Johann Friedrich Herbart (1776 - 1841)

La pedagogia (6^ parte)

Riflessioni sulle idee di Herbart.

di Claudio Simeoni

 

Cod. ISBN 9788891185778

Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno

 

La filosofia della Religione Pagana.

Scrive il Bignami di filosofia (ed.1984):

1) lo scopo dell'educazione che è sostanzialmente fornito dall'"estetica" con le sue cinque idee pratiche, risulta per Herbart duplice:

2) Creare un interesse plurilaterale ben equilibrato (scopo prossimo), in modo che "nella personalità tutti gli interessi scaturiscano da un'unica coscienza unitaria". Solo così si potrà ottenere lo sviluppo armonico di tutte le facoltà."

3) Formare il carattere morale (scopo remoto), cioè la volontà e la capacità di agire moralmente.

4) Il carattere morale si forma con l'istruzione, che porta alla coerenza di pensiero e ha di per sé stessa valore educativo.

Lo scopo dell'educazione è piegare l'Essere Umano a chi dà corpo all'elencazione. Affermata la necessità di un comportamento morale, si tratta di stabilire quale morale e in funzione di cosa. La moralità del Comando Sociale in funzione del Comando Sociale imposta alla società civile come nel Deuteronomio 6, 4-9.

La coscienza unitaria è quella del Comando Sociale non quella dell'individuo in relazione al mondo circostante. Pertanto, in questa logica, sono ammessi tutti i rapporti di forza possibili attraverso i quali piegare la volontà d’esistenza dell'Essere Umano alla Coscienza unitaria. Non è la Coscienza unitaria che scaturisce dalle azioni e dalle necessità umane, dalle scelte, dalle relazioni, dallo sviluppo della coscienza individuale e sociale. Al contrario, è la Coscienza individuale e sociale che deve, attraverso l'istruzione, essere piegata alla coscienza unitaria rappresentata dal Comando Sociale e alla sua esigenza di persistere al cambiamento delle condizioni. Col termine istruzione si definiscono comportamenti comunicativi diversi, ma, in questo caso, si può affermare che chiunque non accetti la coscienza unitaria del Comando Sociale, facendola propria, possa anche venir eliminato in quanto Essere Umano non morale.

In questa logica è abbastanza comprensibile che la tendenza di un Comando Sociale sia auspicare l'assoggettamento di tutte le nazioni alla nazione a sé stesso; di tutti gli Esseri Umani a quel Comando Sociale; di tutti i Sistemi Sociali a quel Sistema Sociale. Il passo è breve; molto breve. Troppo breve per non scorgere in Herbart i prodromi dell’assolutismo stragista proprio del nazismo.

 

Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno

 

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Nel 1995 (mese più, mese meno) mi sono posto questa domanda: se io dovessi confrontarmi con i filosofi e il pensiero degli ultimi secoli, quali obiezioni e quali argomenti porterei? Parlare dei filosofi degli ultimi secoli, significa prendere una mole di materiale immenso. Allora ho pensato: "Potrei prendere la sintesi delle loro principali idee, per come hanno argomentato e argomentare su come io mi porrei davanti a quelle idee." Presi il Bignami di filosofia per licei classici, il terzo volume, e mi passai filosofo per filosofo e idea per idea. Non è certo un lavoro accademico né ha pretese di confutazione filosofica, però mi ha permesso di sciacquare molte idee generate dalla percezione alterata nel fiume del pensiero umano.

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Marghera, 06 giugno 2012

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Teoria della Filosofia Aperta

Le idee si presentano alla ragione come dei lampi intuitivi. Illuminano per un attimo la ragione e poi tendono a sparire annullate da una ragione che tende a riprendere il controllo sull'individuo. Le idee sono un'emozione che insorge con violenza dentro di noi e modifica la nostra descrizione del mondo, una descrizione che la ragione tende a ripristinare ma che l'emozione ha definitivamente compromesso. Una nuova descrizione, una nuova filosofia emerge dentro di noi e noi, qualunque sia il nostro grado di cultura, dobbiamo comunque confrontarla con la cultura del mondo in cui viviamo.