Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.

Inno Orfico a Sole
 
Inno Orfico n. 8

Claudio Simeoni

Indice agli Inni Orfici

In questo Inno Orfico non c'è l'interpretazione, contraddittoria e fuorviante propria del cristianesimo, che caratterizza le interpretazioni degli antichi Dèi e del Sole in particolare.

Non c'è un "Dio del Sole", ma è il Sole il Dio splendente che illumina la vita di ogni Essere della Natura.

Gli oggetti del mondo sono Dèi in sé, al di là di come noi interpretiamo e descriviamo quegli Dèi. Al di là di che cosa noi vogliamo considerare di quegli Dèi.Io non sono tenuto a sapere e a conoscere la Coscienza di Sé del Sole, io sono tenuto solo a vivere e a beneficiare degli effetti del Sole. Sono le mie emozioni che possono o non possono percepire una condizione diversa dalla forma e dall'uso del Sole e plasmare sé stesse costruendo delle relazioni emotive. Ma questa è una condizione personale, un modo soggettivo di vivere il mondo capace di condizionare le scelte che noi facciamo nel mondo modificando noi stessi nel mondo in cui viviamo.

  Inno Orfico al Sole

Ascolta, beato, tu che hai l'eterno occhio che tutto vede,
Titano di luce d'oro, Iperione, luce del cielo,
da te stesso generato, instancabile, dolce vista dei viventi,
a destra genitore dell'aurora, a sinistra della notte,
che temperi le stagioni, danzando con piedi di quadrupede,
buon corridore, sibilante, fiammeggiante, splendente, auriga,
che dirigi il cammino con i giri del rombo infinito,
per i pii guida di cose belle, violento con gli empi,
dalla lira d'oro, che trascini la corsa armoniosa del cosmo,
che indichi le azioni buone, fanciullo che nutri le stagioni,
signore del cosmo, suonatore di siringa, dalla corsa di fuoco, ti volgi in cerchio,
portatore di luce, dalle forme cangianti, portatore di vita, fecondo Paian,
sempre giovane, incontaminato, padre del tempo, Zeus immortale,
sereno, luminoso per tutti, del cosmo l'occhio che tutto circonda,
che ti spegni e ti accendi di bei raggi splendenti,
indicatore di rettitudine, che ami i rivi, padrone del cormo,
custode della lealtà, sempre supremo, per tutti d'aiuto,
occhio di rettitudine, luce di vita; o tu che spingi i cavalli,
che con la sferza sonora guidi la quadriga:
ascolta le parole, e agli iniziati mostra la vita soave.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Negli Inni Orfici, la presenza dell'Essere Sole è all'interno di una rappresentazione divina che afferma e non distingue.

L'Essere Sole appare in tutte le religioni antiche come il centro della Coscienza divina. Il Dio per eccellenza, tant'è che la stessa parola Dio e Zeus derivano da luce quale manifestazione della luce solare. Con la stessa luce e con lo stesso bagliore gli Stregoni vedono la luce del Dio che si costruisce negli Esseri Umani.

L'Essere Sole è la Coscienza di Sé che sedimenta tutte le Coscienze che si formano in questa parte dello spazio, al di là dei loro mutamenti e delle loro peculiarità divine, per continuare le trasformazioni e partecipare alla costruzione della Coscienza Universale.

Come alla fine del tempo è Urano Stellato che ricompone le Coscienze dell'Universo per formare la Coscienza Universale, così l'Essere Sole è la Coscienza di Sé che compone tutte le Coscienze di Sé in questa parte dello spazio.

L'Essere Sole ha un solo scopo, alimentare ogni Coscienza di Sé affinché la sua Energia sia vivida e forte ed egli possa proseguire in innumerevoli mutamenti incrementando la propria Coscienza e la propria Consapevolezza affinché si unisca alla coscienza dell'intera Galassia!

L'Inno Orfico al Sole è un canto alla vita: alla vita dell'Essere Sole in relazione con la Natura e tutti i suoi "figli". Più che un'invocazione è un riconoscere ciò che l'Essere Sole è e ciò che rappresenta per gli Esseri figli di Hera. Nello stesso tempo, l'Inno al Sole ripropone temi cari ai Neoplatonici trattando l'Essere Sole non come un Essere in sé, ma come un aspetto di Zeus all'interno di quel processo di sganciamento della filosofia dal Mito.

L'Inno, comunque, ripropone le caratteristiche del Mito in cui l'Essere Sole abita il mondo.

Nelle antiche religioni pre-filosofiche il Sole è visto come Astro Consapevole, come Divinità operante, come personificazione degli attributi della specie, come figlio e come generatore. l'Essere Sole è identificato con molti Dèi.

Sull'Essere Sole gli Esseri Umani hanno proiettato i loro desideri, le loro tensioni e le loro aspettative, in relazione alla loro cultura.

La realtà oggettiva, qualunque essa sia, viene sempre circoscritta dalla percezione soggettiva, ma gli Inni Orfici manifestano delle caratteristiche precise di cultura, epoca e sentimenti.

Innanzi tutto l'occhio che tutto vede. E' un mito proprio dell'Essere Sole. L'unica cosa che non poteva vedere era dentro il regno di Ade per aiutare Demetra. Titano! Gli Inni Orfici lo indicano come ingenerato (e inutile dire increato!). Ogni porzione di Urano Stellato non è generata, ma si genera da sé, come ogni Essere.

Per gli estensori degli Inni Orfici il generarsi da sé era una caratteristica tanto notevole da dover essere sottolineata. Usciva dalla dimensione umana per accedere alla dimensione del "Divino immaginato". Da una parte l'aurora e dall'altra parte la notte: l'emergere continuo della conoscenza dall'oscuro!

L'Inno Orfico, continua elencando le relazioni che l'Essere Sole ha con gli aspetti della vita riempiendo di sentimento e di trasporto emotivo gli estensori degli Inni Orfici stessi. L'emozione, percepita dal poeta, viene esplicitata mediante un elenco di azioni che eccitano il suo sentimento: "che temperi le stagioni, danzando con piedi di quadrupede, buon corridore, sibilante, fiammeggiante, splendente, auriga,"

Il trascorrere delle stagioni (quanto è importante e vissuto piacevolmente in area mediterranea!) è un adattamento della vita degli Esseri della Natura in presenza dell'Essere Sole; un loro adattamento all'azione dell'Essere Sole in relazione alla loro vita.

Le danze della primavera dei mammiferi sono danze all'Essere Sole. Manifestazione di loro stessi, della loro determinazione nell'affrontare la vita. Il piacere dell'esistenza e della loro trasformazione. I rituali di accoppiamento degli Esseri della Natura sono sempre dei ringraziamenti per l'oggettività nella quale possono manifestare le proprie tensioni, il proprio piacere e le proprie trasformazioni.

Il piacere che l'Essere Sole conferisce alla vita viene definito in sette attributi: temprare, danzare, correre, sibilare, fiammeggiare, splendere, condurre. Questa descrizione dell'attività dell'Essere Sole la possiamo osservare in tutte le trasformazioni delle coscienze di sé in tutta la Natura.

E' l'espressione stessa della vita e delle tensioni di espansione degli Esseri: "per i pii guida di cose belle, violento con gli empi," Dove la violenza è atto di giustizia, espansione del sentimento, manifestazioni di tensioni che si aprono la via negli anfratti dello scuro e non volontà di appropriazione. L'Essere Sole è! Non deve appropriarsi di nulla in quanto è ogni soggetto e ogni soggetto lo manifesta (Zeus stesso) nel momento in cui manifesta la sua volontà di vivere.

L'Essere Sole non ascolta le nostre parole, ma guarda alle nostre emozioni, percepisce le nostre sensazioni e sorregge i nostri intenti!

Per evocare l'Essere Sole dobbiamo manifestare l'Essere Sole che cresce dentro di noi e che costruiamo scelta dopo scelta nella nostra quotidianità, ma le parole, almeno con le parole, ringraziamo gli Dèi dell'oggettività e nello stesso tempo impariamo a serrare i pugni (è atto della nostra specie, lasciamo agli Esseri Lupo digrignare i denti!) per dire al mondo in cui viviamo: "Ecco, ci sono anch'io!". E' con quel sentimento che costruiamo il legame di energia emotiva con l'Essere Sole! Serrare i pugni è "la sferza sonora" che guida la quadriga della vita e l'Essere Sole alimenterà l'intuito che noi mettiamo nella nostra vita. Allora, qualunque cosa facciamo, potremmo chiamare noi stessi "INIZIATI!".

Marghera, 12 febbraio 2023

 

 

 

Indice agli Inni Orfici

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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