L'Essere Assolutamente Necessario
nel Paganesimo Politeista

Presentazione della Religione Pagana
riflessioni sulla conferenza del 07 settembre 1996

di Claudio Simeoni

Pagine di riflessioni pagane

Questa conferenza e Radio Gamma5 di Cadoneghe- Padova

L'assoluto nel paganesimo

 

Il concetto di che cosa si intende, nella Religione Pagana Politeista, con Essere Assolutamente Necessario fu esposto, per la prima volta, nella Conferenza tenuta nel settembre 1996 a Marghera.

Per riuscire a comprenderlo è necessario spostare l'attenzione dall'inizio del tempo alla fine del tempo. Nelle comuni concezioni "religiose" monoteiste l'Essere Assolutamente Necessario è posto come "creatore" del presente; nel paganesimo politeista, tale Coscienza Universale, è il risultato delle trasformazioni del presente.

Pertanto il presente, per il Pagano Politeista è vissuto sempre in funzione di un futuro migliore quale frutto della su attività e delle sue scelte. E' l'attività nel presente che costruisce il futuro.

Nell'azione nel presente si distingue il dio, colui, cioè, che agendo in questo presente modifica gli equilibri per permettere al nuovo di germinare.

Questo modo di concepire la vita distingue il Pagano Politeista da ogni religione monoteista. Il Pagano si preoccupa del futuro, di che cosa vestirà e di che cosa si ciberà, non solo lui, ma chi verrà dopo di lui. Si preoccupa delle condizioni della vita ed è partecipe alle trasformazioni della vita.

Per il Pagano tutto è importante, perché tutto concorre a fondare il futuro. Nulla è ridondante, superfluo o inutile. Ogni attimo di esistenza richiede impegno e passione. Da questo impegno e da questa passione scaturiscono frammenti di futuro che contribuiranno a costruire la Coscienza Universale.

Si tratta, in altre parole, della visione Pagana Politeista in contrapposizione alla visione cristiana. La contrapposizione fra Verità e Libertà. Mentre il cristiano, il monoteista, riconosce la Verità e davanti alla verità si inginocchia, il Pagano Politeista pratica la Libertà come rimozione degli ostacoli che gli impediscono di divenire nell'infinito. Primo fra tutti la pretesa della verità imposta che ne blocca le trasformazioni in dio. Così, mentre il cristiano, il monoteista, si inginocchia davanti alla verità bloccando in essa ogni trasformazione soggettiva, il Pagano Politeista è sempre alla ricerca del vero come modificazione di ogni verità che riesce a comprendere consapevole che lo sconosciuto, in cui si trova a vivere e modificarsi, è sempre maggiore di quanto potrà mai conoscere.

4) L'ESSERE ASSOLUTAMENTE NECESSARIO

Testo conferenza 1996

1) Nel Paganesimo Politeista il divino si trasforma in continuazione e il suo fine è la formazione dell'Essere Assolutamente Necessario. La definizione è presa dalla filosofia classica e sta ad indicare il fine dei mutamenti. I mutamenti percorsi dalle singole Coscienze costruiranno la Coscienza Universale.

2) La Coscienza Universale altro non sarà che il risultato delle tensioni verso l'eternità cui le Coscienze dell'universo tendono.

3) In altre parole; esercitando la propria Volontà e le proprie determinazioni si costruirà la Coscienza Universo.

4) Per il Paganesimo Politeista non è dio che crea l'esistente ma è l'esistente che costruisce la Coscienza Universale che le singole Coscienze stanno costruendo attraverso la costruzione del loro divenire.

5) Partendo da questo ci sono due concezioni a confronto la cui differenza appare del tutto ovvia: il cristianesimo è sottomissione al dio padrone come promessa della resurrezione della carne; mentre nel Paganesimo Politeista la ricerca di Libertà è il fondamento che conduce all'eternità.

----Fine quadro sviluppato in conferenza----

 

Il concetto di assoluto nel paganesimo

 

Vai al filmato relativo a questo argomento sul sito religionepagana.it.

Quando si agisce all'interno della società civile è importante conoscere gli intenti universali del nostro agire. Perché dagli intenti universali ci caliamo negli intenti quotidiani. Quando un individuo si sottomette ad una verità, nel quotidiano si sottometterà sempre a chiunque proclami una verità o pensi che quella persona ha delle qualifiche per manifestare una verità. Non sarà la verità a condurre il comportamento della persona, ma la sottomissione. Il desiderio di sottomettere o di essere dipendenti da qualcosa che imporrà a quella persona di individuare una verità per poter soddisfare il bisogno di sottomissione. Così, l'individuo che proclama una verità, altro non farà che proclamare una patologia psichiatrica nel suo delirio di onnipotenza immaginando che tutta la realtà del mondo si riassuma in quanto egli ha proclamato. Chi è alla ricerca del vero sa che quanto ha trovato è relativo e provvisorio e i suoi sforzi saranno volti a superare il presente che ha raggiunto.

Si tratta dell'eterna relazione che esiste fra due grandi Dee delle Antiche Religioni: Estia e Demetra.

Estia rappresenta la forza di manifestazione del presente, della conoscenza raggiunta in questo presente, dalla casa che ho costruito in questo presente, mentre Demetra mi spinge nella ricerca, verso un futuro, un altro presente. un altro presente che sarà manifestato da un'altra Estia che, a guardia di quel nuovo presente, preserverà quel presente da un "ritorno al passato". E' Estia che dice al Pagano Politeista: "Non c'è ritorno nell'utero!Non c'è reincarnazione! Non c'è resurrezione nella carne!" E' Demetra che dice al Pagano Politeista: "Continua la ricerca. Trova Persefone! Penetra l'intelligenza di Ade perché l'infinito ti attende!"

Lusiana, 25.08.2007

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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La Stregoneria

La Stregoneria è arte dell'adattamento soggettivo dell'individuo della Natura alle variabili oggettive che incontra. Per questo, le variabili oggettive, intese come idee apriori della vita, sono un argomento fondamentale nella Stregoneria praticata da un individuo nella costruzione della Religione Pagana.