oggetto di possesso.

Il razzismo di Gesù - Capitolo 1
Vangelo di Matteo 12, 33-37
Wojtyla, Raoni e la distruzione dell'Amazonia

Claudio Simeoni

I cristiani distruggono l'Altare Pagano

 

L'odio razzista di Gesù contro i diversi

 

LA PAGINA CONTIENE:

Matteo: La malizia dei farisei;
Teologia della "malizia dei Farisei"
"Nell'udienza in Vaticano Sting evitò aggressione al Papa"
Teologia della "malizia dei Farisei" nell'udienza vaticana di Sting e Raoni.

 

 

Dice Gesù nel Vangelo di Matteo:

"O voi ammettete che l'albero è buono e allora sarà buono anche il frutto, o ammettete che l'albero è cattivo e allora sarà cattivo anche il frutto, perché dal frutto si riconosce l'albero. Razza di vipere, come potete parlare bene voi, cattivi come siete? Poiché la bocca parla per la sovrabbondanza del cuore.

"L'uomo dabbene, dal suo tesoro buono, cava cose buone; il malvagio, dal suo tesoro cattivo cava fuori il male. Or vi dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola vana che avranno proferita. Poiché sarai giustificato dalle tue parole e dalle tue parole sarai condannato".

Vangelo di Matteo 12, 33-37

Teologia della "malizia dei Farisei"

Quando la logica nega se stessa.

Qual è il significato attribuito al termine buono? In che relazione si considera l'albero con l'oggettività affinché sia possibile definirlo buono? In che misura si definisce un albero col termine cattivo? Quando un albero è cattivo?

Non dimentichiamo mai che chi sta parlando non è un Essere Umano, ma il figlio dell'unico Dio proprietario del sapere assoluto. Non stiamo parlando di un Essere Umano che usa una metafora, ma di un Dio davanti al quale viene macellata mezza umanità e l'altra mezza viene messa in ginocchio. Un Essere Umano che paragona un Essere Umano ad un albero solo nella misura in cui gli serve l'esempio per tacciare l'Essere Umano che non si mette in ginocchio di infamia. Se questa è la metafora usata, allora vale anche il contrario.

Se un albero può essere paragonato ad un Essere Umano, allora vale anche per un Essere Umano essere paragonato ad un albero. Dunque, se un Essere Umano ha una coscienza e una consapevolezza, allora anche l'albero ha una coscienza e una consapevolezza attraverso la quale produrre frutti buoni o frutti cattivi ma, dal momento che l'albero e l'Essere Umano sono dei divenuti, non producono frutti buoni o cattivi, in quanto scelta nel produrre frutti buoni o cattivi, si adattano alle situazioni esistenti e vissute attraverso le quali modificare sé stessi. Inducono nell'oggettività le proprie determinazioni che sono buone o cattive rispetto ad una soggettività che si pone altra rispetto alle loro scelte.

Se la soggettività è quella del Dio assoluto, padrone e creatore dell'universo, che afferma che il divenuto produce il male, allora vale anche che il male è prodotto dall'oggettività in cui si esprime il soggetto, appartiene al volere di chi determina le condizioni degli adattamenti e non al divenuto dell'adattato. Il fatto che all'Essere Umano le bacche del Pungitopo sono velenose non significa che sono cattive, significa che esistono delle condizioni affinché il Pungitopo possa sviluppare il proprio divenuto in quella forma alimentando sé stesso e le proprie trasformazioni.

Accusare il Pungitopo di essere cattivo solo perché quelle bacche sono immangiabili per l'Essere Umano non ha senso se non nella pazzia di chi pretende che suo padre abbia creato un mondo per il proprio piacere e il proprio divertimento.

Se affermiamo che nessun albero è cattivo, in quanto è divenuto adattandosi (e questo come può non saperlo il figlio del Dio padrone dell'universo?), allora anche ciascun Essere Umano è un divenuto attraverso una serie di adattamenti per cui nessun Essere Umano può essere considerato cattivo in sé, ma il prodotto dell'adattamento all'oggettività nella quale è divenuto.

A Gesù sfugge un'unica cosa nel paragone in cui afferma l'uguaglianza tra l'albero e l'Essere Umano sfugge il fatto che se all'uomo è attribuita un'anima morale, anche all'albero deve essere attribuita un'anima morale: l'albero, nel fare quei frutti, fa peccato o non fa peccato? Se un albero di fichi non fa pere è un albero peccaminoso?

Nella stupidità del paragone di Gesù, questa è l'unica considerazione che abbia un qualche valore. Esseri Umani ed Esseri Vegetali sono molto simili sia nel campo energetico che nella via alla conoscenza che percorrono vivendo. Sono simili nello sviluppare la loro consapevolezza con una sola eccezione: gli Esseri Vegetali non devono affrontare gli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra e questi non sono in grado di interferire nel percorso del divenire della loro Coscienza se non utilizzando la motosega.

La metafora usata da Gesù non ha senso se non per colpire l'attenzione degli astanti. Non ha riferimento nella magia né nel reale, è pura teatralità. Un'azione teatrale l cui conclusione sta nell'accusare gli ascoltatori di essere una razza di vipere, degli Esseri Umani cattivi, che parlano per sovrabbondanza del cuore. Gesù omette di dire quali sono le cose cattive. Egli accusa senza affermare. Non dice perché loro sono cattivi né si dice cosa loro rispondono. L'affermazione di Gesù consiste nel dire che "loro sono cattivi", ma "guarda quanto sono cattivi", "sono proprio cattivi". In cosa consista la cattiveria non viene detto, né viene dimostrato, né si accenna a quanto costoro dicono per giustificare le accuse di cattiveria di Gesù. Non gli si accusa, almeno in questa citazione di azion che possono essere qualificate come "cattive", si aggredisce la persona indipendentemente dalle azioni che ha messo in atto per puro odio. L'intero essere di queste persone, secondo Gesù, è pervaso dalla cattiveria; essi sono cattivi in quanto sono, non in quanto fanno o agiscono.

Gesù utilizza paragoni, a volte impropri come quello di questa citazione, per giustificare il proprio atteggiamento. Paragoni atti a costruire delle immagini, ma assolutamente artificiosi.

Gesù non aggiunge altro alle sue affermazioni anzi, le accentua parlando dell'uomo buono e del suo buon tesoro e come l'uomo buono è buono in sé perché è buono non perché agisce facendo delle cose che possono essere considerate buone.

Gesù continua il discorso minacciando gli astanti. Per che cosa li minaccia? Per le loro azioni? No! Per le loro parole!

Li minaccia perché osano dire che lui va farneticando stupidaggini, ed egli, in qualità di figlio del Dio creatore ha paura delle parole perché quelle parole affermano quanto lui nega: Gesù è solo uno sciocco, lo affermano i Farisei in quanto custodi delle tradizioni e di questo Gesù ha paura! Se la parola di Gesù non viene accettata dai custodi della tradizione, i farisei, non sarà mai in grado di diffonderla in Palestina! Gesù può solo tentare di intimidire gli astanti attraverso le minacce nel giorno del giudizio universale in cui egli assisterà e giudicherà assieme a suo padre. Gesù spera che le minacce non portino gli astanti a sottomettersi.

Il comportamento della chiesa cristiana è conseguenziale. Le chiese cristiane, quella cattolica in particolare, afferma che tutti quelli che non abbracciano la sua "fede" sono cattivi o ispirati dal demonio. Essa dimentica che gli Esseri Umani sono dei divenuti e possono sottomettersi ai suoi eserciti, alle sue minacce, al suo terrore, ma i cristiani non possono "convertire" nessuno in quanto la percezione del circostante è sempre trascendente la ragione e immanente rispetto all'individuo. Quando l'Essere Umano si relaziona, il condizionamento del terrore instillato dal Dio assassino dei cristiani, scompare. Magari l'Essere Umano pensa di trovarsi davanti all'antagonista dei cristiani: Satana. Quest'uomo, educato nel cristianesimo, fatica a comprendere che Satana e Dio sono la stessa cosa, immagini speculari in cui conchiudere ogni tentativo da parte dell'uomo di superare il dominio di Dio.

All'Essere Umano è sufficiente alterare la percezione e per descrivere una "realtà" diversa del proprio condizionamento educazionale cristiano subito nell'infanzia.

La chiesa cristiana pronta a sfruttarne gli effetti della malattia psichiatrica per diffondere ulteriore sottomissione fra questi alberi cattivi che non vogliono dare frutti buoni alla chiesa cattolica. L'Essere Umano può non essere in grado di compenetrare il circostante in cui vive. Magari può fermarsi alla prima soglia chiamando le immagini con nomi distorti presi dal proprio condizionamento, ma l'esistente è immanente sull'Essere Umano e solo con grande terrore la chiesa cristiana lavora per tenere lontano l'Essere Umano dalla realtà che vive con la paura del giudizio universale supportata dal terrore di magistrati assassini pronti a foraggiare di morte il macellaio di Sodoma e Gomorra insieme ai suoi servi.

 

Nell'udienza in Vaticano Sting evitò aggressione al papa.

Dal quotidiano La Repubblica del 29 febbraio 1996

Sting dovette trattenere l'amico indio Raoni che voleva aggredire il papa. Alla fine degli anni 80 Sting portò il capo di una tribù amazzonica in Vaticano. Raoni disse a Giovanni Paolo II: "Il mio Dio dice al tuo che i suoi missionari dovrebbero andarsene dalla terra degli Indios". Il papa fece per andarsene, quando Raoni, che voleva colpirlo, fu fermato da Sting.

Teologia della "malizia dei Farisei" nell'udienza vaticana di Sting e Raoni

L'episodio di Sting e del suo amico Raoni, Indio, è sintomatico della realizzazione pratica di questo insegnamento di Gesù veicolato da parte delle chiese cristiane e da quella cattolica in particolare.

Cosa portò alla mattanza degli Indios e alla distruzione della foresta Amazzonica?

Il Dio dei cristiani!

Il Dio dei cristiani, attraverso gli "insegnamenti" di Gesù, sterminò gli Indios e distrusse la foresta Amazzonica per appropriarsi delle ricchezze.

Questa è la realtà! Gli altri sono giochi sofistici atti ad occultare la perfidia dei cristiani e mascherare le loro reali intenzioni. Sul palcoscenico si recita con le parole, le intenzioni emergono dalle azioni e dalle scelte. L'Indio Raoni conosce perfettamente la relazione fra insegnamento di Gesù e le azioni dei cristiani che distruggono l'Amazzonia. Li distingue talmente bene da trovarli assolutamente correlati. Gesù declama i suoi "principi" e i cristiani li traducono praticamente. L'uno esiste in funzione dell'altro; l'uno, senza l'altro, non esiste! I cristiani traducono talmente bene gli insegnamenti di Gesù che in Brasile è proibita la parola aborto e la miseria viene sviluppata dai cristiani al fine di possedere schiavi in abbondanza per i loro commerci.

L'Indio Raoni dice a Wojtyla di portarsi via il suo Dio, i suoi insegnamenti e la sua miseria come premessa indispensabile per ricostruire, sia pur tra grandi difficoltà, il rapporto fra gli Esseri Umani e il loro ambiente in Brasile. Senza il terrore cristiano la vita può riprendere.

Wojtyla, col suo fare dice a Raoni: "Razza di vipere, come potete voi parlare bene, cattivi come siete? Poiché la bocca parla per sovrabbondanza del cuore".

Wojtyla, attraverso i missionari, è responsabile della distruzione e del massacro del popolo Indio. I cristiani hanno distrutto sistematicamente la foresta amazzonica per trarne ricchezze. Hanno depredato in quanto individui incapaci di costruire la vita in un rapporto di reciproco vantaggio fra sé e l'ambiente.

Hanno distrutto per pura avidità!

Hanno massacrato per pura avidità!

Come risponde Wojtyla a questa accusa?

Col suo gesto dice: "Io sono il padrone; Dio mi ha dato il diritto di distruggere tutti; il padrone sono io e il tuo Dio è una merda; il cristiano è un uomo dabbene e dal suo cuore prende cose buone, gli Indios sono malvagi e dal loro cuore estraggono il male, per questo vanno annientati, immiseriti, derubati insieme alla loro foresta!"

Wojtyla, col suo gesto continua dicendo: "Or vi dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola vana che avranno proferita".

Raoni si arrabbia! L'arroganza del Potere di Avere, mentre schiaccia il più debole per il solo piacere di schiacciarlo, è la cosa più squallida che la pulsione di morte abbia inserito nelle azioni umane!

Potrebbe essere altrimenti? Gli Indios muoiono, la foresta viene distrutta, la miseria dilaga nell'intero Brasile per opera dei cristiani (e non solo in Brasile). Sting interviene per bloccare Raoni. Per bloccare la sua grande rabbia! Il disprezzo per la vita in Wojtyla è immenso e offende ogni Essere Umano che desidera vivere una vita in armonia col circostante.

Raoni ha imparato come deve essere letto questo passo evangelico: Wojtyla ha dimostrato la sua reale interpretazione.

Quando Wojtyla si sciacqua la bocca parlando di rispetto per l'ambiente è solo teatralità per gli sciocchi creduloni; parole vuote pronunciate con l'intento di costringere gli astanti ad aderire alla distruzione della foresta amazzonica e dei suoi abitanti. Quando Raoni dice a Wojtyla di portarsi via i suoi missionari e il suo Dio in quanto questi distruggono la foresta amazzonica e gli Indios, Wojtyla, il saccheggiatore, diventa sprezzante. Se Wojtyla ne avesse avuto la possibilità avrebbe condannato a morte Raoniper il delitto di "lesa maestà" tanto grande è il suo desiderio di continuare a saccheggiare il pianeta e diffondere la miseria a maggior gloria del Gesù di Nazareth e del macellaio di Sodoma e Gomorra.

 

 

 

L'indice del razzismo di Gesù nelle relazioni con i farisei

 

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Gesù e i Farisei

Nella relazione fra Gesù e i Farisei c'è l'insegnamento cristiano alla pratica dell'odio religioso contro chi non si mette in ginocchio davanti al loro dio padrone. Gesù esprime un odio violento incitando, di fatto, al linciaggio di chi non lo riconosce come dio e padrone. Questo insegnamento verrà sviluppato dai cristiani che insanguineranno il mondo distruggendo uomini e popoli in nome e per conto del loro dio padrone.

 

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

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