Gli Inni Orfici rappresentano una definizione devozionale degli Dèi accolta nell'ultima accademia di Atene. Damascio aveva un amore particolare per gli Inni Orfici. Damascio, secondo me, non ha mai compreso gli Inni Orfici perché non era in grado di pensare alla qualità della natura degli Dèi.
La visione Platonica offuscava il suo giudizio. La sua sottomissione al demiurgo, che stava aprendo le porte al cristianesimo, gli impediva di distinguere la realtà del DIO dalla forma devozionale con cui gli Inni invocavano gli Dèi. Per Damascio gli Dèi erano manifestazioni dell'Uno, del demiurgo, di un dio padrone e non volontà che agivano nel mondo modificando la realtà del mondo.
Questa incapacità dovuta al prevalere dell'ideologia platonica sull'ideologia pirroniana ha svuotato l'Accademia di Atene di tutta la sua forza religiosa consegnandosi prigioniera al cristianesimo. Chiusa l'accademia di Atene; cacciato Damascio; rimangono gli Inni Orfici.
Gli Inni Orfici, pur richiamando le idee religiose del Mito, strappano agli Dèi la libertà del loro venir in essere per costringerli in una visione d'insieme che li rende dipendenti dalla visione neoplatonica che porterà al cristianesimo.
La loro lettura richiama la devozione che i cristiani pretendono per il loro Gesù rubando la visione dell'uomo che si fa Dioniso per trasformarsi in un DIO per sostituirla col figlio del dio padrone che manifestando la "verità" ruba agli uomini la possibilità di farsi DIO. I cristiani hanno rubato il futuro degli uomini senza portare nulla di nuovo se non la schiavitù "con tutto il corpo e con tutta l'anima" al loro dio padrone.
Oggi possiamo leggere gli Inni Orfici con la consapevolezza di chi, conoscendo la natura degli Dèi, riconosce nei vangeli cristiani e in Platone il male assoluto e può legittimamente separare la consapevolezza del DIO dalla dipendenza dall'Uno imposta dalle interpretazioni farneticanti di Platone e dei neoplatonici.
Clicca sui vari capitoli per leggere i vari Inni e l'interpretazione sulla natura degli Dèi.
Inno Orfico alla madre degli Dèi
Inno Orfico a Zeus Folgoratore
Inno Orfico a Zeus Lampeggiante
Inno Orfico a Borea, Zefiro e Noto
NOTA: Gli Inni commentati sono stati tratti da: Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli
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Marghera, 09 giugno 2012 Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell’Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
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La Stregoneria è arte dell'adattamento soggettivo dell'individuo della Natura alle variabili oggettive che incontra. Per questo, le variabili oggettive, intese come idee apriori della vita, sono un argomento fondamentale nella Stregoneria praticata da un individuo nella costruzione della Religione Pagana.