Herbert Spencer (1820 – 1903)

Scienza e religione

Riflessioni sulle idee di Spencer.

di Claudio Simeoni

 

Cod. ISBN 9788891185778

Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno

 

Scrive il Bignami di filosofia (ed.1984):

1) Egli sostiene che la religione è "una teoria a priori dell'universo", ma che ogni tentativo di spiegazione logica del mistero della realtà assoluta fallisce, in quanto "l'esistenza del mondo, con tutto quello che contiene e con tutto quello che lo circonda, è un mistero, che sempre chiede di essere spiegato e la potenza di cui l'universo è spiegazione è del tutto impenetrabile".

2) Dunque la realtà assoluta è inconoscibile e incondizionata; e l'inconoscibile è il campo della religione, che risulta tanto più progredita quanto più rinuncia a penetrarlo e da importanza soltanto al mistero.

3) La scienza, d'altra parte, ha il compito di estendere la conoscenza nel mondo fenomenico, ricercando verità sempre più generali, giungendo a sfiorare l'inconoscibile, e perciò agisce nel campo del relativo.

4) Infatti, poiché "la verità più generale , non potendo essere ricondotta ad una ancora più generale, non può essere spiegata", nasce il carattere relativo della conoscenza umana e la necessità, anche per la scienza, di riconoscere l'esistenza di qualche cosa di assoluto, di inconoscibile e incondizionato, di una forza misteriosa che sta alla base di tutti i fenomeni naturali.

5) La scienza e la religione perciò non sono incompatibili ma correlative, in quanto una inizia dove termina il campo dell'altra.

La filosofia di Spencer deve innanzi tutto impedire il conflitto fra religione e ateismo che potrebbe sorgere dalla scoperta dell’evoluzione e dalla conseguente negazione della creazione dell’uomo e della vita da parte del dio padrone della bibbia.

Spencer si scontra con le concezioni religiose del suo tempo che si considerano minacciate dalle teorie dell'evoluzione. Se c'è l'evoluzione, certamente dio non ha creato l'universo in quanto questo è divenuto. A questo le religioni risponderanno che l'evoluzione dell'universo è l'atto della creazione divina, ma cercheranno di far dimenticare come abbiano per secoli spacciato la creazione come un atto di bacchetta magica del loro dio padrone. Per le religioni rivelate il mantenimento della credenza religiosa è direttamente proporzionale alla miseria e alla disperazione che riescono a costruire.

La religione non spiega l'universo, ma nemmeno la scienza. La scienza svela lo sconosciuto. La scienza non costruisce certezze, ma, in modo particolare, non scioglie gli interrogativi e i dubbi che le religioni impongono agli uomini. Ecco allora Spencer introdurre un'innovazione: quanto viene conosciuto appartiene alla scienza e quanto non viene ancora conosciuto appartiene alla sfera religiosa. Così, per controllare gli Esseri Umani, è sufficiente spostare il credo religioso il più lontano possibile dalle spiegazioni della scienza fino a tendere a imporlo soltanto come struttura morale affinché gli Esseri Umani non possano accumulare prove certe con cui confutarlo.

Quest'operazione era già stata fatta dalla religione cristiana quando ingaggiò una lotta feroce contro il "paganesimo". Questo era troppo vicino ai sensi dell’Essere Umano, era sufficiente che l’Essere Umano alterasse la percezione per relazionarsi con le Coscienze di sé che lo circondavano. Era necessario spostare il dio padrone dove nessun Essere Umano poteva raggiungerlo. Per questo gli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra spostarono l'immagine del loro dio nelle idee della ragione. Anzi era l'idea della ragione o l'assoluta cosa in sé o l'assolutamente necessario. Lo spostarono nella fantasia dell'intelletto per poter impunemente seminare miseria e disperazione a proprio uso e consumo.

Spencer suggerisce questa operazione.

Non è vero che la religione cristiana è "una teoria a priori dell’universo", ma è una spiegazione patologica del bisogno di sottomettere gli Esseri Umani a chi può disporre della loro vita. La religione cristiana trasforma gli Esseri Umani in altrettanti Isacco che vengono sacrificati dai cristiani che si identificano in Abramo mentre glorificano il loro dio padrone.

Il mondo fenomenico comprende anche la nascita dell’universo e il divenire della vita. La religione ebrea prima e cristiana poi, hanno mentito. E dal momento che le loro affermazioni sono affermazioni che, essi, sostengono fatte dal loro dio padrone, il loro dio padrone ha mentito. Spencer vuole evitare questo riconoscimento della menzogna da parte delle persone ingannate dalla religione cristiana. Se i sottomessi al cristianesimo riconoscono che il cristianesimo è menzogna, mettono in atto azioni per uscire dal cristianesimo. Ma il cristianesimo costruisce la miseria dell’uomo in funzione dell’accumulo della ricchezza e del potere dei liberali, dei sovrani, della gerarchia ecclesiastica. Per questo Spencer deve evitare lo scontro fra scienza e religione per salvaguardare le prerogative della religione cristiana di costruire la miseria negli uomini.

Non è che l'universo sia impenetrabile, l'universo è penetrabile attraverso il divenire dell’Essere Umano che gli si pone difronte. Come l'Universo è divenuto ed è fondazione del proprio divenire, così ogni Essere della Natura – umano nel nostro caso – è divenuto ed è fondazione del proprio divenire: le religioni rivelate devono impedire quel divenire.

Attraverso il divenire e le trasformazioni l’Essere Umano penetra con la propria conoscenza nell'universo, a meno che qualcuno non intenda sostenere che la capacità di penetrazione e comprensione dell'universo sia maggiore nel feto che non nell’Essere Umano adulto di cui quel feto era fondazione. E' il divenire la vera paura delle religioni rivelate. Il divenire dell’Essere Umano dimostra come il loro dio, statico e assoluto, sia parto della loro fantasia finalizzata ad assoggettare gli Esseri Umani. L'universo non è inconoscibile, ma lo è soltanto dal punto di vista dell'attuale livello di sviluppo individuale dell’Essere Umano. La sua conoscibilità è subordinata alle determinazioni e alla volontà che l’Essere Umano impiega per sviluppare sé stesso e, attraverso quel sviluppo, penetrare l'universo.

La religione vuole bloccare la conoscibilità dell'universo; dunque lavora per bloccare il divenire dell’Essere Umano mantenendone il controllo. Attraverso questo controllo l’Essere Umano dichiara inconoscibile quanto non conosce in quel momento, in realtà dovrebbe chiamarlo sconosciuto. L'inconoscibilità è legata alla forma con cui l’essere umano percepisce e la sua capacità di articolare la propria coscienza su quella, e solo su quella, qualità di percepito. Per inciso, va detto che per il feto è inconoscibile il mondo che noi chiamiamo "della realtà" in quanto tale mondo non corrisponde ai suoi sensi e alle sue capacità di percezione. Chiamiamo lo stesso "mondo reale" sconosciuto per il neonato in quanto il divenire e le trasformazioni del neonato lo porteranno a conoscere quel mondo. La religione cristiana trasforma l'inconoscibile come inesistente e lo sconosciuto come inconoscibile e agisce nei confronti dell’Essere Umano affinché non sia in grado di penetrare lo sconosciuto ma si fermi alla superstizione patologica imposta mediante la fede.

Lo scopo della scienza è quello di trasferire nel mondo della ragione, rendere conosciuto razionalmente, quanto è sconosciuto. Dunque, la scienza riproduce quanto fa il bambino per ampliare il campo culturale all'interno del quale espandere la propria conoscenza e la propria padronanza del mondo circostante.

Essendo la ragione relativa nell’Essere Umano, così anche la conoscenza che l’Essere Umano acquisisce attraverso la ragione è relativa. Questo permette a Spencer di ritagliare uno spazio alla religione oltre la conoscenza relativa della ragione. Spencer cerca una correlazione fra la scienza e la religione.

A Spencer non solo interessa salvaguardare il controllo della religione sull’uomo da un confronto con l’evoluzionismo per preservare le prerogative della religione cristiana di sottomettere l’uomo, ma manipola il discorso evoluzionista proprio per legittimare tale diritto religioso. Infatti, applica il principio evoluzionista, come lui lo intende, alla società, all’economia, all’uomo, ignorando i processi di manipolazione mentale messi in atto dalla religione cristiana per violentare i meccanismi di trasformazione dell’uomo.

 

Teoria della Filosofia Aperta - Volume uno

 

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Marghera, 17 agosto 2012

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Teoria della Filosofia Aperta

Le idee si presentano alla ragione come dei lampi intuitivi. Illuminano per un attimo la ragione e poi tendono a sparire annullate da una ragione che tende a riprendere il controllo sull'individuo. Le idee sono un'emozione che insorge con violenza dentro di noi e modifica la nostra descrizione del mondo, una descrizione che la ragione tende a ripristinare ma che l'emozione ha definitivamente compromesso. Una nuova descrizione, una nuova filosofia emerge dentro di noi e noi, qualunque sia il nostro grado di cultura, dobbiamo comunque confrontarla con la cultura del mondo in cui viviamo.