Diario analitico della campagna elettorale per le

Elezioni Europee 2009

29 maggio 2009

20° capitolo

Vai all'indice del diario della campagna elettorale per le elezioni europee 2009: conoscere i meccanismi della società.

Dareste vostro figlio a Berlusconi perché vi trasmetta i suoi valori?

 

Intanto oggi risponde la zia di Noemi che prende le difese del ragazzo Gino dimostrando che Gino ha detto il vero.

Berlusconi afferma di non essere andato a fare cose “piccanti” con una minorenne: ma la situazione generale della sua frequentazione dicono cose diverse e la sua volontà di non rispondere nasconde questioni veramente oscene. Berlusconi osceno: giura sulla testa dei suoi figli come se fossero delle bestie da indurre al macello (se mento il dio padrone li fulmini).

Dal giornale La Repubblica del 28 maggio 2009:

 

 

Gino Flaminio è un ragazzo coraggioso, ha detto com'è andata

"Da tre mesi si sapeva che il presidente sarebbe venuto alla festa dei 18 anni"

La zia di Noemi: "Così Berlusconi

è entrato nella nostra famiglia"

"Ho visto antiche amicizie nate dalla notte al giorno, eventi dolorosi usati per sostenere nuove versioni"

di GIUSEPPE D'AVANZO e CONCHITA SANNINO

 

NAPOLI - Signora Francesca D. F., che grado di parentela ha con i genitori di Noemi?

"Sono la zia, moglie del fratello di Anna Palumbo, la madre di Noemi".

Ha precedenti penali, signora? Sa, dobbiamo chiederglielo perché, per alcuni, il testimone non va valutato per quel che dice, ma per quel che è.

"Non ho precedenti penali".

Qualcuno nella sua famiglia ne ha?

"No".

Ha motivo di risentimento nei confronti di sua cognata o della sua famiglia, o della ragazza?

"Assolutamente no. Ho ottimi rapporti con Anna, con i genitori di Anna e con i suoi fratelli. Anzi, ho condiviso finora con altri membri della famiglia l'imbarazzo, il disagio e la sofferenza che questa situazione non del tutto limpida, sta provocando. Ci sono troppe bugie. Circostanze che contrastano con quello che abbiamo sentito e visto in famiglia".

Gino Flaminio fa parte delle bugie o della realtà vissuta in casa Letizia?

"Gino è stato il fidanzato di Noemi esattamente per il periodo da lui descritto al vostro giornale. Gino fa parte della realtà della famiglia Letizia e tutti noi lo abbiamo conosciuto e soprattutto apprezzato fino a quando i rapporti tra loro si sono deteriorati. È un bravo ragazzo. Amava davvero Noemi e Noemi gli era molto legata".

Vi incontravate anche con Gino?

"Certo, è accaduto più di una volta. Con l'andar del tempo, è nato un legame tra questo ragazzo e la nostra famiglia. Non mi pento di averlo avuto in casa".

Lei sa che il padre di Noemi ha minacciato querela per quello che Gino ha ricordato?

"Sì, purtroppo l'ho sentito ai tg, e ancora mi chiedo come sia stato possibile questo. Gino ha avuto parole di assoluto rispetto per tutti, per Noemi, per i suoi genitori, per noi. E anche per Berlusconi. Qual è la sua colpa? E perché accanirsi contro un ragazzo senza alcuna difesa?".

Lei sa che Gino nel 2005 è stato condannato per rapina?

"Quando lo abbiamo conosciuto era già un operaio. Ma sapevamo che c'era una macchia nel suo passato. E in ogni caso, il suo errore, quale che sia stato, non ha mai costituito un ostacolo al loro affetto, né all'amicizia che il ragazzo ha dimostrato ad Anna e ad Elio, peraltro venendone ricambiato".

Lei ha letto la testimonianza di Gino?

"Certo, e mi ha provocato una grande emozione. Perché ho visto per la prima volta, in questa storia di bugie, una persona dire le cose come stanno, con un coraggio che nessuno finora nella mia famiglia ha avuto".

E lei perché solo adesso ha deciso di offrire la sua testimonianza?

"E ancora avrei voluto tacere. Ma dopo aver visto la violenza della discussione a Ballarò, ho deciso di farmi viva. Ho visto troppe cose che non vanno. "Antiche amicizie" nate dalla notte al giorno. Fidanzati comparsi dal nulla. Dolorosi eventi che hanno afflitto la famiglia, utilizzati per sostenere nuove versioni dei fatti che hanno coinvolto mia nipote Noemi: come il riferimento a una lettera di cordoglio. E' con molto strazio che mi sono decisa ora a parlare. Mi sono tormentata in queste settimane".

Perché lo fa?

"Se devo dire la verità, lo faccio per i miei figli perché devono poter credere che esiste il vero e il falso, il buono e il cattivo. Voglio che sia chiaro che, per quanto mi riguarda, in questa storia non c'entra nulla la politica, nulla i complotti, ma solo la necessità di non vergognarsi quando ci si guarda allo specchio perché si è dovuto avallare una storia che, se non fosse così dolorosa, in famiglia sarebbe una barzelletta di cui ridere".

 

Lei, quando ha sentito per la prima volta di Berlusconi in famiglia?

"Alla fine del 2008, tra novembre e dicembre, ho visto per la prima volta durante un pranzo familiare Noemi alzarsi da tavolo allo squillo del suo cellulare, e l'ho ascoltata dire papi. Non avevo assolutamente idea, all'epoca, chi potesse essere. Ho pensato a un gioco tra ragazze. Notai soltanto che intorno a lei ci si dava da fare per evitare ogni curiosità".

Quando ha sentito per la prima volta indicare Berlusconi come una presenza familiare?

"Posso dirlo con certezza. L'11 gennaio 2009, il giorno del compleanno di mio figlio. Io organizzai una piccola festicciola. E seppi, quella sera, che si stavano preparando grandi festeggiamenti per i diciotto anni di Noemi. E che alla festa avrebbe partecipato, a meno di impegni improvvisi, anche Silvio Berlusconi".

Addirittura tre mesi prima, si contava sulle presenza a quel tavolo del presidente del Consiglio?

"A me fu detto che dovevamo "prepararci" per quello. La conferma della presenza del capo del governo sarebbe arrivata solo a Pasqua".

E poi?

"Mi fu detto che Berlusconi chiese espressamente a Noemi di essere invitato e pretese di ricevere dalle sue mani l'invito. Non so se poi Noemi lo abbia raggiunto a Roma e come siano andate le cose. In ogni caso, nella nostra riunione di famiglia al pranzo di Pasqua, ci fu confermato ancora di "prepararci" perché avremmo conosciuto il presidente il 26 aprile, alla festa organizzata nel ristorante di Casoria".

Che idea si è fatta della conoscenza tra Berlusconi e Noemi?

"So soltanto quel che mi ha raccontato Anna, mia cognata, la madre di Noemi. Anna sosteneva che il presidente del Consiglio aveva per mia nipote l'affetto di un padre. Ricordo l'espressione: "l'ha presa a cuore". Io non ne dubitai. Noemi è sempre stata una brava ragazza, dolce, buona. Con un grande sogno: fare la ballerina, l'attrice o la showgirl. Ricordo che in famiglia si diceva: "Magari così, Noemi entrerà dalla porta principale". Si intendeva dalla porta principale nel mondo dello spettacolo. E d'altronde la stessa Noemi - ho letto - lo ha già detto in un'intervista. Come peraltro Anna. Nelle primissime interviste, mia nipote e mia cognata sono state sincere e hanno raccontato in pubblico ciò che dicevano a noi in privato. E stato dopo che ho visto troppe cose confondersi".

Vuole darci la sua opinione su questa storia?

"Sono molto preoccupata per la mia famiglia. Se mi espongo così, lo faccio perché siamo una famiglia di gente semplice e per bene. Parlo dei fratelli di Anna, dei suoi genitori, degli altri cognati, dei nostri figli e nipoti, tutti ragazzi sani. Tutti trascinati, dalla mancanza di chiarezza e sincerità, in una situazione che ci imbarazza moltissimo".

 

(28 maggio 2009)

 

Intanto la stampa internazionale parla ei disastri di Silvio Berlusconi e dei suoi fallimenti in economia:

 

Il «vero peccato» di Silvio Berlusconi non ha niente a che vedere con la vicenda Noemi Letizia o con il caso Mills, ma con la sua cattiva gestione dell'economia italiana: lo scrive oggi il quotidiano economico Tony Barber sul Financial Times, nel Brussels Blog.

«Nella pubblica opinione - scrive Barber - qualcuno potrà considerare sorprendente che Berlusconi non sia stato condannato per essere il peggior amministratore dell'economia italiana dal 1945. Il suo primo, breve governo nel 1994 non ottenne nulla. La sua permanenza di cinque anni al potere dal 2001 al 2006 è stata notevole soprattutto per aver fallito nell'introduzione di riforme di liberalizzazione di cui l'Italia ha disperato bisogno per essere competitiva nell'Eurozona. Ora presiede a un declino che l'Fmi ritiene possa fare dell'Italia l'unico paese dell'eurozona a sperimentare tre anni consecutivi di recessione, dal 2008 al 2010». «E cosa peggiore - aggiunge il giornale - il debito pubblico dell'Italia è destinato a raggiungere il 116% del Pil entro il 2010, secondo la Commissione europea. In altre parole, l'Italia sarà dov'era alla fine degli anni '90. Noemi o non Noemi, questo è il vero peccato di Berlusconi», conclude il Financial Times.

 

Fonte:

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=18182&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=

 

Nel frattempo, per tutto il giorno continuano attacchi ai magistrati.

A Berlusconi risponde l’Associazione Nazionale Magistrati indignati per le offese:

 

Magistrati ha replicato alle affermazioni di questa mattina del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che aveva parlato di "grumi eversivi" nella magistratura. "I delinquenti, i pubblici ministeri e i giornalisti sono categorie cui piace fare male", aveva inoltre aggiunto il premier.

"La magistratura non è impegnata in campagna elettorale e non vuole essere trascinata in un terreno che non gli appartiene", ha affermato il presidente dell'Anm Luca Palamara.


Nel pomeriggio, intanto, incontro positivo in un clima cordiale e amichevole tra il presidente della Camera Gianfranco Fini dopo il pranzo di lavoro con Berlusconi. Il premier era reduce dall'assemblea di Confcommercio dove aveva esternato sul tema della giustizia. "Non lascerò - aveva detto tra l'altro - fino a che non ci sarà la separazione delle carriere tra pm e giudici".

 

 

Poi Berlusconi viene contestato anche all’assemblea dei commercianti, ma replica ai contestatori. “Siete solo quattro gatti!”

 

Infine le famiglie di otto studenti morti nel crollo della Casa dello Studente a L’Aquila rifiutano la laurea Onoris Causa in quanto alla cerimonia partecipa Berlusconi che la usa per la sua campagna elettorale.

 

E' un blando tentativo di voler semplicemente chiudere una tragica parentesi che ha sconvolto la nostra esistenza'. 'Non si puo' trasformare una cerimonia in un momento preelettorale - ha confermato da Torre de' Passeri Paolo Colonna, padre di Tonino, morto all'Aquila a 19 anni - si sta toccando il fondo moralmente. Non mi piace e non si puo' fare. E non ci stiamo'. Le famiglie che hanno rifiutato la laurea sono quelle di Michele Strazzella, Enza Terzini, Tonino Colonna, Luca Lunari, Marco Alviano, Angela Cruciano, Luciana Capuano, Davide Centofanti.

 

Non si è fatto mancare gli insulti al Primo ministro Ceco:

 

Così, Berlusconi ha aggiunto: «L'Unione europea dovrebbe essere protagonista nel mondo per garantire la pace, il benessere e la fine della povertà. Ma oggi l'Ue non può svolgere questo ruolo che invece è svolto dagli Usa, dalla Federazione russa e dalla Cina. A chi telefona dunque Obama per sapere qual è la situazione? Non ha un numero. Telefona al presidente di turno? Presidente di turno che oggi è il nuovo premier della Repubblica ceca (Jan Fischer, ndr), che dopo la recente crisi di governo a Praga, è un tecnico alla guida di un esecutivo tecnico. E il fatto che il semestre di turno sia presieduto da un tecnico di rilevazioni statistiche, un universitario, è paradossale».

 

Il quale ha replicato:

 

«La parte ceca non si esprimerà sulla questione attraverso i mass media. Nell'ambito dei preparativi del vertice di giugno, il presidente del Consiglio dell'Ue e premier ceco Jan Fischer prevede di avere un colloquio telefonico con il suo omologo italiano: sarà quella l'occasione per lo scambio di opinioni utili», ha spiegato Prorok.

 

Intanto Brunetta si preoccupa di insultare i poliziotti (panzoni) e ha rettificato dicendo che scherzava e Frattini, il ministro degli esteri:

 

E a chi gli chiede se la stampa straniera sia prevenuta nei confronti del governo Berlusconi, Frattini replica: "Non credo ci siano pregiudizi, c'è disonestà. I risultati del governo italiano sono sotto gli occhi di tutti, sono fatti, dati, cifre e il consenso degli italiani e quando si negano si è disonesti". Il ministro rivela poi che "non ci saranno reazioni diplomatiche contro fonti giornalistiche, ci sono già state" in passato. Piuttosto, conclude, "faremo sforzi di comunicazione per fare conoscere ancora meglio l'Italia".

 

Infine la questione Siciliana che sta creando problemi sia al  Popolo delle Libertà che l’UDC.

 

Il solito put.tanaio di questa assurda campagna elettorale.

Marghera 29 maggio 2009

TORNA AI TESTI DI STREGONERIA PER IL FUTURO!

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

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