Inno a Estia

Il significato religioso dell'Inno Orfico

Claudio Simeoni

Indice commenti religiosi degli Inni Orfici.

Offrire aromi a Estia

 

Dice l'Inno Orfico a Estia:

Estia regina, figlia di Crono potente,
che hai la casa in mezzo al fuoco perenne, grandissimo,
consacra tu questi santi iniziati nei riti,
rendendoli sempre fiorenti, molto felici, sereni, puri;
dimora degli dei beati, forte sostegno dei mortali,
eterna, multiforme, desideratissima, simile all'erba;
sorridente, beata, accogli benevolmente queste offerte,
spirando prosperità e Salute dalla mano carezzevole.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Questo non è il primo Inno Orfico che troviamo dedicato ad ESTIA. Nell'Inno precedente Estia era indicata come "La Madre degli Dei" e con un attributo che ritroviamo anche in questo Inno: "datrice di felicità".

Siamo giunti quasi alla fine degli Inni Orfici! L'individuo ha seguito il suo percorso iniziatico: è divenuto di volta in volta questo o quel dio. Lo ha manifestato nelle sue azioni; lo ha riconosciuto nell'oggettività in cui vive.

L'individuo ha vissuto per sfida manifestando gli Dèi.

Il tempo del suo corpo fisico sta giungendo alla fine. Mentre si appresta a manifestare gli Dèi della sua trasformazione, l'iniziato è giunto alla felicità: è giunto all'Estia quale manifestazione di tutte le Estie che ha attraversato nelle sue trasformazioni. Se come madre degli Dèi Estia era la manifestazione della verità, la realtà attuale nella quale si manifestava il dio, pronto a balzare in una diversa verità attraverso lo sviluppo della propria libertà, questa Estia è il fine strategico del sentiero percorso dall'iniziato. Tutta la vita altro non è che un procedere per salti qualitativi; tutta la vita altro non è che un procedere attraverso continui accumuli-carica-scarica-rilassamento di tensioni sviluppate nella relazione fra la sua soggettività e oggettività (o i singoli soggetti dell'oggettività) nella quale vive; tutta la vita altro non è che un procedere continuo per scoppi intuitivi; tutta la vita altro non è che il passaggio da una Estia ad un'altra Estia. Estia, il senso della felicità che coglie l'iniziato che ha portato a termine una sua strategia volta a modificare sé stesso e pronto per una nuova strategia. L'iniziato fissa la sua trasformazione in Estia e da quell'Estia procede verso nuove mete, nuove Estia.

E, dunque, perché Estia è la felicità?

Perché l'Iniziato ha concluso la sua impresa. Sfida dopo sfida, Estia dopo Estia, scoppio intuitivo dopo scoppio intuitivo. Ha attraversato la sua vita fisica plasmando e costruendo il proprio corpo luminoso. Egli si appresta a mettere fine alla propria esistenza fisica in un ultimo scoppio intuitivo che trasforma la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso.

Estia precede questo attimo!

L'iniziato ha saputo mettere insieme sfida dopo sfida; sconfitta dopo sconfitta; trasformazione soggettiva dopo trasformazione soggettiva e, accidenti, ce l'ha fatta a non essere fagocitato dall'oggettività che lo voleva ridurre in oggetto di possesso. Ce l'ha fatta a sconfiggere il terzo nemico degli Stregoni: il Potere del possesso di altri Esseri Umani. Ha continuato a sviluppare il proprio Potere di Essere ed è giunto alla fine delle sue trasformazioni all'interno della sua vita fisica.

Estia "ha la casa presso il fuoco perenne!" Non solo il fuoco perenne del focolare domestico, ma il fuoco perenne della Conoscenza e della Consapevolezza che brucia chiamando gli Esseri Umani ad avvicinarsi e a coglierlo. Un fuoco che Estia non abbandona mai aiutando continuamente gli Esseri, figli di Era, ad avvicinarsi e farlo proprio: farne la propria casa!

La Conoscenza e la Consapevolezza sono le dimore degli Dèi beati ed è un forte sostegno per gli Esseri Umani che percorrono il loro sentiero di conoscenza e di consapevolezza.

Il raggiungimento di Estia, attraverso le proprie scelte strategiche nella propria esistenza rende gli Esseri Umani: "... sempre fiorenti, molto felici, sereni e puri".

E' importante comprendere come la manifestazione di Estia sia l'ultimo momento della vita fisica dell'Essere Umano.

Mille piccole felicità affrontate attraverso le sue strategie esistenziali lo hanno condotto alla grande felicità della fine delle trasformazioni del corpo fisico. Mille piccole verità raggiunte e superate attraverso la liberazione della sua capacità di interpretare i fenomeni del mondo ed articolare la sua volontà nei confronti di essi. Giunge il momento in cui il suo corpo fisico termina la sua corsa nelle trasformazioni. In quel momento, dalla quantità delle sfide che l'individuo ha messo in atto per affrontare la sua esistenza emerge la qualità che egli ha costruito: il suo corpo luminoso!

Che cos'è la verità che assale l'Essere Umano?

Che cos'è la felicità che assale l'Essere Umano?

Che cos'è l'intuizione che assale l'Essere Umano?

Non fu forse la sua vita un processo in cui egli sviluppava la capacità di comprendere i fenomeni che giungevano a lui? Non fu forse la sua vita uno scioglimento degli impedimenti che lo legavano ostacolando il suo tuffo nell'infinito?

Che cos'è, dunque, la felicità per l'iniziato?

Che cos'è la felicità per chi ha vissuto strategicamente?

E' la fine dei legamenti!

E' la consapevolezza di continuare il balzo nell'infinito perché la quantità di sfide hanno costruito la sua qualità delle trasformazioni!

Tutto questo è "fuoco di Estia"!

Estia è il fuoco che non può essere spostato dalla casa in cui arde.

Il fuoco di Estia arde dentro di noi: è la nostra manifestazione del nostro cammino verso l'infinito. Il nostro Potere di Essere.

Per questo, anche noi, con gli Orfici, cantiamo:

Estia regina, figlia di Crono potente,
che hai la casa in mezzo al fuoco perenne, grandissimo,
consacra tu questi santi iniziati nei riti,
[...]

Marghera, 02 aprile 2002

Gli Inni Orfici

 

 

 

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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