Proposta di modifica della seconda parte
della Costituzione della Repubblica Italiana

Sezione II – La Pubblica Amministrazione
TITOLO III
IL GOVERNO

di Claudio Simeoni

Vai alle idee sul come modificare la Costituzione della Repubblica Italiana.

Articolo attuale – Art. 97.

I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.

Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari.

Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.

Così da modificare – Art. 97.

I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento, l'imparzialità dell'amministrazione e il rispetto dei principi Costituzionali.

I pubblici uffici sono a disposizione dei cittadini, ognuno secondo le proprie competenze.

Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari.

Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo le eccezioni che vengono stabilite per legge e solo per casi particolari che hanno rilevanza nei diritti Costituzionali contro l'emarginazione e la discriminazione.

Le violazioni degli obblighi nei confronti dei cittadini da parte degli uffici pubblici va accertata e perseguita per legge con urgenza a semplice segnalazione del cittadino all'autorità giudiziaria. L'accertamento della violazione delle norme comporta il licenziamento del dipendente pubblico.

Articolo attuale – Art. 98.

I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione.

Se sono membri del Parlamento, non possono conseguire promozioni se non per anzianità.

Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto d'iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari all'estero.

Così da modificare – Art. 98.

I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo dei cittadini.

Per essere membri del Parlamento devono aver dato le dimissioni dal pubblico impiego, fatta eccezione per le categorie di lavoro inferiori al dirigente.

Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto d'iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari all'estero.

Non è consentito ai magistrati, militari in carriera in servizio attivo, i funzionari di polizia e i rappresentanti diplomatici e consolari all'estero, essere iscritti o partecipare ad associazioni in cui parte degli scopi è segreta o che perseguono obbiettivi diversi dai principi Costituzionali.

Riflessioni e considerazioni
che rendono necessarie tali modifiche

Il principio ispiratore di queste modifiche alla Costituzione è sempre la necessità di definire in maniera più netta il passaggio da un regime monarchico ad un regime repubblicano fondato sulla democrazia partecipativa. Si tratta sempre di un nodo irrisolto nella quotidianità delle persone. Un terreno di incertezza e di dubbio che trova la sua radice nell'educazione alla monarchia assoluta imposta ai bambini, fin quasi all'età adulta dalla chiesa cattolica, e il dovere che a quelle persone è imposto dalle Istituzioni Democratiche una volta che si trovano ad agire nelle e per conto delle Istituzioni. L'individuo educato dalla chiesa cattolica ha una forte repulsione ad attribuirsi dei doveri rispetto alle persone che socialmente ritiene più deboli e tende più ad identificarsi col dio padrone e chiedere alle persone, che ritiene deboli o che ritiene debbano essere sottomesse, atteggiamenti di deferenza o di rispetto sottomesso. E' necessario uscire da questa trappola che la chiesa cattolica impone ai cittadini. E' necessario portare il funzionario ad assumere i doveri imposti dalla Costituzione e ad essere al servizio della società civile, dei cittadini, anziché sentirsi tanto un “servitore dello Stato” o “servitore del dio padrone”, che poi è la stessa cosa. E' necessario far uscire dalla mentalità monarchica gli uomini che fanno funzionare le istituzioni e farli aderire ad una mentalità di repubblica democratica partecipativa nella quale hanno dei doveri, prima di tutto, nei confronti dei cittadini e solo “come funzione” rispetto ad una gerarchia. Il carabiniere non è un carabiniere quando è in mutande o, se preferite, fuori servizio. Così finale di sesso a pagamento

Ogni funzionario pubblico deve essere sottoposto all'art. 54 comme 2 della Costituzione della Repubblica. Il che significa che deve ottemperare ai doveri che la Costituzione impone alle Istituzioni. Quando il magistrato istituisce processi illegali o strumentali, va perseguito; quando il poliziotto minaccia il cittadino con "io sono un pubblico ufficiale", va inquisito; quando l'impiegato di Veritas (spazzature di Mestre) usa il crocifisso (con tutto l'odio sociale e criminale che rappresenta dalla pederastia, al genocidio, alla violenza contro le persone) per impedire l'indignazione del cittadino che col suo comportamento sta offendendo, va perseguito.

L'articolo 54 comma secondo rappresenta una garanzia per i cittadini e se non viene attuato con leggi adeguate, siamo in una situazione di regime monarchico. Un vero Colpo di Stato contro la Costituzione della Repubblica.

28 aprile 2010

Marghera, 28 aprile 2010

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Modificare la Costituzione

Siamo consapevoli che la nostra proposta di modifica della Costituzione della Repubblica non ha nulla di tecnico e di giuridico. Si tratta di una direzione. Di una direzione sociale nella quale desideriamo avvengano le modifiche Costituzionali. Molte persone lavorano per distruggere le conquiste sociali, noi vogliamo spingere per riaffermarne ulteriormente i valori sociali.