La parabola degli operai e la vigna
nel vangelo di Matteo

Gli insegnamenti segreti di Gesù
nei Vangeli cristiani

di Claudio Simeoni

 

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034

Indice Gesù

I personaggi di questo vangelo di Matteo sono: Gesù, che si identifica col padrone; una gerarchia di servi che in questo racconto vengono chiamati operai. Scrive Matteo:

Il regno dei cieli, infatti, è simile ad un padrone di casa, che di buon mattino uscì a contattare dei lavoratori per la sua vigna. Dopo aver fissato con i lavoratori un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. Uscì verso l'ora terza e ne vide altri che se ne stavano in piazza sfaccendati e disse loro: “Andate anche voi nella mia vigna e vi darò quel che sarà giusto”. Essi andarono. Uscì di nuovo verso l'ora sesta e l'ora nona e fece lo stesso. Uscito poi verso l'undicesima ora, trovò altri che se ne stavano sfaccendati e domandò loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far nulla? Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. Venuta sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e paga loro la mercede, cominciando dagli ultimi fino ai primi. Si presentarono quelli dell'undicesima ora ed ebbero un denaro per uno. Vennero in seguito anche i primi, pensando di ricevere di più, ma ebbero anch'essi un denaro per uno. E nel riceverlo mormorarono contro il padrone di casa dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un'ora sola e li ha trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo!”. Ma egli, rispondendo ad uno di loro, disse:Amico, io non ti faccio torto: non hai fissato con me un denaro? Prendi il tuo e vattene. Io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te: non posso forse fare del mio quello che voglio? O sei tu invidioso perché io sono generoso?”. Così gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi. Matteo 20, 1-16

In questa storia Gesù si identifica col padrone della vigna. E' Gesù il padrone e, per estensione, dio suo padre. Se preferite, il padrone è il dio creatore e Gesù suo figlio di cui Matteo parla.

Il racconto è circoscritto in un presupposto indiscutibile: Gesù è il padrone della vigna e in quale modo sia diventato il padrone della vigna non è dato saperlo. Egli è in padrone e, in quanto tale, è separato dagli operai. Una separazione determinata dal possesso. Gesù è il padrone in quanto possiede la vigna. Gli operai sono tali perché non possiedono la vigna. E' importante che si comprenda che ciò che fa di Gesù il padrone è il possesso. L'insegnamento esoterico di questo vangelo di Matteo è semplice: “possedere oggetti è essere”. Si è padroni perché si possiede oggetti e in quanto padroni si può disporre delle persone che non sono padrone. Sono, in questo caso, operai.

Che cosa possiedono gli operai che il padrone vuole? Il loro tempo. In altre parole, la loro vita.

In questa parabola del Vangelo di Matteo Gesù possiede la vigna; gli operai possiedono la vita.

In questa parabola del vangelo di Matteo a Gesù manca la vita, mentre gli operai hanno la vita e sono talmente generosi da offrirla a chi è privo di vita.

L'insegnamento esoterico di Gesù, in questa parabola, consiste appunto nell'usare il possesso di oggetti e beni per appropriarsi della vita delle persone che, altrimenti, secondo la sua interpretazione, sarebbero sfaccendate in piazza. Gesù può dare un denaro in cambio della loro vita: per tutta la loro vita.

E' la vita che vale un denaro, non il tempo che della loro vita hanno sacrificato.

Sorge una domanda: perché il tempo diverso di lavoro è pagato allo stesso modo? Apparentemente chi ha lavorato di più dovrebbe avere maggior salario rispetto a chi ha lavorato di meno. Assumendo come punto di riferimento il valore di un denaro per una giornata lavorativa, chi ha lavorato mezza giornata avrebbe potuto essere pagato mezzo denaro. Solo che Gesù non paga il lavoro, ma paga la vita di cui si è appropriato. Le vite degli operai che riesce a far proprie a fine giornata sono quelle che gli sono costate più lavoro. E' Gesù che ha lavorato affinché ogni ginocchio si pieghi riconoscendolo come il padrone, non gli operai. Chi si è inginocchiato subito ha pattuito un prezzo per la sua sottomissione. Gli altri hanno resistito ore prima di sottomettersi e accettare di riconoscerlo come padrone andando a lavorare nella vigna.

Con questo racconto Matteo trasmette alcuni insegnamenti esoterici del cristianesimo:

1) Il cristiano deve essere il padrone e lo deve essere nella società mediante il possesso delle ricchezze materiali;

2) Con l'uso delle ricchezze materiali il cristiano deve appropriarsi della vita delle persone;

3) Il cristiano deve svalutare la vita delle persone per impedire alle persone di rivendicare diritti nei suoi confronti;

4) La vita delle persone non deve avere alcun valore se non si sottomettono e quando si sottomettono la loro vita ha il valore che Gesù vuole in funzione del suo volere;

Gesù come padrone assoluto afferma di essere generoso perché a chi ha lavorato poco ha dato molto. Questo punto di vista omette l'altro: Gesù invita a truffare dando poco a chi ha lavorato molto. Gesù dice a chi ha lavorato molto: “Se io non ti facevo lavorare, tu non sapevi che fare. Gli altri, invece, avevano altre cose da fare e ho dovuto faticare per averli al mio servizio. Sono stato costretto ad uscire di casa all'ora undicesima pur di averli come dipendenti. Quelli che non hanno accettato subito sono “bravi lavoratori”.

Questo diventa l'insegnamento che sarà seguito dai cristiani e dalla chiesa cattolica in particolare. L'assolutismo del dio padrone incarnato nella monarchia assoluta. L'assoluta discrezionalità del padrone nei confronti dei cittadini. Il disprezzo per le persone e il loro tempo di vita. La negazione di interessi diversi da quelli del padrone tanto da considerare i bisogni diversi dei cittadini come degli atti di sovversione al punto tale da costruire l'ideologia del peccato. Che cos'è il peccato? E' tutto ciò che piace alle persone. Tutto ciò che è diverso dall'andare a lavorare nella vigna. Far l'amore, giocare, divertirsi, amare, coltivare la cultura, frequentare gli amici, essere attenti alla società civile; tutto questo è peccato.

I cristiani imporranno il dio assoluto e gli uomini lotteranno per la democrazia. Con la democrazia il tempo degli operai acquista il suo valore: le persone si appropriano della proprietà del loro corpo e del loro tempo. Con la democrazia, contro l'assolutismo di Gesù e la sua pretesa di possedere il tempo e il corpo delle persone, i cittadini rivendicano i loro diritti contro l'arbitrio di chi possiede gli oggetti.

Gesù è il nemico della vita. E' nemico di tutto ciò che è sacro. Gesù manifesta odio per quella società civili che ritengono importanti sia le persone che la loro vita.

Finito il tempo dell'assolutismo monarchico rappresentato dalla vigna; inizia il tempo della democrazia. Finito il dominio sugli uomini mediante il possesso della vigna, inizia il tempo in cui la vita degli uomini è preziosa per loro stessi e non per il padrone Gesù.

 

 

Marghera, 07 ottobre 2010

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 – Marghera Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

COMUNICAZIONE IMPORTANTE

Da molto tempo la chiesa cattolica ha cessato di citare i suoi vangeli. Eppure, i vangeli ufficiali cristiani, sono l'unica fonte che delinea la figura di Gesù, la sua ideologia, la sua morale e i suoi principi sociali. La chiesa cattolica applica quei principi, ma alle masse preferisce nasconderne il significato e rubare, facendo propria, l'idea di bontà che i Neoplatonici attribuivano al loro dio. La chiesa cattolica ha torturato e macellato i Neoplatonici e per colmo di disprezzo usa i loro insegnamenti dietro ai quali nascondere i suoi principi ideologici.