Herbert Spencer (1820 – 1903)

L'etica

Riflessioni sulle idee di Spencer.

di Claudio Simeoni

 

Cod. ISBN 9788891185778

Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno

 

Scrive il Bignami di filosofia (ed.1984):

1) Anche l'Etica si deve inquadrare, come si è detto, nel processo di evoluzione dell'umanità.

2) L'obbligo morale non è che il risultato di un progressivo adattamento alla vita sociale, che partendo dall'egoismo originario giunge all'altruismo, perché l'aiuto reciproco è il più utile per "conservare la vita individuale e allevare nuovi individui".

3) L'evoluzione porterà anzi alla perdita del carattere di obbligatorietà della legge morale, perché gli uomini troveranno in essa la piena felicità. Sarà questa l'etica di una società perfetta, nella quale ciascun individuo, in completa armonia con gli altri, sarà assolutamente libero.

Certo che di matti pieni di fantasia ce ne sono tanti!

L'obbligo morale è un processo attraverso il quale l'altruismo si è trasformato in dovere ossequioso e assoggettamento ai dettami e ai bisogni di sopravvivenza del Comando Sociale. Che gli Esseri Umani si siano aggregati per obbedire a delle pulsioni ereditate in funzione della loro sopravvivenza, si può essere d'accordo, sotto certi aspetti, non si è d'accordo sul fatto che il dovere morale è un progressivo adattamento alla vita sociale. E' il contrario. E' la progressiva sottomissione del Sistema Sociale ad un Comando Sociale sempre più esigente e sempre più articolato a costruire il dovere morale attraverso il quale sottomettere le pulsioni, i bisogni e i desideri degli Esseri Umani per dominarli.

Mentre la definizione di concetti come altruismo ed egoismo appartengono necessariamente al Potere di Avere, nel Potere di Essere, attraverso il quale gli Esseri Umani si relazionavano per centinaia di milioni di anni e buona parte durante la formazione del Comando Sociale e la sua evoluzione assolutista, le relazioni fra gli Esseri Umani non potevano essere definite perché nel Potere di Essere non esistono definizioni attraverso le quali descrivere la relazione fra gli Esseri Umani. Non si può dire che le relazioni fra gli uomini fossero altruiste o egoiste: erano semplicemente delle relazioni funzionali per affrontare in maniera ottimale la loro vita. Gli Esseri Umani si relazionano per reciproco interesse. Dunque, se l'interesse è reciproco non c'è altruismo in quanto, quanto io faccio per te, è in relazione a quanto io faccio per me. Tanto più forte io divento e tanto più faccio per te. Tanto più forte tu diventi e tanto più forti diventiamo ecc. Le finalità delle relazioni sono quelle del vivere affrontando un ambiente esterno. Dove la finalità dell'azione dell'uomo è la costruzione del divenire, i miei compagni di strada hanno il dovere di essere sempre più forti e soddisfatti in quanto io ho il dovere di essere sempre più forte e soddisfatto.

Tanto più il Comando Sociale si impossessa della società, e tanto più le persone della società devono essere colpevolizzate per la loro arroganza, forza ed egoismo, per poterle meglio sottomettere al Comando Sociale. Il dio padrone dei cristiani ha paura degli Esseri Umani che adorano altri Dèi. Per questo il dio padrone dei cristiani condanna l'ego degli Esseri Umani e li costringe a vivere in funzione di sé stesso (devono amare il dio padrone con tutto il loro cuore e tutta la loro anima). La condanna dell'egoismo individuale avviene solo ad opera del Comando Sociale che si identifica col dio padrone della bibbia e che vuole che gli Esseri Umani siano sottomessi alle sue leggi e ai suoi dogmi.

Non esiste un processo dall'egoismo all'altruismo, quel processo è quanto viene immaginato dai servi del Potere di Avere, esiste soltanto il tentativo del Potere di Avere di sedimentare dei concetti e delle categorie attraverso le quali chiudere il pensato della ragione entro ambiti ristretti: possibilmente entro quelli del Potere di Avere.

L'evoluzione non sarà in grado di sviluppare la perdita dell'obbligatorietà della legge morale, questa non dipende dall'evoluzione o da caratteri ereditari, dipende dal condizionamento educazionale e per quanto sia possibile modificarlo al fine di liberare le nuove generazioni dalle costrizioni, saranno sempre necessarie numerose generazioni.

La legge morale rispecchia le necessità di controllo degli Esseri Umani da parte del Comando Sociale, non è una legge naturale che come tale viene imposta. La legge morale viene imposta ai nuovi nati attraverso le costrizioni dell'esistenza cui vengono sottoposti ad opera della famiglia legata al Comando Sociale e al quale non hanno strumenti per opporsi. Costoro vengono educati, leggi costretti, a riproporla ai loro figli, pena la perdita di autorevolezza all'interno del Comando Sociale.

Per il Comando Sociale un padre che non bastona il figlio, costringendolo all'obbedienza, non è un vero padre. E' vero che ultimamente le cose sono molto cambiate, ma l'insistenza del controllo educativo è tale da costringerci a pensare che le cose sono cambiate, in Italia, solo perché la gente ha deciso, per condizioni e per volontà, di non fare troppi figli. Ecco allora il Comando Sociale costretto a preservare al meglio quelli che ha.

L'evoluzione costruisce individui diversi non sistemi sociali diversi. Quello che può incidere, sulle future generazioni, è la trasformazione del condizionamento educazionale nel sistema sociale. La sua diversificazione, il suo inasprimento, la sua de regolazione. La qualità e la direzione in cui questo avverrà determinerà la quantità di libertà che sarà a disposizione delle future generazioni. Il Condizionamento educazionale agisce sull'immediato dell'esistenza del singolo individuo. La selezione degli Esseri Umani affinché siano obbedienti ed ossequiosi al Comando Sociale rappresenta un'evoluzione negativa della specie imposta dal Comando Sociale. L'Essere Umano, se vuole migliorare il futuro, deve agire nell'attimo presente e non ha un attimo da perdere. Se non mette in atto delle ribellioni educative produrrà delle generazioni sempre più obbedienti ad un padrone, ma inadeguate ad affrontare le contraddizioni che la Natura, prima o poi, presenterà agli Esseri Umani.

 

Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno

 

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Quando un percorso sociale fallisce o esaurisce la sua spinta propulsiva, è bene tornare alle origini. Là dove il pensiero sociale è iniziato, analizzare le incongruenze del passato alla luce dell'esperienza e abbattere i piedistalli che furono posti a fondamento del percorso sociale esaurito.

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Marghera, 17 agosto 2012

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Teoria della Filosofia Aperta

Le idee si presentano alla ragione come dei lampi intuitivi. Illuminano per un attimo la ragione e poi tendono a sparire annullate da una ragione che tende a riprendere il controllo sull'individuo. Le idee sono un'emozione che insorge con violenza dentro di noi e modifica la nostra descrizione del mondo, una descrizione che la ragione tende a ripristinare ma che l'emozione ha definitivamente compromesso. Una nuova descrizione, una nuova filosofia emerge dentro di noi e noi, qualunque sia il nostro grado di cultura, dobbiamo comunque confrontarla con la cultura del mondo in cui viviamo.