La Religione Pagana Politeista

Presentazione della Religione Pagana
riflessioni sulla conferenza del 07 settembre 1996

di Claudio Simeoni

Pagine di riflessioni pagane

Questa conferenza e Radio Gamma5 di Cadoneghe- Padova

I principi religiosi

 

Quante volte ho sentito la frase: "La religione è l'oppio dei popoli!". Troppo spesso ci si dimentica di definire le condizioni e le cognizioni di religione che aveva chi ha usato quella frase.

Dall'avvento del monoteismo la religione fu lo strumento per agire sulle emozioni dei bambini, rinchiuderle in un recinto per impedire loro di spaziare in tutti i bisogni della loro esistenza.

Sì! La religione cristiana, trasformando le emozioni dell'uomo nella miseria, è l'oppio dei popoli. La religione cristiana, ebrea, islamica e buddista sono oppio dei popoli perché trasformano l'uomo in un miserabile che supplica un dio padrone e chi lo rappresenta.

Ma la religione deve rimanere solo oppio dei popoli?

La religione è uno strumento che serve soltanto per costringere il bestiame umano a stare in un recinto, sottomesso ad un dio, impossibilitato a costruire il suo futuro?

Che cos'era la religione prima dell'avvento del monoteismo?

Era il respiro di Libertà dei popoli. Erano gli Dèi che indicavano la via per liberarsi dalla coercizione, dalla sottomissione, anche quando le società civili avevano al suo interno l'organizzazione del lavoro schiavista.

Con l'avvento del monoteismo, una società schiavista non ebbe nessun dio ad indicare la libertà degli Esseri Umani, ma aveva un dio, il dio dei monoteisti, che elevava lo schiavismo a dogma divino per impedire agli Esseri Umani di costruire la libertà.

Il Dio dei cristiani non indica la libertà, ma indica a quale prezzo può essere venduto uno schiavo! Perché il dio dei cristiani viene imposto come una dose di eroina ai bambini indifesi: è l'oppio dei popoli! Colui che crea dipendenza per sancire il proprio diritto al possesso degli Esseri Umani.

Ma RELIGIONE significa "il legame emotivo che lega il singolo individuo al mondo in cui è nato e si sviluppa". Chi disse che "la religione è l'oppio dei popoli" disse anche che "l'assoluto è il divenire dell'uomo nella natura!". Quel legame magico che lega il nuovo nato al mondo in cui è germinato e che porta, del mondo in cui è germinato, i caratteri adattativi per costruire le sue strategie d'esistenza.

Dunque, la religione è oppio dei popoli solo per chi vuole riempire di oppio i popoli affinché non disertino dal gregge che è stato loro imposto. Sia che a questi popoli sia stato imposto il gregge cristiano (con tutte le sue sfaccettature), sia che sia stato imposto il gregge ebraico (con tutte le sue variabili), sia che sia stato imposto il gregge islamico (con tutte le sue diversità), sia che sia stato imposto il gregge buddista o induista (con tutte le sue rappresentazioni). Ma non è la religione in sé oppio dei popoli; la religione è un legame emotivo, perfezionato da caratteri evolutivi, che lega l'uomo al mondo in cui vive e che gli permette di coltivare un futuro armonico fra le proprie tensioni soggettive e l'oggettività in una comune fondazione del futuro.

La religione "non è ciò che è", ma è ciò che noi vogliamo che essa sia. La religione si riempie dei significati che NOI vogliamo attribuirle nella fondazione delle relazioni fra noi e il mondo.

Se per qualcuno la religione è solo oppio; solo l'oppio, per lui, sarà la religione: solo "dipendenza e sottomissione" saranno i messaggi che trasmetterà quando parla di religione.

 

8) IL PAGANESIMO POLITEISTA COME RELIGIONE

Testo conferenza 1996

1) E' il passato come relazione fra la Coscienza di Sé degli Esseri Umani e il Circostante Cosciente di Sé.

2) E' il passato come relazione fra gli Esseri Umani e le determinazioni del loro fare in relazione alle determinazioni del circostante.

3) La regola fondamentale del Paganesimo:

A) Io ti do (o ti ringrazio) perché tu mi dai o mi darai.

B) Ho ricevuto, dunque io do.

C) Mi prendo quanto a te non serve (dunque non ti devo nulla).

D) Prendi quanto a me non serve (dunque non mi devi nulla).

E) Io ti do in quanto l'aumento della tua forza, del tuo Sapere, del tuo Fare aumenta la mia forza, il mio Sapere, il mio Fare

4) Il "Paganesimo" è il futuro in quanto costruisce l'oggettività (le condizioni) nelle quali gli individui possono sviluppare il loro Potere di Essere attraverso le relazioni col circostante.

5) Un "Pagano" vive nel presente in funzione del futuro. Costruisce il futuro sviluppando un'oggettività di Libertà per l'intera Specie Umana. Il "Paganesimo" necessita dell'apporto della ricchezza di ogni diversità percettiva. Delle specificità, delle percezioni, dello specifico apporto ideale di ogni singolo Essere Umano.

6) Libertà nel "Paganesimo" è Libertà del singolo Essere nel seguire la sequenza dei suoi mutamenti per diventare eterno. La Libertà nel "Paganesimo" è un'oggettività di Libertà nella quale seguire i mutamenti di ogni Libertà individuale. Il "Paganesimo" non può assoggettare nessun Essere, pena la sua distruzione.

7) Esistono tanti "Paganesimi" quanti sono gli Esseri Umani ma percorrono un solo fiume di mutamenti attraverso i quali diventare eterni.

8) Il "Paganesimo" considera ogni Essere della Natura, ogni Pianeta, ogni Essere Umano, ogni cosa nel circostante un dio che attraverso l'esercizio delle proprie determinazioni e della propria volontà sviluppa il proprio Potere di Essere per diventare eterno.

9) Il "Paganesimo" considera che ogni volta che un Essere concentra la propria attenzione per soddisfare un proprio bisogno relazionandosi con altri Esseri con Necessità simili costruisce un Centro di Energia Vitale che qualora diventi sufficientemente forte, attraverso le relazioni con altri Esseri che esprimono uguali bisogni, acquista Coscienza di Sé e inizia un cammino che, attraverso l'esercizio della propria volontà e le proprie determinazioni, tende a perpetuarsi lungo una propria sequenza di mutamenti tentando di diventare eterno. Questi centri, nel "Paganesimo", sono dei con i quali costruire una relazione.

10) La DIVINITA' è chiunque, "cosa" o "essere", percorre un sentiero di sviluppo che attraverso l'uso della propria volontà tenda a diventare eterno aiutando il circostante a diventare eterno attraverso lo sviluppo di ogni specifico POTERE DI ESSERE!

----Fine quadro sviluppato in conferenza----

 

Principi di religione pagana - Prima parte

 

Principi di religione pagana - Seconda parte

 

Principi di religione pagana - Terza parte

 

Vai al filmato relativo a questo argomento sul sito religionepagana.it.

NOTA: Questo capitolo è presentato in tre filmati.

Questa fu la traccia esposta e illustrata nelle conferenze in relazione al concetto di che cos'è la religione Pagana Politeista nel 1996.

Il divino, nel Paganesimo Politeista, è rappresentato dagli oggetti del mondo in cui il Pagano vive. Ed è la trasformazione del mondo in cui viviamo che permette a nuovi divini di sorgere. Noi non sapremmo mai se quei divini diventeranno effettivamente eterni, ma possiamo constatare come il loro esistere sia il fondamento del presente in cui viviamo e da cui noi germiniamo. La Terra continuerà le trasformazioni della sua coscienza di Sé anche quando l'Essere Sole esploderà? Se ciò non fosse, la Terra ha permesso a centinaia di miliardi di altri Esseri di iniziare il loro cammino verso l'eternità. E non c'è forse un "pezzo dell'Essere Terra" dentro ad ognuno di noi?

Non è facile, per chi è educato in un ambiente monoteista, comprendere che è necessario mettere attenzione in ogni azione. Non è facile scorgere gli effetti che ogni azione provoca nell'oggettività in cui viviamo. Non è facile comprendere come i mutamenti, che noi attraversiamo, in fondo, sono solo nostri. Diversi sono i mutamenti di una farfalla, di un virus, della Terra o del Sole. Tempi e modi di essere, di esistere, di articolare le loro strategie di vita.

Non è facile, per chi è stato educato in un ambiente monoteista, comprendere come il tempo oggettivo, che noi misuriamo con i nostri orologi, altro non è che un tempo irreale in quanto gli Esseri, qualunque Essere della Natura, ha un infinito numero di tempi soggettivi sui quali e nei quali organizza la sua esistenza. L'orologio è una misura sociale, non una misura della vita. Triste è quella vita che si conforma all'orologio anche quando non deve ottemperare a obblighi sociali. Triste è quell'organismo che soggettiva il tempo degli orologi per la manifestazione delle proprie necessità. Così non potremmo mai percepire l'infinito tempo in cui vive una farfalla o l'attimo in cui si brucia la nostra esistenza se non quando, ormai, stiamo per morire e non abbiamo messo in atto un numero sufficiente di scelte e di strategie con le quali dare l'assalto all'infinito dell'esistenza.

Lusiana, 25.08.2007

 

Pagine di riflessioni pagane

Questa conferenza e Radio Gamma5 di Cadoneghe- Padova

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

La Stregoneria

La Stregoneria è arte dell'adattamento soggettivo dell'individuo della Natura alle variabili oggettive che incontra. Per questo, le variabili oggettive, intese come idee apriori della vita, sono un argomento fondamentale nella Stregoneria praticata da un individuo nella costruzione della Religione Pagana.