Diario analitico della campagna elettorale per le

Elezioni Europee 2009

19 maggio 2009

10° capitolo

Vai all'indice del diario della campagna elettorale per le elezioni europee 2009: conoscere i meccanismi della società.

Intanto la Borse mette in atto delle “prese di beneficio”. In serata la borsa recupera con il petrolio che sfiora i 60 dollari al barile. Gli studenti manifestano a Torino e la polizia non trova nulla di meglio che caricarli: bastonare è l’unico linguaggio conosciuto da questo governo. Ci si avvia verso la società del manganello: il terrorismo fascista. Perché affermo questo? Anche in passato la polizia manganellava. Certo, in passato! Prima che i governi affrontassero le condizioni sociali. Più i governi si impegnavano ad affrontare i problemi posti e meno la polizia manganellava. Ora, che il governo non affronta i problemi, ma insulta le persone prendendole in giro e distruggendone la ricchezza, il manganellare è centrale nella politica governativa.

Quando un rettore decide di chiudere una facoltà, come quella umanistica di Torino, per “paura” di disordini, siamo in una società fascista. Perché, in effetti non l’ha chiusa per paura di disordini, ma per provocare disordini presupponendo che gli altri abbiano la sua stessa testa: gli idola di Bacone gli avrebbero dovuto insegnarli qualcosa. Lo stesso vale per la polizia che è stata schierata per provocare disordini giustificando la sua presenza presupponendo che altri facciano disordini. E’ la logica del manganello: non ho il manganello per paura di essere aggredito, ma ho il manganello perché sicuramente lo userò facendomi aggredire!

Dall’esaltazione dei respingimenti, all’aggravamento della galera per reati sociali che avrebbero bisogno di soluzioni sociali. In una società che si avvia ad aggravare le condizioni sociali ed economiche della popolazione mentre a Berlusconi non solo non frega niente, ma insulta le persone, la via del manganello appare la strada maestra in cui si impegnano tutte le forze di Polizia. Per la prima volta anche la Guardia di Finanza, i vigili urbani e le nuove “camicie nere” delle ronde: lo stato del manganello che tanto piace a Berlusconi.

Manganellare come preludio ai manganellamenti del prossimo G8; della prossima caserma Diaz? E preoccupante perché i media stanno aizzando un nuovo massacro affermando che forse, fra i manifestanti, ci sarebbero i black bloc; come a Genova? E fra i poliziotti ci sono quelli della caserma Diaz? O sono stati allontanati? Fare la campagna elettorale col massacro dei ragazzi? Ho la sensazione che ci stanno pensando: manganellare i deboli, i cittadini, i disoccupati...

 

Afferma La Russa ai microfoni di Radio 3:

 

Il Governo è «compatto», ministro degli Esteri compreso, nel ritenere che l'Unhcr sbaglia nel criticare l'Italia sui riaccompagnamenti in Libia degli immigrati. Torna così il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ma scusandosi nuovamente, ai microfoni di Radio 3 dopo il duro attacco di sabato a Laura Boldrini (la portavoce italiana dell'Unhcr - ndr) sul respingimento dei migranti. E' grave che Frattini abbia voluto far passare come critiche politiche gli insulti personali. Io, come cittadino, posso aver la sensazione che il comportamento di La Russa sia criminale e squadrista; ma un ministro non può aggredire le Istituzioni, tanto meno quelle internazionali nella persona di chi le deve far funzionare.

 

Il che pone un problema: il governo viola le leggi e, dunque, è una banda criminale!

Probabilmente La Russa non sa quello che dice, né le implicazioni di quello che dice data la sua educazione fascista: lui commette crimini di aggressione e si pensa al di fuori delle leggi. Usano le leggi come il fascismo: dal momento che io ti voglio uccidere, faccio una legge che legittimi il fatto che io ti uccida. Volendo ignorare che esistono altre leggi che impediscono di formulare una tale legge. E’ la logica fascista che si impone in uno stato Democratico la cui democrazia viene ignorata per gli interessi clericali imposti ai ragazzi. Aggredire l’ONU è un atto di terrorismo contro un’Istituzione fondamentale dello Stato Italiano.

Frattini afferma che non esiste un problema fra La Russa e l’ONU e invita la Libia ad entrare nell’Unhcr: perché non è stata posta come condizione quando si sono distribuiti miliardi alla Libia?

La voglia di emergenza caratterizza il comportamento del governo italiano e l’ideologia fascista che ha assunto. Si fanno azioni senza prevederne le conseguenze e poi ci si butta in una situazione di emergenza quando gli effetti di quelle azioni minano la credibilità democratica del governo rivelando il suo volto fascista. Sia per il terrorismo contro gli immigrati via mare, che conseguentemente aprono alla violenza criminale degli immigrati che, proprio perché devono delinquere, non hanno bisogno di entrare come clandestini in Italia, sia nei confronti degli studenti.

Patetico il Rettore di Torino che dopo aver fatto bastonare gli studenti, dopo aver fatto una figura di mer..da davanti ai Rettori riuniti dimostrando la sua ideologia fascista tollerando lo schieramento dei manganellatori, ora propone agli studenti di discutere: MA CHE COSA DISCUTERE? Discutere delle teste rotte?

Ed è la stessa cosa di Frattini che, commissario europeo responsabile per “giustizia, libertà e sicurezza” ora, fingendo di cadere dalle nuvole, dice che del problema devo occuparsi l’Unione Europea: ma lui che ha fatto in Europa? Ha dormito? Ora che come ministro degli esteri Italiano ha compromesso i rapporti con l’ONU, pretende di chiamare in causa l’Europa: non è incapacità, è volontà di danneggiare l’Italia per farsi gli affari propri.

Intanto la crisi continua. Le persone perdono i posti di lavoro. La generazione 1000 euro è morta e sepolta dando inizio alla generazione 700 euro che farà felice la Mercegaglia e alla CGIL che anziché rompere con i provocatori della CISL e UIL, preferisce rincorrere quell’unità sindacale collaborando fattivamente al licenziamento dei lavoratori e alla devastazione del territorio.

 

E mentre Berlusconi si guarda bene dal partecipare a comizi elettorali, va a farsi propaganda a Taormina passeggiando con i figli: “Vedete che i figli sono con me e non con Veronica Lario?” Mentre la crisi economica sta aggravando le condizioni di vita, il vero punto debole di Berlusconi rimane quella faccia di bronzo che ha usato nel Family Day del 2007 e che lo vede perdere la maschera davanti a questioni personali.

Anche la questione delle veline del Popolo delle Libertà continua a tenere banco con le precisazioni di Franceschini che parlando a YouDem ha detto: “Difficilmente si viene scelti dall'alto e si fanno carriere luminose. Chi ha un percorso politico l'ha cominciato dal basso" e "Lo spazio bisogna guadagnarselo, non aspettate che chiami qualche dirigente locale e vi offra uno spazio. Lo spazio ve lo dovere prendere" . Ma è diverso quando si pensa allo Stato come ‘azienda di cui si è “l’imperatore”.

 

Per quanto riguarda l’atteggiamento del Popolo delle Libertà sulla crisi economica c’è il Brunetta pensiero. Lui non vede un’Italia fatta di precari in sofferenza economica.

 

«In Italia - ha detto il ministro - ci sono 14-15 milioni di lavoratori dipendenti, più 20 milioni di pensionati che nel periodo della crisi hanno avuto un aumento del potere d'acquisto dei loro stipendi. Poi c'è un'area di sofferenza di circa 500mila lavoratori, tra cassaintegrati e disoccupati, che hanno avuto corrisposto l'80% e il 60% del loro stipendio. Dunque, a fronte di circa 35 milioni di lavoratori, che non hanno risentito della crisi, l'area di sofferenza può essere valutata in appena 500mila unità. Dopodiché c'è il resto del lavoro autonomo e del lavoro imprenditoriale, che hanno anch'essi avvertito la crisi con la riduzione degli incassi e la riduzione del giro d'affari: mi preoccupo sì, ma in maniera relativa, nel senso che questo fa parte del rischio di impresa».

 

Più che un ministro, si tratta di un folle che sta aggredendo la società civile e diffondendo disperazione.

Marghera 19 maggio 2009

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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