Vangelo di Marco e Luca: l'obolo della vedova

Gli insegnamenti di Gesù nei vangeli

di Claudio Simeoni

 

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034

 

Indice Gesù

 

Gesù di Nazareth: gli insegnamenti esoterici dei Vangeli cristiani!

Gesù: togliere l'obolo alla vedova.

 

La strategia militare cristiana per la devastazione delle società civili comprende la sottrazione del necessario per vivere alle persone più deboli e fragili della società civile.

Il cristianesimo ha la necessità di costringere le persone di una società a credere nella promessa del suo Gesù. La promessa consiste in un nulla che il cristianesimo si fa pagare col denaro e con la vita delle persone.

Una società che vive nel benessere non ha interessi a cedere il proprio benessere in cambio del nulla offerto dal cristianesimo. Ma, in quella società vivono persone in cui spesso convive una doppia sofferenza. Una sofferenza psico-emotiva e una sofferenza economica.

La strategia militare indicata dai vangeli di Marco e di Luca, tutti e due scritti a Roma in funzione della devastazione della società romana, indicano in questo tipo di persone l’obbiettivo da colpire per poter costruire un potere sufficientemente forte per colpire, in un secondo tempo, l’intera società civile.

Afferma Gesù nel vangelo di Marco:

Poi sedutosi di faccia al tesoro, guardava la folla che vi gettava monete, e molti ricchi ne gettavano tante. Ma giunta una povera vedova, vi gettò due spiccioli equivalenti ad un quadrante. Allora, chiamati i suoi discepoli, disse loro: “In verità vi dico che questa povera vedova ha dato più di tutti quelli che hanno gettato nel tesoro, perché tutti gli altri hanno dato del superfluo, ma essa, nella sua indigenza, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto il suo sostentamento.”

Vangelo di Marco 12, 41-44

Gesù sta guardando il tesoro che desidera.

Gesù ha bisogno di quell’oro, di quel denaro, per imporre la sottomissione alle persone.

Cosa vede Gesù?

Gesù vede delle persone che alimentano quel tesoro dando del denaro. Denaro che a loro non è necessario per vivere. Poi, scorge una persona disperata, psicologicamente sofferente, che antepone il proprio dolore psichico alle difficoltà economiche: quella è la preda di Gesù.

Catturare la disperazione di quella donna, prometterle la felicità eterna in cambio della sua gratitudine ora e gestire la sua disperazione per diffondere disperazione nell’intera società. Quella persona è la preda. La vedova pensa a sé stessa. Al proprio dolore. La vedova non pensa alla società. Il dolore psicologico l’ha sopraffatta. Si è isolata dai suoi simili.

Quella donna è come quell’animale del branco che ferito si è allontanato dal branco diventando una facile preda per i predatori.

Quella donna, dice Gesù, non deve essere soccorsa. Non si deve attenuare il suo dolore psico-emotivo, ma si deve usare il dolore psico-emotivo affinché lei faccia proprio il principio speranza. Si deve far in modo, dice Gesù, che il dolore di quella donna sia al servizio della diffusione del dolore sociale.

La Strategia della chiesa cattolica è sempre stata quella di usare i poveri e rapinare i poveri. Rapinare i poveri viene chiamato dalla chiesa cattolica: soccorrere i poveri.

Non c’è mai stato un povero che sia diventato ricco per il "soccorso ai poveri" della chiesa cattolica. Ogni volta che c'è una disgrazia, la chiesa cattolica trova motivo per arricchirsi. Come nel terremoto dell'Aquila: decine di milioni di euro dati alla chiesa cattolica anziché ai cittadini dell'Aquila. Le chiese per il controllo delle persone più importanti delle persone sinistrate. Non c’è mai stato un individuo analfabeta che attraverso la chiesa cattolica sia diventato un individuo culturalmente preparato al servizio della società. Non sto parlando della cultura che la chiesa cattolica ha rapinato alle società distruggendo le scuole e l’istruzione pubblica per gestirla privatamente e inquisire bruciando tutti gli scritti antichi e che è stata trasformata in un potere con cui controllare una società analfabeta. Sto parlando della cultura come patrimonio sociale.

Gesù insegna a rubare il denaro alle persone, accumulandolo sotto forma del tesoro a cui sta agognando per poter togliere l’indispensabile economico alle persone indigenti.

Scrive Luca nel suo vangelo riprendendo da Marco:

Alzando gli occhi, Gesù vide dei ricchi che gettavano delle offerte nel tesoro. Vide pure una povera vedova che vi gettò due piccole monete e disse: “In verità vi dico: quella povera vedova ha messo più di tutti gli altri; perché tutti gli altri hanno messo, come offerta al dio padrone, parte del superfluo, mentre costei, nella sua miseria, vi ha messo quanto aveva per vivere.”

Vangelo di Luca 21, 1-4

La stessa tecnica descritta da Gesù della necessità di rapinare l’obolo alla vedova per usare il dolore della vedova contro la società civile è usato dalle Onlus e dalle Organizzazioni non Governative (spesso usate dai servizi segreti per spionaggio militare). Associazioni che rubano l’euro mediante l’sms. e i missionari cristiani che vanno a costruire la povertà e la miseria fra le persone fragili ed indifese in Africa. Come nessuno è mai guarito nei lager di Maria Teresa di Calcutta, così nessun povero è mai uscito dall’indigenza e dalla povertà per l’intervento dei missionari cristiani. I missionari cristiani furono talmente violenti e criminali che al momento della fine del colonialismo portoghese in Angola non c’era un solo angolano diplomato alle scuole superiori. In compenso i missionari cristiani avevano macellato decine di popoli e distrutto sistematicamente i tessuti sociali africani in modo da creare conflitti e costringerli alla miseria attraverso la distruzione sistematica di ogni obolo che potevano risparmiare per costruire uno straccio di futuro.

La tecnica di guerra ordinata da Gesù attraverso l’ordine di sottrarre l’obolo alla vedova in cambio della consolazione per il dolore psico-emotivo è la strategia di guerra vincente che ha permesso ai cristiani fin da subito di incamerare i beni delle vedove e dei disperati che i cristiani tenevano nella disperazione con la promessa del’assunzione col corpo in cielo.

Anche quando si parla di “comunismo” delle prime comunità cristiane, come descritto negli Atti degli Apostoli, lo si fa impropriamente e solo per fini propagandistici. In realtà non si tratta di “comunione di beni” da parte del gruppo, ma di sottrazione di beni a chi potrebbe costruire il benessere affinché sia ricondotto alla miseria in funzione del potere del gruppo: il gruppo è ricco, i fedeli devono essere poveri per dipendere dal gruppo. E’ il modello di sétta che oggi si è evoluto col Vaticano, il maggior miliardario del mondo, possessore di beni e ricchezze finanziarie formate proprio per costruire la povertà e la miseria fra i popoli.

E’ con la strategia di privare la vedova dell’obolo che il Vaticano sottrae migliaia di miliardi grazie alle relazioni mafiose con i politici al popolo Italiano al fine di costruire la povertà e l’indigenza in Italia.

La sceneggiata di Bergoglio è la recitazione del Gesuita famelico e assetato di sangue che deve derubare gli Italiani e deve far in modo che gli italiani siano contenti di essere derubati in nome del suo dio padrone come la vedova deve essere contenta di dare i suoi beni materiali in cambio della promessa della vita eterna.

Intanto, grazie a Bergoglio, i disoccupati italiani si suicidano!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marghera, 05 aprile 2014

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo

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COMUNICAZIONE IMPORTANTE

Da molto tempo la chiesa cattolica ha cessato di citare i suoi vangeli. Eppure, i vangeli ufficiali cristiani, sono l'unica fonte che delinea la figura di Gesù, la sua ideologia, la sua morale e i suoi principi sociali. La chiesa cattolica applica quei principi, ma alle masse preferisce nasconderne il significato e rubare, facendo propria, l'idea di bontà che i Neoplatonici attribuivano al loro dio. La chiesa cattolica ha torturato e macellato i Neoplatonici e per colmo di disprezzo usa i loro insegnamenti dietro ai quali nascondere i suoi principi ideologici.