IL VENETO E LA SUA CIVILTA’ NELL’

 

ETA’ DEL RAME e BRONZO

Terza parte

Vai all'indice: La civilta' del Veneto e il divenire degli uomini.

In un manuale di Preistoria di Raymond Furon, pubblicato da Einaudi nel 1961 a proposito dell’età del rame in Europa:

“Riassumendo, diremo che l’impiego del rame risulta evidente in Egitto a cominciare dal VI millennio, mentre in Mesopotamia, nell’Iran e in India compare verso il 3.500 a.c.; nell’Egeide e in Cina verso il 3.000 a.c., e infine nell’Europa Occidentale tra il 2.500 e il 2.000 a.c.”

 

L’uomo di Similaun in possesso dell’ascia in rame è stato datato, attraverso il carbonio 14, al 3.200 a.c.. Appare del tutto evidente come l’età del rame in Europa occidentale debba essere retrodatata  di almeno 1.500 anni. A parte il 3.200 a.c. della mummia e degli oggetti, ma l’uomo di Similaun aveva nei capelli residui di arsenico dovuti alla fusione del rame. In pratica, non si tratta della semplice presenza dell’oggetto in rame, ma di una tecnica consolidata nella fabbricazione del rame.

L’età del rame prima e del bronzo poi, introducono l’Europa all’interno della storia. Da dove venne il bronzo? Si parla di traffici dall’Egeo verso il Veneto. Però, come abbiamo visto, la presenza del rame in epoca così antica fa sorgere parecchi dubbi. Si sono registrati traffici col mar Egeo, ma la “cultura dei vasi a bocca quadrata” avrebbe potuto benissimo avere dei traffici con la Sardegna. Il ritrovamento di molte testimonianze di reperti funerari in epoca Neolitica in Sardegna, fanno ipotizzare relazioni fra le regioni del Nord- Italia e la Sardegna.

Nel Neolitico si evidenzia la nascita dell’organizzazione sociale. Quanto questa sia vasta, non è dato sapere, ma soprattutto non è dato sapere qual era l’organizzazione sociale e le sue capacità di difesa nei confronti dei popoli invasori. Nell’età del bronzo c’è una crisi dei siti abitativi lungo il Garda e lo spostamento delle città importanti verso il Po.

Questa sintesi della storia del Veneto precristiano è a cura di Claudio Simeoni, Meccanico, Apprendista Stregone e Guardiano dell’Anticristo.

Per tracciare una mappa mi sono servito del Testo Le Zone Archeologiche del Veneto a cura del Ministero dei Beni del 1987

 

ROANA

 

Descrizione: Incisioni rupestri di età neolitica, dell’età del rame, del bronzo, del ferro e di età medioevale; si tratta prevalentemente di figure antropomorfe, zoomorfe, teomorfe,  nonché di simboli a “phi” e solari.

Datazione: dal 4.500 al 1000 a.c.

Posizione: Val d’Assa

Proprietà: demaniale

Uso adibito: boschivo incolto

 

MONTAGNANA

 

Descrizione: l’area comprende i resti di un vasto abitato dell’età del bronzo finale-inizi età del ferro (X-IX sec. a.c.), con fondi di capanne e zone di lavorazione e di cottura di ceramica. Si tratta di uno dei più estesi insediamenti protostorici el Veneto, che rivela rapporti sistematici con l’area dell’Etruria mineraria

Datazione: X e IX sec. a.c.

Posizione: Borgo S. Zeno

Proprietà: privata

Uso adibito: area agricola

 

MONTEGROTTO TERME

 

Descrizione: abitato dell’età del bronzo medio-recente documentato prevalentemente da reperti fittili (anse cornute, cilindro-rete, a nastro, ecc.) – resti archeologici interrati

Datazione: XIV – XIII sec. a.c.

Posizione: Cimitero

Proprietà: privata e demaniale

Uso adibito: agricolo, cimiteriale

 

CORDIGNANO

 

Descrizione: I reperti per lo più fittili, rinvenuti in superficie lungo il versante meridionale ed occidentale del colle Castellir, come pure in quello orientale (ricadente nel comune censuario di Caneva di Pordenone), in zona tutt’ora interessate da lavori di escavazione, documentano la frequentazione di detto colle a partire dall’età del bronzo recente (XIII – prima metà XII sec. a.c.) da parte di gruppi di uomini portatori della cultura subapenninica; durante l’età del bronzo finale (facies poto-villanoviana) (seconda metà del IX-inziVIII sec. a.c.) da gruppi con aspetti culturali comuni sia al Veneto nord-orientale, sia al Friuli. La sommità del colle viene frequentata durante la piena età del ferro da genti paleovenete e successivamente in età romana. – Strutture d’abitato scarsamente interrate. Situazione da verificare 1987.

Datazione: XIV – inizi VIII sec. a.c.; VI-V sec. a.c.; I sec. a.c. – I sec. d.c.

Posizione: Col Castelir

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

S. ZENONE DEGLI EZZELINI

 

Descrizione: Insediamento d’altura con strutture in pietra, a frequentazione verosimilmente stagionale da parte di gruppi umani a carattere prevalentemente pastorale. Le testimonianze archeologiche sono databili a un momento avanzato della media età del bronzo recente ( XIV – XIII sec. a.c.) . Sono costituite da una quantità considerevole di  recipienti fittili frammentari di ceramica di impasto grossolano a superfici rosse (scodelloni monoansati con bozze sotto l’orlo; dolii cordonati d’imboccatura variabili dai 50 ai 30 cm. di diametro)  (olle, vasi bisconci, tazze carenate con ansa e nastro e terminazioni lunate) inerenti alla conservazione e cottura dei cibi. La pratica domestica della filatura e tessitura è attestata dalle fusarole fittili, di forma cilindrica o biconica. L’industria littica è documentata da una punta di freccia a ritocco foliato – Strutture d’abitato ricoperte dalla cotica erbosa.

Datazione: XIV a.c. – XIII a.c.

Posizione: S. Lorenzo di Liedolo

Proprietà: ente ecclesiastico

Uso adibito: boschivo incolto

 

VEDELAGO

 

Descrizione: Vasellame fittile d’uso domestico molto frammentario e industria litica (strumenti in selce e pietra levigata) sono riferibili ad una frequentazione dell’area di risorgiva durante l’età del bronzo recente (XIV – XIII sec. a.c.) da parte di gruppi umani portatori della cultura subappenninica. I sondaggi archeologici hanno consentito di verificare che lo stato antropico si trova in testa delle argille ed è sigillato da un pacco di torbe  dello spessore medio di m. 1,50, formatosi a partire dalla fine dell’età del bronzo.

Datazione: XIV – XIII sec. a.c.

Posizione: località Sant’Andrea di Cavasagra

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

FRATTA POLESINE

 

Nota: L’area archeologica fu individuata nel 1973 in seguito ai lavori di aratura profonda che misero in luce vistose tracce di una necropoli protovillanoviana ad incinerazione. Gli scavi della Sovrintendenza iniziati nel 1979 ed ancora in corso (1987), individuarono circa un centinaio di tombe, concentrati in gruppi abbastanza regolarmente intervallati tra loro e costituiti da singoli vasi ossuario biconici, coperti da scodella troncoconica. Le urne, all’interno di ogni gruppo, erano depositate in semplice fossa, spesso vicinissime l’una all’altra e talore sovrapposte. Nessuna di esse è stata aperta durante lo scavo, presentandosi gravemente fessurate in seguito alla compressione del terreno o lesionate dall’aratura, ma si è provveduto via, via al loro trasporto in laboratorio di restauro, dove si è potuto procedere allo scavo all’interno dei vasi e al recupero, tra le ossa, degli oggetti di corredo personale del defunto, in essi depositati: in gran parte fibule di bronzo, qualche spillone o bracciale sempre in bronzo, teste di spillone in osso e perle di pasta vitrea. In base ai dati finora emersi dallo scavo e dall’apertura degli ossuari, la necropoli risulta databile tra la fase finale dell’età del bronzo (XI – X sec. a.c.) e gli inizi dell’età del ferro (prima metà IX sec. a.c.), cioè nella fase intermedia e più recente del coevo abitato di Frattesina, al quale il sepolcretto è certamente pertinente.

 

Descrizione: Si tratta di uno dei più importanti ed estesi abitati protostorici d’Italia (XI – inizi IX sec. a.c.), sia per la quantità della produzione locale (bronzi, fittili, lavorazione del corno, del vetro e dell’ambra), sia per i materiali d’importazione (avorio, uovo di struzzo, ambra, ceramica micenea, lingotti di bronzo), che indicano una serie di contatti sistematici con aree più o meno lontane: Grecia, Sicilia, Puglia, Etruria mineraria. – gli strati archeologici più alti sono soggetti a continue manomissioni per lavori agricoli – l’insediamento è coperto da terreni agricoli che conservano ancora una divisione agraria settecentesca.

Datazione: XI sec. a.c. IX sec. a.c.

Posizione: località Frattesina

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

ALTAVILLA

 

Descrizione: Sulla sommità del colle e sul versante nord-ovest sono stati identificati i resti di un abitato  databile all’età del bronzo medio e successivamente alla II età del ferro con interruzioni di frequentazione nel corso dell’età del bronzo finale e nella prima età del ferro.

Datazione: XV – XIV sec. a.c.; IV-  III sec. a.c.

Posizione: Colle dei Ladri

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo e incolto

 

ARCUGNANO

 

Descrizione: Le indagini di scavo nel 1969, hanno interessato, sia pur per aree limitate, sia il versante meridionale che il versante occidentale del monte. In particolare sul versante occidentale è stata esplorata una zona sottostante la sommità in cui è conservato un grosso muraglione a secco lungo circa 14 metri le cui finalità costruttive non sono ancora state chiarite, ma la cui datazione in epoca preistorica sembra ormai un fatto acquisito. Nell’area indagata, durante lo scavo, l fondamenta di detta struttura poggiavano infatti su un livello antropico databile, sulla base dei reperti rinvenuti, all’antica età del bronzo. Un secondo strato antropico, superiore al precedente documentava che la zona fu riadibita durante l’età del bronzo recente, mentre materiali sporadici rinvenuti in superficie attestavano la sua frequentazione anche durane l’età del bronzo finale. – Livelli antropici e struttura muraria con scarso interramento.

Datazione: XVIII sec. a.c.; XIV – XIII sec. a.c.; XI – X sec. a.c.

Posizione: Torri di Arcugnano – monte Crocetta

Proprietà: privata

Uso adibito: prativo e boschivo

 

BARBARANO VICENTINO

 

Descrizione: sito frequentato nell’età tardoneolitica, nell’antica età del bronzo, e successivamente nell’età del bronzo medio-recente. Nel corso delle indagini di scavo è stata rilevata la presenza di strutture terrazzate formate da muretti a secco con riempimento di terriccio. Tali riempimenti contenevano abbondante vasellame fittile molto frammentario di cui si segnalano frammenti di tazze con anse a nastro ed apofisi cornute o rostrate dell’età del bronzo medio recente. – strutture scarsamente interrate (rinvenimento e scavo 1968 -1969)

Datazione: IV millennio a.c.; XVIII sec. a.c.; XV – XIII sec. a.c.

Posizione: Monte Tondo

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

CHIAMPO

 

Descrizione: Testimonianze sporadiche riferibili al paleolitico medio (Musteriano) e al tardo neolitico; resti di abitati nell’età del bronzo medio recente e finale; rare tracce riferibili alla seconda età del ferro. – stratigrafia molto compromessa da scavi non autorizzati

Datazione: 100.000 – 40.000 anni fa; Fine IV millenni a.c.; XV – X sec. a.c.; V – VI sec. a.c.

Posizione: Monte Madarosa

Proprietà: privata

Uso adibito: incolto

 

Descrizione: strutture murarie in pietra riferibili ad insediamenti dell’età del bronzo medio recente e finale.- Resti archeologici a scarsa profondità, mai indagati stratifraficamente.

Datazione: XI – X sec. a.c.

Posizione: Monte Parnese

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo e boschivo

 

LONGARE

 

Descrizione: Sito d’altura frequentato in maniera continuativa a partire dai tempi tardo-neolitici fino agli inizi dell’età del bronzo finale. Le numerose testimonianze recuperate in anni diversi sulla sommità e lungo i versanti sono costituite da vasellame fittile, per lo più frammentario, da manufatti, pure fittili, per filare e tessere; da strumenti litici in selce e pietre levigate, da strumenti d’osso e corno, da manufatti in bronzo, non ché di resti faunistici. Il nucleo più consistente di reperti è databile all’età del bronzo medio-recente. – strate archeologici scarsamente interrati.

Datazione: V – III millennio a.c.

Posizione: Colli BericiCastellon del monte Brosimo (m. 225s.l.m.)

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

LUSIANA

 

Descrizione: L’insediamento è databile ad un momento avanzato dell’età del bronzo recente e agli inizi dell’età del bronzo finale L’abitato d’altura è ubicato al di sotto della cima del monte Cornion, su un dosso quasi pianeggiante allungatosi per circa 200 metri e con un’ampiezza media per circa 50. m. E’ difeso da una doppia cinta muraria, formato da pietrame calcareo  medio-grosso, impostata, nei punti di maggior pendenza su consistenti terrapieni. I sondaggi di scavo hanno fruttato una notevole quantità di frammenti fittili riferibili a vasellame d’uso domestico, industria litica (strumenti in selce, macine e macinelli in porfido e trachite) nonché elementi d’ornamento (perline di pasta vitrea azzurra e una perla d’ambra) . Tra i resti vegetali si segnalano alcune cariossidi carbonizzate.

Datazione: XIII – XI sec. a.c.

Posizione: monte Cornion (m. 913n s.l.m.)

Proprietà: privata

Uso adibito: pascolo, incolto

 

MALO

 

Descrizione: sul colle si è riscontrato un insediametno databile all’età del bronzo recente e frequentato poi nella primissima età del ferro; numerosi materiali ceramici e metallici documentano anche un villaggio della II età del ferro.

Datazione: XIII – XI sec., IX sec., V – II sec. a. c.;

Posizione: Monte Palazzo di S. Tomio

Proprietà: privata

Uso adibito: ---

 

MONTEBELLO VICENTINO

 

Descrizione: tutta l’area sommitale dell’altura di Montelago era occupata dall’insediamento del bronzo recente –finale, di cui restano tracce di terrazzamenti abitativi e, più tardi , anche dell’abitato dell’età del ferro. Sul versante sud-occidentale, in particolare, si trova la vasta necropoli dell’età del ferro con tombe e casette di lastre , a incinerazione.

Datazione: XIII – IX se. a.c. ; V – I sec. a.c.;

Posizione: Montelago

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo e parzialmente incolto.

 

MONTECCHIO MAGGIORE

 

Descrizione: i materiali recuperati in seguito ad un profondo scasso a fini agricoli e quelli rinvenuti in situ durante lo scavo di controllo stratigrafico sono riferibili ad un orizzonte avanzato dell’età del bronzo finale e primissima età del ferro nonché alla prima età del ferro (III, IV periodo, atestino).

Datazione: X – IX sec. a.c.; VI – V sec. a.c.;

Posizione: Loc. Colombara (sella e relativi versanti fra i noti castelli dei “Montecchi” e “Capuleti

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

MONTECCHIO PRECALCINO

 

Descrizione: sul colle si estende un abitato dell’età del bronzo medio recente nella II età el ferro. Abbondantissimo il materiale fittile recuperato in superficie.

Datazione: XIV –IX sec. a.c.; V – II sec. a.c.

Posizione: Colle della Bastia

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo e incolto

 

ROANA

 

Descrizione: Incisioni rupestri di età neolitica, dell’età del rame, del bronzo, del ferro e di età medioevale; si tratta prevalentemente di figure antropomorfe, zoomorfe, teomorfe,  nonché di simboli a “phi” e solari.

Datazione: dal 4.500 al 1000 a.c.

Posizione: Val d’Assa

Proprietà: demaniale

Uso adibito: boschivo incolto

 

SANTORSO

 

Descrizione: Alle pendici del Summano sono documentate le tracce di un insediamento dell’età del bronzo recente perdurante fino al bronzo finale con più scarse presenze di IX sec. Nell’area destinata a PEEP è in corso di scavo un esteso abitato della II età del ferro costituito sia da casette monofamiliari che da più ampie articolate  strutture a destinazione artigianale collettiva.

Datazione: XIII sec. a.c. ; V – II sec. a.c.

Posizione: Area del PEEP, monte Summano- dosso del Castello

Proprietà: comunale

Uso adibito: PEEP, prato

 

SOSSANO

 

Descrizione: Sito frequentato durante l’Eneolitico, per tutta l’età del bronzo e nella primissima età del ferro

Datazione: III millennio a.c.; XVIII – X sec. a.c.; IX sec. a. c.;

Posizione: Monte Croce

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

SOSSANO

 

Descrizione: abitato dell’età del Bronzo recente, di facies subappenninica, documentato principalmente da testimonianze fittili riferibili a recipienti di uso domestico e da alcuni strumenti in selce con ritocco foliato. Nella stessa area è stata segnalata la presenza di una villa rustica di età romana.

Datazione: XV – XIII sec. a. c. ; I – II sec. d. c.

Posizione: Stazione ferroviaria

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

BARDOLINO

 

Descrizione: Abitato su palafitta, posto in parte sulla riva e in parte all’interno del lago di Garda. Gli stati archeologici sono ricchi di materiali ceramici, elementi litici e strumenti in bronzo.

Datazione: età del bronzo

Posizione: loc. Cisano

Proprietà: demaniale

Uso adibito: ---

 

BOVOLONE

 

Descrizione: abitato posto probabilmente sulla riva di un antico fiume. In alcune campagne di scavo sono stati messi in luce tratti di capanna e sono stati recuperati abbondanti materiali ceramici. scavato ed interrato.

Datazione: età del bronzo

Posizione: loc. Saccavezza

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

BRENZONE

 

Descrizione: L’area comprende rocce su cui vi è una serie di incisioni di età preistorica.

Datazione: età del bronzo

Posizione: loc. Castelletto

Proprietà: privata

Uso adibito: ---

 

CAVAION VERONESE

 

Descrizione: Palafitta posta all’interno di un laghetto intramorenico. Parte del laghetto è stata scavata con mezzi meccanici ed è stata portata alla luce una quantità enorme di materiali archeologici  appartenenti ad epoche diverse.

Datazione: età del bronzo

Posizione: Nova

Proprietà: privata

Uso adibito: agricola

 

CEREA

 

Descrizione: abitato di tipo terramaricolo, circondato da un vallo, che risulta parzialmente spianato dai lavori agricoli. L’area è stata occupata in varie epoche

Datazione: età del bronzo

Posizione: Castello del Tartaro

Proprietà: privato

Uso adibito: agricolo

 

FUMANE

 

Descrizione: abitato probabilmente fortificato, posto su un’altura. Alcuni muretti a secco, che sono parzialmente interrati, sono forse da attribuire all’epoca preistorica.

Datazione: età del bronzo

Posizione: loc. Monte Castel di Cavolo

Proprietà: privata

Uso adibito: prato

 

GARDA

 

Descrizione: L’area comprende vari insediamenti preistorici. Di particolare interesse le incisioni rupestri, che rappresentano figure umane stilizzate, armi, figure enigmatiche.

Datazione: età del bronzo ed età del ferro

Posizione: S. Vigilio

Proprietà: privata

Uso adibito: incolto

 

GAZZO VERONESE

 

Descrizione: abitato del tipo terramaricolo, originariamente circondato da un vallo. Sono stati raccolti moltissimi materiali ceramici e resti faunistici.

Datazione: età del bronzo

Posizione: loc. Coron

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

GREZZANA

 

Descrizione: abitato d’altura in posizione dominante sulla valle. Probabilmente si tratta di un castelliere. non si conoscono le strutture interne del villaggio.

Datazione: età del bronzo

Posizione: loc. Bellori

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

LAVAGNO

 

Descrizione: abitato posto su una piattaforma elittica, in gran parte artificiale. L’abitato, di cui sono note le strutture interne, si avvicina alla tipologia delle “Motte” dell’area trevigiana.

Datazione: età del bronzo

Posizione: loc. Leppia

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

LAZISE

 

Descrizione: Palafitta posta lungo l’antica riva del lago di Garda. Non sono state fatte delle campagne di scavo. Sono stati recuperati materiali molto significativi riferibili a varie fasi dell’età del bronzo.

Datazione: età del bronzo

Posizione: loc. Bagatta

Proprietà: demaniale

Uso adibito: ---

 

LAZISE

 

Descrizione: Resti di palafitta posta presso l’antica riva del lago di Garda. Recenti rilevamenti hanno identificato una quantità notevole di pali , infissi verticalmente sul fondo del lago. I materiali archeologici documentano in particolare l’attività metallurgica.

Datazione: età del bronzo

Posizione: Loc. Bor di Pacengo

Proprietà: demaniale

Uso adibito: ---

 

LEGNAGO

 

Descrizione: abitato paleoveneto con fondi di capanne che insiste su un abitato dell’età del bronzo. Non è stato possibile definire con precisione a pianta delle strutture abitative.

Datazione: età del bronzo e età del ferro

Posizione: loc. Terranegra

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

MARANO DI VALPOLICELLA

 

Descrizione: tracce di castello medioevale che insiste su strati dell’età del ferro. I materiali recuperati definiscono in particolare la facies protoveneta dell’età del bronzo finale.

Datazione: età del ferro; medioevale

Posizione: loc. monte Castellon

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

MONTEFORTE D’ALPONE

 

Descrizione: tracce di un abitato posto su altura. I materiali recuperati sono riferibili alla cultura protoveneta dell’età del bronzo finale.

Datazione: età del bronzo e del ferro

Posizione: loc. Monte Zoppega

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

NEGRAR

 

Descrizione: abitato di capanne, posto sulla sommità di una collina. forse parte dell’area abitativa è circondata da un grosso muro a secco.

Datazione: età del bronzo

Posizione: Loc. Monte Sassina

Proprietà: privata

Uso adibito: incolto

 

NOGAROLE ROCCA

 

Descrizione: abitato e fondi di capanne posti lungo il corso di un fiume. Nelle campagne di scavo non è stato possibile definire con precisione delle strutture abitative.

Datazione: età del bronzo

Posizione: Loc. Corte Vivaro

Proprietà: privata

Uso adibito: agricolo

 

PESCHIERA DEL GARDA

 

Descrizione: palafitta posta sull’antica riva del lago di garda. L’area è stata parecchio sconvolta da ricercatori abusivi.

Datazione: età del bronzo

Posizione: loc. Maraschina

Proprietà: statale

Uso adibito: ---

 

RIVOLI VERONESE

 

Descrizione: lungo le pendici e sulla sommità della Rocca si trovano tracce di insediamenti di varie epoche. esiste una sequenza completa delle varie fasi della cultura del vaso a bocca quadrata. Sono poi notevoli le opere di fortificazione di epoca alto e basso medioevale.

Datazione: età del bronzo, età medioevale

Posizione: loc. Rocca

Proprietà: privata

Uso adibito: incolto

 

 

RONCA’ – S. GIOVANNI ILARIONE (ARZIGNANO – CHIAMPO)

 

Descrizione: Testimonianze del paleolitico medio (Musteriano) , dell’età del bronzo medio recente e finale, della seconda età del ferro.

Datazione: 1.000.000 – 40.000 (ma? per me è scappato uno zero! può essere?); XV – VIII sec. a.c.; VI – V sec. a.c.;

Posizione: loc. Monte Calvarina

Proprietà: privata e Ministero della Difesa

Uso adibito: militare e boschivo

 

 

SANT’ANNA D’ALFAEDO

 

Descrizione: abitato, probabilmente fortificato, posto in una zona dominante. Lo scavo ha messo in luce nella parte meridionale un poderoso muro a secco.

Datazione: età del bronzo

Posizione: Loc. Guaite

Proprietà: privata

Uso adibito:  agricolo

 

 

SOAVE

 

Descrizione: abitato di capanne posto su un’altura . Non si conoscono le strutture dell’abitato.

Datazione: età del bronzo

Posizione: Loc. Monte Rocchetta

Proprietà: privata

Uso adibito: agricola

 

 

I ritrovamenti in Veneto dimostrano la forte attività culturale e sociale in quest’epoca. Il problema dei Dolmen, dei Menhir o Megaliti è tutt’ora un problema irrisolto. Al di là delle soluzioni cui gli studiosi propendono per spiegarne l’esistenza, appare evidente che è esistita una cultura che li ha costruiti per la propria utilità. Un resoconto afferma che questo tipo di costruzioni è presente nelle Isole Britanniche, in Francia, nei Paesi Bassi, nella Scandinavia meridionale, nella Germania del nord, nell’Italia settentrionale e meridionale, nei Balcani, in Spagna, nell’Africa del Nord, in Siria, in Palestina, nel Caucaso, nella Persia Settentrionale e in India. A cosa servivano? A molte cose, ma io sono convinto che segnassero dei percorsi, dei tracciati, dei percorsi commerciali. Una civiltà senza scrittura che ha costruito una cultura importante fra il III e il II millennio a.c. in Europa con percorsi commerciali nei Balcani, in Iran, in Africa. Una civiltà che nella sua espansione segnava i suoi percorsi e i suoi insediamenti. Persa quella cultura se ne è perso il significato. Come alcune scritture dell’America Latina. Una scrittura attraverso il tessuto; una scrittura attraverso i colori; una scrittura attraverso i nodi. Perso il significato di riferimento si perde anche la scrittura e le storie che racchiude. Fra il XI sec. A.c. e il IX sec. A. c. alla fine del periodo tardo del bronzo viene a formarsi quella che agli storici appare come la “civiltà dei Veneti” che ha in Padove e in Este i suoi maggiori centri. Non si sa se ci fu una migrazione dall’esterno o se la civiltà nasce in Veneto. La civiltà Etrusca ha avuto un grande apporto di genti arrivate dall’Anatolia. Le recenti indagini attraverso il dna hanno confermato. Come nella costruzione della civiltà Etrusca non va sottovalutato l’apporto della civiltà Villanoviana, così, anche se nel Veneto arrivano nuove popolazioni è indiscutibile che la civiltà dei veneti in Veneto non prescinde dalle civiltà che l’hanno preceduta.

Marghera 22.07.2008

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

tel. 041933185

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

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