Ludwig Büchner (1824 - 1899)

I periodi di formazione della Terra in Forza e Materia

di Claudio Simeoni

 

Cod. ISBN 9788891185808

 

Teoria della Filosofia Aperta - Volume tre (alle pagine specifiche di Büchner)

Teoria della Filosofia Aperta - Volume tre

 

Forza e materia, Capitolo 9: I periodi di formazione della Terra

 

In che mondo si muovevano i materialisti meccanicisti che auspicavano la scienza e solo la scienza come metodo di relazione fra gli uomini?

Nell'esercizio della scienza si sono dimenticati l'uomo, ma l'uomo era dimenticato anche dai cristiani che lo avevano trasformato in un oggetto d'uso per la gloria del loro Dio padrone.

"Dio ha creato il cielo e la terra"?

Quando li ha creati?

L'affermazione "Dio crea il mondo" è un'affermazione espressa da una patologia delirante che genera un'idea, manifestata nella società, il cui scopo è quello di difendere la malattia psichiatrica delle persone. Tale idea regge solo se riesce a formulare riscontri logico-razionali su cui legittimarsi. Fintanto che nessuno imputerà a chi crede che Dio ha creato il mondo un vaneggiamento da malattia mentale con cui coprire le sue inadeguatezze, l'idea di un padrone assoluto dal quale far dipendere la propria sopravvivenza psichica, il credente cercherà sempre una collocazione del ruolo del Dio padrone nel venir in essere del mondo. Quando questo non avviene, la persona che proclama che il mondo è stato creato da dio, viene ricoverata in ospedale psichiatrico perché i comportamenti che mette in atto nella società identificandosi col Dio padrone la rende inadeguata nel contesto civile.

In questa situazione, di necessità di sopravvivenza della fede cristiana, esiste una resistenza dei fedeli alla dimostrazione che il mondo ha attraversato trasformazioni e divenire che possono essere avvenuti anche senza l'intervento del Dio padrone che regge la loro fede.

Quando i materialisti iniziarono ad usare la scienza, la società civile era immersa in questo tipo di idee cristiane alle quali non riusciva ad opporsi sia perché erano supportate dall'esercito cattolico che macellava chiunque non si adeguava, sia perché i dubbiosi non avevano appigli per supportare i loro dubbi. "Dimostrami che Dio non ha creato il mondo" dicevano i cristiani e la persona educata nel cristianesimo non era in grado, per sottomissione emotiva, di rispondere "dimostrami che Dio ha creato il mondo, ma soprattutto, che esiste un dio". Tutto si svolgeva nell'ambito della credenza e della non credenza in cui vinceva chi disponeva di eserciti per macellare l'altro.

Il mondo era ciò che la bibbia diceva e i teologi cristiani proclamavano, come in questo esempio:

Domenica, 23 ottobre -4004, Dio creò il cielo e la terra

La King James è la Bibbia inglese dei puristi protestanti. Nel 1611 la sua traduzione è finanziata da Giacomo I° (1566-1625), re d'Inghilterra e d'Irlanda, figlio di Maria Stuarda. La King James è allora chiamata la King James Authorized Version. Questa Bibbia, come alcune delle sue versioni del XIX e del XX secolo, comporta numerose annotazioni cronologiche. Vi si può leggere che: "All'inizio Dio creò il cielo e la terra" (Gen. I, 1) nel 4004 a.C., che il Diluvio ha luogo nel 2348 a.C., che il popolo giudeo esce dall'Egitto nel 1491 a.C., che Davide diviene Re dei giudei nel 1056 a.C., e che il popolo giudeo è condotto in schiavitù nel 593 a.C.. Benchè queste date siano altrettanti riferimenti che sviluppano una migliore rappresentazione dell'Antico Testamento, noi ci interrogheremo sulla loro origine e sulla loro credibilità a partire dall'articolo Kan de chronologie van Ussher betrouwd worden? 1 (La cronologia di Ussher è affidabile?) della rivista creazionista fiamminga Leviathan, op het spoor van de oorsprong2.

Queste datazioni precise della King James sono il frutto delle ricerche dell'arcivescovo protestante James Ussher (1581-1656). Nato in Irlanda, uscito da una famiglia anglo-irlandese, ha solo 13 anni quando entra nel prestigioso Trinity College di Dublino. Licenziato nel 1600, ottiene il diploma universitario di teologia nel 1601.

Tratto dal sito:

http://laurentglauzy.altervista.org/blog/domenica-23-ottobre-4004-dio-creo-il-cielo-e-la-terra/

Queste erano le idee, sia pur presentate in vario modo dai cristiani cattolici, ortodossi, protestanti ecc. con cui si misuravano i materialisti meccanicisti con una scienza giovane che cercava le prove della creazione del Dio padrone e che scopriva, nei depositi calcari di conchiglie marine, la prova del diluvio universale.

La contrapposizione fra idea cristiana della formazione della terra e l'idea materialista della formazione della terra stava in quegli anni prendendo forma.

Le idee dei materialisti non cambieranno le idee dei cristiani sulla creazione del loro Dio padrone, ma rafforzeranno chi non è cristiano fornendogli argomenti sul divenuto della terra.

Scrive Büchner:

Gli studi geologici hanno sparsa molta luce sull'importanza della storia, della origine e dello sviluppo progressivo della terra. Negli strati della superficie terrestre che contengono le reliquie degli esseri organici d'altri tempi, i geologi hanno letta la storia della terra, non altrimenti che in un'antica cronaca. Essa ci mostra le tracce evidenti dei cataclismi che quasi periodicamente si succedono, ora produtti dal fuoco, ora dall'acqua, ora dal concorso d'entrambe queste forze. La comparsa, in apparenza, subita e violenta di queste rivoluzioni, ha «lato un comodo pretesto ai naturalisti ortodossi per fare un sentimentale appello alla forza sovranaturale. Esse, dicono costoro, devono essere state produtte dall'impulso di una forza creatrice nello intento di preparare la terra, con una serie di transizioni, alla forma propria ad un dato scopo. Una creazione continua e periodica sarebbe dunque avvenuta per produrre a ciascun periodo delle nuove generazioni; e la Bibbia avrebbe ragione di riferire che Dio ha mandato il diluvio per sterminare il depravato genere umano e surrogarlo con una nuova razza; o ch'egli ha innalzato colle sue mani le montagne, sprofondati i mari, formati gli organismi e cose simili.

Tutte queste idee di intervento immediato delle forze sovranaturali, o soltanto inesplicabili, nello sviluppo storico della terra, sono però annichilate dalle scoperte della scienza moderna. Colla stessa matematica certezza con cui ha misurati gli spazi infiniti del cielo, essa ha percorse le migliaia di anni passati, squarciando il velo misterioso sotto il quale tanti sogni delle religioni e delle superstizioni hanno si lungamente prosperato, e mostrando con prove irrecusabili che tali avvenimenti si sono compiuti ovunque coi mezzi più semplici e naturali riconoscibili con matematica evidenza. Essa ha constatato che in nessun luogo si poteva ammettere quella creazione periodica della terra di cui altre volte tanto si parlava, e che uno studio mal compreso della natura, vorrebbe ad ogni costo identificare coi giorni della creazione biblica; che al contrario tutto il passato della terra non è altro che il quadro del suo stato presente, simile ad un panorama che noi andiamo srotolando all'indietro. Quantunque, a prima vista, subiti e volenti ci sembrino i cambiamenti avvenuti sulla superficie della terra per 1'effetto di rivoluzioni generali, la riflessione e le fatte indagini ci fecero conoscere che la maggior parte di queste variazioni non sono che la conseguenza dell'azione lenta e successiva di certe forze fisiche, le quali si fecero sentire ad intervalli lontanissimi, ed i cui effetti, anch'oggi continuati, noi possiamo vedere, sebbene in causa della loro poco durata siano ridutti a proporzioni tanto microscopiche che ci passano inosservati; "La terra, dice Burmeister, fu creata da quelle stesse forze fisiche che vediamo agire anch'oggi in più piccole proporzioni; essa non fu mai soggetta nel suo sviluppo a catastrofi più violenti od, in generale, diverse da quelle che anche oggi si verificano; soltanto la durata del cambiamento è totalmente incommensurabile .... La formazione della terra non ha di prodigioso e di sorprendente che l'immensa durata del tempo che le fu necessario per ridursi allo stato in cui si trova." Come una goccia d'acqua a luogo andare fende la pietra, così le forze fisiche, in apparenza debolissime od appena percettibili, possono produrre, coll'aiuto del tempo, degli effetti sorprendenti ed anche prodigiosi. è un fatto a tutti noto che le cataratte del Niagara hanno incavato, a qualche lega dalle sorgenti, il letto del fiume nella vicina roccia, ....

pag. 107-109

Come è venuta formandosi la terra?

Attraverso la manipolazione della materia. Una manipolazione in cui la qualità della vita ha agito al suo interno come manifestazione della materia stessa.

La bibbia, spacciata come libro di storia scritto da Dio ed usato per interpretare il divenuto del mondo, dimostra di non dimostrare il divenuto del mondo.

Generazioni di individui sono cresciuti nell'analfabetismo. I pochi che imparavano a leggere e scrivere venivano costretti mediante la violenza dai cristiani a credere nella verità letterale della bibbia. Generazioni intere sono cresciute nella convinzione che il sole girasse attorno alla terra. Se il processo a Galilei è un'offesa al genere umano per quello che rappresenta, l'intera popolazione era convinta che Galileo avesse bestemmiato contro il Dio creatore. Oggi la propaganda cristiana ci costringe a focalizzare la nostra attenzione sulle parti del processo, ma il processo è l'apparenza rimasta alla cultura odierna con cui oscurare l'analisi delle concezioni sociali e scientifiche dell'epoca galileiana. Non c'era scienza, solo la bibbia imposta con la violenza del genocidio a persone indifese. Una bibbia che, in ambito cattolico, non poteva essere letta in quanto la popolazione era per il 99 per cento analfabeta e a coloro che sapevano leggere era proibito leggerla perché dovevano ascoltarla dalla bocca del prete cattolico. Dovevano ascoltare la sua interpretazione perché dalla bocca del prete cattolico usciva la voce di Gesù e del Dio padrone.

Mentre lo scopritore, lo scienziato, abbagliato dalla scoperta, trasferisce ciò che scopre nella sua struttura emotiva perché solo trasferendo l'elemento razionale scoperto nella sua struttura emotiva può scoprire il nuovo, quella stessa scoperta si trasferisce, diluita dell'intensità emotiva, nella cultura e anziché sostituire le idee precedenti, le affianca costruendo una sorta di alternativa al già pensato. Queste scoperte si calano dall'ambiente culturale, che ha effettuato la scoperta, alla divulgazione scientifica mettendo in discussione idee aprioristiche sedimentate e vengono respinte con sospetto e trattate come delle "probabilità" mentre le vecchie idee continuano a persistere costringendo le nuove idee a piegarsi all'insieme in cui le vecchie idee erano funzionali. Così la chiesa cattolica e i cattolici accettano l'idea che sia la terra a girare attorno al sole solo quando tale idea viene circoscritta in un ambito di ragionamento che non metta in discussione la struttura emotiva sottomessa dell'individuo che pur accettando la nuova idea non mette in discussione la sua dipendenza emotiva dal Dio padrone che veniva certificato con la potenza di fermare il sole che gira attorno alla terra.

Scrive Büchner:

Comparate colle infinite distanze che gli astronomi hanno trovate nell'universo, distanze che producono vertigine all'immaginazione , esse provano che il tempo e lo spazio sono illimitati ed eterni; attributi che convengono alla terra nella sua materiale esistenza; essendo la sola idea di successione fornitaci dai suoi cangiamenti quella che ci permette di limitare le epoche determinate o temporanee. {Burmeister], Per lo che, è d'uopo ammettere che il cielo ed i suoi astri, non soltanto sono infiniti rispetto allo spazio, cosa di cui nessun astronomo dubita, ma che sono eziandìo senza principio e senza fine, vale a dire infiniti, rispetto al tempo. {Czolbe}. Perchè dunque le nozioni religiose che ci indicano Dio come l'essere eterno ed indefinito dovrebbero essere privilegiate contro le concordi affermazioni della scienza? Il pensiero dei naturalisti sarebb'egli men degno di riguardi dell'immaginazione cupa di quei preti il cui furore ha inventato l'eternità dell'Inferno? Tutte le spaventevoli pitture che una stolta teologia ci ha dato sulla fine del mondo, sono tanto vaghe e inconcludenti quanto le tradizioni inventate dall'infanzia dei popoli. La terra e l'universo sono eterni, poichè 1'eternità è attributo che spetta alla materia. Ma il mondo è soggetto alla legge di successione, e poiché si cambia l'uomo non ancora alluminato dai portati della scienza crede ch'esso sia limitato e passeggero. {Burmeister),

Tutto quanto la scienza, aiutata dai più potenti apparecchi ci dimostra, lo spirito logico e svincolato dai pregiudizi religiosi del nostro secolo sedicente illuminato, l' ha già insegnato agli uomini da qualche migliaia d'anni. Ed è davvero sorprendente il vedere che una nozione tanto semplice ed importante qual è quella dell'eternità del mondo non ha mai potuto completamente cancellarsi dall'intelletto umano. Quasi tutti i filosofi antichi furono d'accordo nel constatare questo fatto e, fra gli altri, Lucano ha formalmente scritto che l'universo fu e sarà sempre. Chiunque vorrà sinceramente emanciparsi dal pregiudizio sentirà la forza e l'attendibilità della nota massima, dal nulla si fa nulla, e comprenderà che la creazione, tale qual è intesa dai moderni, diventa una vera sofisticheria teologica.

Pag. 113 – 114

Noi non possiamo pensare a nulla di reale se non ciò che ricade sotto i nostri sensi e manipola le nostre emozioni.

La società ci impone di immaginare, di estraniarci, di alienarci dalla realtà in una dimensione fantastica attraverso un'azione continua e sistematica sul nostro apparato desiderante. La società impone di pensare a dio, al Dio padrone, come il padrone, creatore e ordinatore di ogni esistente.

I materialisti non considerano che le spiegazioni date dai cristiani siano mera apparenza dietro la quale nascondere l'inganno della dipendenza emotiva a cui costringono le persone. I materialisti meccanicisti pensano ai cristiani come a delle "persone che sbagliano" e non come a dei criminali che organizzano la società in funzione del loro profitto. Le menzogne dei cristiani non sono errori ideologici, scientifici o dottrinali, sono arte dell'inganno e della truffa con cui impossessarsi delle persone.

Le pitture sulla fine del mondo e il giudizio universale servono per richiamare alla memoria, attualizzandolo, il terrore che hanno istillato nella loro infanzia. Lo richiamano alla memoria degli adulti che così si sentono umili e angosciati davanti al Dio padrone e ai loro rappresentanti. "Devi essere umile!" tuona insultando il prete cattolico alle persone che sono orgogliose del lavoro che hanno fatto perché con la loro intelligenza hanno risolto i problemi. "Devi essere umile e ringrazia il Dio padrone perché è lui che ha risolto il problema!". Il prete cattolico costruisce idea aprioristica che alimenta mediante il terrore e il materialista meccanicista anziché affrontare quel terrore pensa di discutere della sua rappresentazione, di come i preti cristiani lo rappresentano.

In questo modo il materialista meccanicista aiuta i preti cattolici a spargere terrore. "Vedete, dicono i preti cattolici, anche il magia-preti discute con noi e non afferma che quanto facciamo siano dei crimini, dunque, possiamo continuare a fare i crimini in nome di Dio e di Gesù perché tanto il materialista meccanicista non ci condanna per i crimini ma si limita a discutere della veicolazione ideologica con cui noi giustifichiamo i crimini. Discute della "volontà di dio" anziché condannarci per delitto!"

L'universo fu e ci sarà sempre e il prete cattolico si frega le mani perché, per lui, il sempre è l'eternità della violenza da fare sull'infanzia in nome del Dio padrone e creatore contro il quale i materialisti meccanicisti discutono, ma non condanno la violenza.

La terra non è stata creata nel 4004 a.c.? Si condanna chi ha tratto profitto da tale affermazione per delitto contro l'umanità! Ha terrorizzato le persone affermando che nel 2348 a.c. ci fu il diluvio universale mandato dal Dio padrone? Dal momento che è falso, si condanna chi ha tratto profitto da questo per delitto contro l'umanità!

Qui non siamo davanti ad espressioni filosofiche "diverse" o "diversamente argomentate", siamo davanti a truffe che servono per sparare nella psiche e nelle mozioni delle persone per renderle psicologicamente invalide per tutta una vita. Quale popolo può tollerare di rendere invalidi i propri figli e consegnarli come derelitti e mendicanti a dei padroni?

Questo sfugge ai materialisti meccanicisti. Non stiamo parlando solo di una "diversa visione", stiamo parlando di emozioni, sangue, devastazioni, genocidi le cui basi vengono poste da giustificazioni criminali di una realtà inesistente. Tale realtà inesistente, imposta con la violenza, diventa veicolazione e manifestazione della malattia psichiatrica prodotta nelle persone.

La questione resta: quando hai dimostrato che la terra non è stata creata nel 4004 a.c. dal Dio padrone, è cessata la violenza di cui questa affermazione era parte e giustificazione?

Mentre Büchner scrive Forza e Materia i cristiani in Africa stavano macellando intere popolazioni per la gloria del loro Dio padrone.

Per il lavoro, le citazioni sono tratte da:

Büchner Ludwig, Forza e materia, studi popolari di filosofia e storia naturale, tradotto da Stefanoni Luigi, 1868 ed.Gaetano Brigola
Citazioni dal capitolo nono "L'immortalità della materia" da pag. 107 a pag. 1114.

Ottenuto dal servizio Google

http://books.google.it/books/about/Forza_e_materia_studi_popolari_di_filoso.html?

Marghera, 08 giugno 2014

 

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Quando un percorso sociale fallisce o esaurisce la sua spinta propulsiva, è bene tornare alle origini. Là dove il pensiero sociale è iniziato, analizzare le incongruenze del passato alla luce dell'esperienza e abbattere i piedistalli che furono posti a fondamento del percorso sociale esaurito.

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Marghera, 08 giugno 2014

Claudio Simeoni

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La Teoria della Filosofia Aperta

Le idee si presentano alla ragione come dei lampi intuitivi. Illuminano per un attimo la ragione e poi tendono a sparire annullate da una ragione che tende a riprendere il controllo sull'individuo. Le idee sono un'emozione che insorge con violenza dentro di noi e modifica la nostra descrizione del mondo, una descrizione che la ragione tende a ripristinare ma che l'emozione ha definitivamente compromesso. Una nuova descrizione, una nuova filosofia emerge dentro di noi e noi, qualunque sia il nostro grado di cultura, dobbiamo comunque confrontarla con la cultura del mondo in cui viviamo.