Stregoneria e Scienza
Gli effetti delle preghiere cristiane
Gli effetti degli Inni della Religione Pagana

di Claudio Simeoni

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La preghiera che stupra lo spirito dell'uomo
L'Inno pagano che libera lo spirito dell'uomo

Che differenza c'è fra la scienza e la Stregoneria?

La Stregoneria dice: "L'individuo, mettendo in atto "queste pratiche", modifica la relazione che ha col mondo. Da un tipo di relazioni che ha costruito (o sono venute costruendosi) mentre, una volta nato, cresceva, con la sua volontà e con la sua pratica introduce tutta una serie di modificazioni nella sua soggettività attraverso le quali scopre che il mondo è diverso da come pensava e può agire in maniera migliore per esprimere in esso le sue tensioni, i suoi bisogni e i suoi desideri!"

La Stregoneria è l'arte di trasformare sé stessi nel mondo in cui si è nati.

La scienza, per contro, descrive il mondo in cui gli individui vivono fissando la cultura del loro tempo.

Ne consegue che noi non abbiamo un apparato scientifico di riferimento come un dogma di verità, ma abbiamo una scienza che, generazione in generazione, stabilisce il livello di descrizione del mondo (scientifico) che quella generazione raggiunge. Gli scienziati del 1700 erano scienziati come gli scienziati del 1800 e del 2000, ma la loro scienza era in relazione alla cultura in cui tale scienza si esprimeva e forzava quella cultura verso il futuro.

La Stregoneria un po' segue quella tendenza, nel senso che modifica gli intenti per i quali spinge l'individuo a modificarsi per ampliare la sua capacità di sentire e percepire il mondo, ma dall'altro la Stregoneria ha delle pratiche comportamentale costanti nelle diverse epoche in quanto l'individuo, l'oggetto del suo agire, è sempre il medesimo individuo, con la stessa capacità di trasformazione neuronale, in qualsiasi epoca la Stregoneria lo riconosca.

Per contro, anche la magia nera, il cristianesimo, come la Stregoneria, da un lato continua a manifestare le stesse tecniche di manipolazione mentale nei confronti dei bambini che ha manifestato in ogni epoca, dall'altro le stesse tecniche vengono continuamente modificate e adattate a seconda della cultura nella quale la manipolazione mentale viene imposta al bambino.

Se io dico: "Battendo il ferro in questo modo e attraverso queste condizioni, ne modifico la forma e la rendo funzionale per un mio scopo." devo acquisire un'abilità, non necessariamente devo conoscere le leggi della metallurgia. Per contro, qualora io conoscessi le leggi della metallurgia, sono facilitato nell'attività di forgiatura del ferro per raggiungere la forma funzionale ai miei intenti.

Questa è la relazione esatta che esiste fra Stregoneria e scienza.

La Stregoneria è l'arte di modificazione soggettiva dell'individuo in funzione al proprio divenire (l'assoluto, in Stregoneria, è il divenire magico dell'individuo nella Natura) in base all'intento della propria esistenza nel mondo in cui vive; la scienza è la descrizione, il tentativo di comprendere e descrivere, sia le modificazioni soggettive (le abbiamo specialmente negli ultimi 200 anni) che la diversa interpretazione del mondo che lo Stregone indica.

Ciò che spinse Lorenz, verso gli Esseri Animali, ad aprire quella porta, in quell'epoca storia e nelle condizioni in cui l'ha fatto, è un atto di Stregoneria; la descrizione delle scoperte di Lorenz e il successivo sviluppo, è un fatto scientifico. Un fatto scientifico che alimenta lo Stregone nel momento in cui l'individuo, ricercando scientificamente in quella direzione, impegna le proprie emozioni e costruisce delle relazioni emotive con l'oggetto della sua ricerca: cosa che non è per chi pratica la vivisezione.

Il fabbro che prende un pezzo di ferro, lo immerge nel fuoco per arroventarlo, lo mette sull'incudine, lo batte per ottenere l'oggetto voluto, non è altro che lo Stregone che, come Essere Umano, ha preso sé stesso, si è immerso nelle condizioni e nelle contraddizioni della propria vita, ha affrontato le contraddizioni scegliendo ed esponendo le proprie emozioni fino ad ottenere il proprio scopo, una visione chiara della propria esistenza e della propria collocazione nel mondo sia inteso come forma che come tempo (azione) ed emozione.

Se il percorso dello Stregone è la sua immersione nel Crogiolo della vita, l'orrore dei cristiani consiste nel sottrarre le persone alla vita, separarle, costringerle a subire la violenza della separazione e sostituire la pulsione emotiva che le spinge verso la vita con la proiezione di sé stessi sopra e al di là della vita. Quel "al di là della vita" sta per negazione della vita stessa attraverso l'identificazione con un assoluto che, estraneo alla vita, condiziona con una serie di diktat morali il comportamento dell'individuo impedendogli di immergersi nel fuoco della sua esistenza e di intraprendere un cammino di modificazione di sé stesso.

Uno Stregone, anche se analfabeta, tende sempre verso la scienza per la necessità che ha di spiegare il proprio vissuto; per contro uno scienziato può essere un ottimo tecnico, ma, spesso, non ha quel trasporto emotivo verso il mondo, verso la vita, che gli consentirebbe di trasformare le informazioni che maneggia in conoscenza con cui trasformare sé stesso.

La scienza, anche se molti scienziati ad ogni scoperta sembra che scoprano la panacea della risposta a tutti i problemi, non è una manifestazione di Verità, ma è una continua ricerca del vero. E' una scoperta dopo scoperta, una risposta dopo una risposta. E' un continuo svelamento dei meccanismi della vita, del mondo e dell'esistenza. Uno svelamento che si sedimenta nei confronti dello svelamento precedente, lo amplifica aprendo, spesso, dei canali di specializzazione nei quali la scienza indaga. Per questo motivo la scienza può coprire molte generazioni, sedimentarsi, progredire.

Cosa diversa è per lo Stregone. Lo Stregone percorre lo spazio che va dalla nascita del corpo fisico alla morte dello stesso.

Lo Stregone si lega emotivamente al mondo in cui è nato, alla società in cui è nato. Vive intensamente le contraddizioni che sono il fuoco in cui immerge il proprio apparato emotivo e ciò che egli forgia altro non è che il sé stesso nella sua esistenza. Anche se uno Stregone manifesta le sue relazioni emotive con il mondo e le presenta come un assoluto, in realtà egli non è un modello da imitare in quanto rappresentazione, ma è un modello di mezzi che ha usato per trasformarsi. Nella sua trasformazione scopre una realtà del mondo nella quale agisce, ma è la realtà che scopre attraverso la modificazione della sua capacità di percepire gli oggetti del mondo e le relazioni che questi oggetti instaurano con e nella vita stessa. Spesso queste scoperte si traducono in scienza, ma vengono fatte soggettivamente dallo Stregone al solo scopo di penetrare il presente nel quale vive. Spesso in Stregoneria le scoperte vengono ripetute ad ogni generazione di Stregoni.

La stessa scoperta l'ha fatta altri, non lo sapevo, ma io ho scoperto la stessa cosa. Sarebbe più esatto dire, non la scoperta l'ha fatta qualcun altro, ma qualcun altro si è modificato fino a giungere a quelle conclusioni. Non sono le conclusioni che qualificano la conoscenza dello Stregone, ma la modificazione che lo Stregone ha operato in e di sé stesso al fine di giungere a quella stessa scoperta. E' il processo di modificazione soggettiva che qualifica lo Stregone, non la verità, o la scoperta, cui giunge. Ritornando all'esempio fatto, ciò che è importante non è la forma che il metallo assume dopo essere stato immerso nel fuoco e plasmato sull'incudine, ma è importante il fatto di essere messo nel fuoco e plasmato.

Così, in Stregoneria, non sono importanti le conclusioni religiose o le organizzazioni soggettive a cui un individuo giunge, ma è importante che si sia immerso nel fuoco della vita e abbia messo le sue emozioni nelle contraddizioni della sua esistenza plasmandole e trasformandole. Uno Stregone forgia: forgia sé stesso.

La Stregoneria risolve i problemi che attanagliano la quotidianità in cui vive lo Stregone. Risolvere i problemi in relazione alla vita degli Esseri Umani. Quando Archimede scoprì il principio di galleggiamento gli Esseri Umani lo applicavano, per le loro esigenze, da molte migliaia di anni. Per contro, quando fu costruita la prima nave di ferro, gli ingegneri furono ridicolizzati e derisi da chi non conosceva il principio di galleggiamento di Archimede.

Quando si dice: "Ripeti un testo; lo memorizzi; rendi la tua memoria migliore; interiorizzi dei principi, elencati nel testo che memorizzi, che ti servono come guida nelle decisioni della tua esistenza!"

L'esperienza dimostra che questo succede, la scienza cerca come e perché questo avviene.

La ricerca scientifica segue il suo filone, ma la vita non può aspettare, deve dispiegarsi.

Questi passaggi sono molto ben conosciuti dalla magia nera cristiana. Ripetere un testo, le preghiere; memorizzarle; interiorizzarne di principi di dipendenza psichica nei confronti dell'oggetto pregato; modificazione della struttura emotiva in funzione di sottomissione e dipendenza; affrontare la vita solo attraverso le categorie di dipendenza emotiva. Sia che, il soggetto che è divenuto in questo modo, controlli altre persone, rendendole a propria volta dipendenti emotivamente, sia che viva subendo le condizioni emotive imposte da altri.

La scienza, la ricerca psicologia, ci parla della necessità di manifestare le nostre emozioni nell'oggettività per il proprio benessere.

La magia nera, finalizzata ad imporre sottomissione imponeva alle persone di non esprimere le proprie emozioni nella vita: gli uomini non piangono; masturbarsi è peccato; bisogna essere composti; bisogna usare un linguaggio appropriato; ecc. Tutto per bloccare la manifestazione delle emozioni.

La psicologia ha da tempo individuato il senso di colpa nella manifestazione della depressione e l'angoscia che l'individuo depresso vive proprio per il senso di colpa che gli è stato imposto.

Nello stesso tempo, attraverso la ripetitività "Io mi dolgo, io mi pento ecc.", si creava l'autocolpevolizzazione e la sottomissione alla morale imposta che veniva identificata in un oggetto trascendente, il dio, che altro non era che una sorta di poliziotto della Gestapo a guardia del campo di sterminio emozionale che la chiesa cattolica e i cristiani avevano imposto alla struttura emotiva delle persone.

Ripetere un testo, un Inno Pagano, e manifestare le proprie emozioni nella vita quotidiana, libera le persone dal campo di sterminio emotivo in cui la chiesa cattolica le ha cacciate. L'Inno Pagano parla degli Intenti della donna e dell'uomo nella vita e la ripetizione porta a far lievitare la volontà con la quale affrontare la nostra vita.

La scienza parla di depressione psichica delle persone imposta dalla chiesa cattolica attraverso il senso di colpa che impedisce alle persone di affrontare la loro esistenza, ma la cura della psicoanalisi consiste SOLO nella ricerca delle cause della depressione senza affrontare il percorso psichico attraverso il quale la depressione è stata imposta mediante il senso di colpa. La psicanalisi ha SEMPRE avuto paura ad indicare la chiesa cattolica, il cristianesimo, il monoteismo, come causa prima della malattia psichiatrica o, comunque, della veicolazione distruttiva in cui la malattia psichiatrica procede manifestandosi nella vita quotidiana.

Un testo come questo:

Credo

Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra; e in
Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spinto
Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì
e fu sepolto; discese all'inferno; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente, di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la
comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la
vita eterna. Amen.

Oppure:

Padre nostro

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Oppure:

Atto di fede

Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo fermamente tutto quello che voi avete rivelato e la Santa Chiesa ci propone a credere. Credo in Te, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. Credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnato e morto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa Fede voglio sempre vivere. Signore, accresci la mia fede.

Oppure:

Ave Maria

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

Oppure:

Atto di speranza

Mio Dio, spero dalla tua bontà vostra, per le tue promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io possa goderti in eterno.

Oppure:

Atto di dolore

Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime del peccato. Signore, misericordia, perdonatemi.

"Chi prega si salva, chi non prega si danna" (S. Alfonso Maria de Liguori)

I cristiani costringono i bambini a ripetere quelle formule fino all'ossessione, quotidianamente, in molte occasioni della giornata e spesso i bambini lo fanno per compiacere adulti che sono contenti che anche i bambini subiscano le loro stesse angosce e i loro stessi sensi di colpa.

Sono alcune delle imposizioni criminali che i cristiani fanno ai bambini costruendo in essi la depressione psichica attraverso il senso di colpa. Un senso di colpa che attraverso la ripetizione delle parole viene interiorizzato; blocca l'espressione delle loro emozioni e costringe i bambini ad immaginare un mondo irreale dominato da un dio padrone che li ossessiona.

Attraverso la ripetizione continua e sistematica si costringe l'individuo, manipolandone l'attenzione, a costruire delle barriere psichiche entro le quali circoscrivere le sue emozioni. Queste, per esprimersi devono, prima di tutto, fare i conti con l'oggetto recitato (i diktat morali del dio davanti al quale ci si prostra, sacrificando sé stessi) finendo per sottrarsi alla necessità di manifestazione emotiva nella propria vita cortocircuitando su sé stesse le emozioni ogni volta che la manifestazione emotiva si scontra col diktat morale imposto mediante l'ossessione della preghiera cristiana. Si finisce per aver paura delle proprie emozioni attribuendone le pulsioni all'attività di un soggetto esterno a noi (satana o il demonio) che agirebbe nei nostri confronti per impedirci di aderire alla morale imposta. Il cristiano viene indotto, mediante la preghiera, ad una guerra feroce contro sé stesso; un sé stesso che deve essere represso e che finisce per manifestarsi nella vita quotidiana solo nelle manifestazioni fobiche delle proprie emozioni. Il cristiano, nella vita quotidiana, manifesta il lato perverso di quelle che sono le pulsioni naturali della vita.

Così il cristiano vive lo stato d'angoscia perenne.

Il cristiano non entra nel fuoco della vita, perché è angosciato, terrorizzato, dai diktat morali. Per il cristiano la vita è un peccato permanente. Nasce nel peccato e cresce nel peccato continuo e nella continua necessità di battersi il petto per la sua malvagità.

E' l'essenza della pratica della magia nera: la stregoneria di morte!

E' magia nera quella magia che non si applica a sé stessi, ma la si applica ad altri affinché gli altri si adeguino alle categorie imposte. Questo tipo di manipolazione è possibile soltanto sui bambini in quanto si piegano gli strumenti psico-emotivi, che la specie ci ha forniti, alle esigenze di sottomissione e di dipendenza emotiva espressi nella e attraverso la società civile.

I bambini vengono immersi nel fuoco della sottomissione, della dipendenza, della coercizione, del terrore al fine di ottenerne obbedienza. A questo essi stessi rispondono (dati gli strumenti di adattamento di specie) cercando di legare gli adulti attraverso strategie di sottomissione, dipendenza, ricatto, bugie, inganni, strategie di sopravvivenza, che i bambini svilupperanno in forma diversa a mano a mano che diventeranno adulti. Avremmo degli adulti che, anche se costretti ad un comportamento dalle leggi civili, tenderanno sempre ad agire ricattando, sottomettendosi al più forte e compiacendolo, ingannando, approfittando di persone più deboli al fine di assicurarsi il miglio profitto possibile sia in termini di denaro che di controllo di altre persone.

La Stregoneria è l'atto con cui l'individuo, adulto e consapevole, immerge sé stesso nel fuoco della vita e ripulisce sia le proprie emozioni che la loro espressione nella vita quotidiana.

E se la depressione, come malattia psichiatrica, è imposta dal cristianesimo mediante il senso di colpa attraverso preghiere di autocolpevolizzazione e dipendenza ripetute all'ossessione; l'uscita dalla depressione può avvenire soltanto ripetendo gli Inni Pagani che possono spazzar via il senso di colpa ricollocando l'individuo nell'esatta relazione col mondo e con la vita:

Zeus; l'atmosfera,

Il respiro dei viventi della Natura!

Zeus molto onorato che all'origine del tempo,
su una Terra giovane dal cuore di fuoco,
col fulmine innescò la vita liberando i suoi fratelli dall'oblio
in cui il tempo li aveva celati.
Fu il fulmine che trasformò la Terra in madre dei viventi
che tu nutristi col tuo corpo d'aria e con le nubi possenti.
La Terra divenne madre e presero vita le alte cime dei monti
e il mare, e quanto il cielo, tu Stesso, racchiude.
Attraverso il Tuo respiro apparvero le Cose Divine.
Zeus generatore della vita; padre e figlio di ogni vivente della Natura;
Zeus principio e compagno di ogni viaggio verso l'eternità.
Lampeggiante, Tonante, Folgoratore; Zeus che fai germinare
le diverse forme di vita ascoltaci:
"Tieni aperte le porte dell'Olimpo, noi stiamo arrivando!"

Oppure:

Rea; l'Essere Terra

La terra, il corpo!

Terra venerabile, figlia di Urano Stellato
Rea generatrice della vita
Tu che desti vita al Cielo generatore;
Tu che hai dato vita al Mare fecondo;
Tu che hai dato vita all'Ade generatore;
Tu che corri nel cosmo seguendo Elios nel suo peregrinare;
Tu che con Cronos fondasti l'infinito attraverso la trasformazione
offrendo ai mortali le cime nevose dell'Olimpo;
Io ti invoco:
"Sii benigna con questi viaggiatori che troppo spesso,
nel loro andare, calpestano la Terra senza renderti onore.
Attraverso le tue figlie, Estia e Demetra, alimenta il fuoco nel loro cuore
affinché forte e consapevole sia ogni loro scelta!"

Oppure:

Ecate; il cosmo

La vita come luce nell'infinito!

Ecate protettrice delle strade celebro, trivia, amabile,
celeste e terrestre e marina, dal manto color croco,
sepolcrale, baccheggiante, con i mortali diventati eterni
figlia di Perse, amante della solitudine, superba dei cervi,
notturna, protettrice dei cani, condizione invincibile,
annunciata dal ruggito delle belve, senza cintura, d'aspetto imbattibile,
domatrice di tori, signora che custodisce tutto il cosmo,
guida, ninfa, nutrice dei giovani, frequentatrice dei monti,
supplicando la fanciulla di assistere alle pie celebrazioni
benevola verso il bovaro sempre con animo gioioso.
Quando nei crocicchi della vita devo scegliere,
guida il mio animo e non distogliermi
con i fantasmi delle illusioni.
E quando varcherò la soglia della luce
tendimi una mano benigna
perché io sono colui che nella propria vita,
ad ogni incrocio, ha scelto la propria via.

Questi Inni, ripetuti quotidianamente, hanno il potere di liberare le persone dal senso di colpa, ristrutturare le loro emozioni, portarle a riprendersi nelle proprie mani la propria esistenza dopo essersi sottratte (o aver fermato) dalla sottomissione che le era stata imposta. In questi Inni l'individuo ribadisce sé stesso. E' il sé stesso che sceglie il proprio esistere; è il sé stesso responsabile della propria esistenza; è il sé stesso che si immerge nel fuoco della vita e che chiama le intelligenze della vita ad affiancare le proprie scelte. E' sé stesso che batte il ferro delle proprie emozioni e che le libera dalle coercizioni subite.

Stregoneria e scienza non sono antagoniste, sono risposte a condizioni soggettive diverse degli Esseri Umani. Dove la Stregoneria risponde alle emozioni che gli Esseri Umani riversano nei bisogni espressi nella loro quotidianità, mentre la scienza risponde al bisogno di descrizione degli oggetti e dei meccanismi di rappresentazione del mondo.

La scienza neuronale, oggi come oggi, mi dice che la modificazione della capacità di sentire e di elaborare di un soggetto è il prodotto delle proprie scelte e dell'impegno psico-emotivo che egli coinvolge nelle proprie scelte. La modificazione neuronale e psichica di un individuo si stabilizza e si approfondisce, permettendo all'intuizione di emergere dalla parte profonda, antica, del proprio cervello, soltanto se la sua attività, nella quale impegna le proprie emozioni, si stabilizza nel tempo diventando prassi e norma di vita.

La Stregoneria non può porsi in maniera antagonista alla scienza e la scienza non è un'alternativa alla Stregoneria. La Stregoneria pratica i meccanismi della vita nella misura in cui quella pratica, in quei meccanismi, funziona. Se non funziona, la Stregoneria abbandonerebbe la sua pratica. La Stregoneria vive di risultati nella costruzione delle relazioni fra l'Essere Umano e il mondo. Se una cosa non funziona, la Stregoneria la rifiuta. Inoltre, proprio perché la Stregoneria funziona, lo Stregone sa distinguere quello che può funzionare da quello che non può proprio funzionare. E' proprio dello Stregone discriminare in quanto il mondo in cui vive propone; la magia nera propone i suoi apriori in maniera subdola, ammantandoli di verità e di oggettività. E' proprio dello Stregone comprendere che cosa è funzionale distinguendolo da quello che è nocivo o inutile.

In questo si distingue lo Stregone. Un soggetto che non manifesta una descrizione, ma che sottomette la descrizione all'azione o all'espressione delle relazioni emotive, empatiche, col mondo. SI DICE STREGONE CHI FA QUESTO, NON NECESSARIAMENTE CHI CHIAMA SE' STESSO STREGONE FA QUESTO!

Sono le azioni nel mondo che qualificano un soggetto come Stregone; il "marchio" di Stregone non garantisce la qualità!

Marghera, 07 giugno 2007

 

Vedi anche:

1) Chiesa cattolica, omosessualità, pedofilia e pederastia!

2) L'attività della chiesa cattolica per lo stupro dei bambini nella formazione della dipendenza emotiva trasferita nella società civile!

3) Il prete cattolico e la sua pratica di terrorismo sociale!

5) Il catechismo della chiesa cattolica e la manipolazione mentale dei bambini!

6) Lo stupro della struttura sociale e necessità della chiesa cattolica di garantirsi il diritto di stuprare bambini mediante l'imposizione della preghiera!

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Stregoneria e il mondo

La Stregoneria procede nel mondo per analisi della realtà in cui gli Esseri Umani vivono. Il cristianesimo procede per verità ontologiche da imporre con la violenza alle persone. Quando la verità imposta dal cristianesimo è inadeguata, il cristianesimo procede applicando alla parola immutabile del suo dio padrone il desiderio di dominio come espressione della malattia di delirio narcisistico di dominio dell'uomo sull'uomo.