Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.

Inno Orfico alle Moire
 
Inno orfico n. 59

Claudio Simeoni

Indice agli Inni orfici

  Inno Orfico alle Moire

  Moire infinite, care figlie della Notte Nera,
dai molti nomi, ascoltate me che prego, voi che abitando
presso il lago celeste, dove l'acqua candida per il calore notturno
scaturisce nell'ombroso fondo lucente dell'antro di belle pietre,
volate sulla terra infinita dei mortali;
da dove avanzate verso la stirpe mortale che nutre opinioni,
vana nella speranza, coperte di lini purpurei
nella pianura fatale, dove l'opinione guida il carro che percorre tutta la terra
verso la meta della giustizia e della speranza e degli affanni
e dell'antica legge e dell'infinito potere retto da buone leggi;
la Moira sola infatti osserva nella vita, nessun altro
degli immortali, che occupano le cime dell'Olimpo nevoso,
e l'occhio perfetto di Zeus; poiché quanto ci succede,
tutto sanno la Moira e la mente di Zeus continuamente.
Ma, beate, di cuore benevolo, d'animo mite,
Atropo e Laghesi, Cloto, a me venite, figlie di padre illustre,
aeree, invisibili, immutabili, sempre indistruttibili,
che tutto donate, che togliete, necessità per i mortali;
Moire, esaudite le mie sante libagioni e le preghiere,
con volontà propizia venendo agli Iniziati liberatrici di mali.
[E' finito il canto delle Moire, che Orfeo ha tessuto.]

da Inni Orfici ed Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Qui finisce il canto delle Moire che Orfeo ha tessuto. Una visione grandiosa.

  "da dove avanzate verso la stirpe mortale che nutre opinioni,
vana nella speranza, coperte di lini purpurei
nella pianura fatale, dove l'opinione guida il carro che percorre tutta la terra
verso la meta della giustizia e della speranza e degli affanni
e dell'antica legge e dell'infinito potere retto da buone leggi;"

E' l'essenza stessa delle Moire!

Le Moire sono figlie di Nera Notte! Nascono dalla Nera Notte e rappresentano lo svolgersi della vita. Il passaggio di tutta l’energia vitale da inconscia a cosciente! Tutto il processo di trasformazione universale è rappresentato dalle Moire figlie di Nera Notte. Il termine Nera Notte non sta solo ad indicare la visione dei veggenti relativa allo spazio siderale, alla loro sospensione nell'immenso silenzio, ma sta ad indicare la non esistenza, in tutto l'universo, della Coscienza e della Consapevolezza.

La Nera Notte è l'uno e l'altro.

Proprio perché la Nera Notte è l'uno e l'altro genera i suoi figli che, dall'assenza di Coscienza di Sé della materia e dell’energia in essa contenuta, vengono in essere, diventano coscienti di sé, nascono. La formazione e la trasformazione della Coscienza di Sé in tutto l'universo avviene attraverso la nascita, il venir in essere alla continua trasformazione.

Le regole sono antiche, alla base dell’esistente. Manifestazione di Necessità.

Date quelle condizioni, proprio quelle condizioni: queste condizioni, proprio queste condizioni; la trasformazione dall'inconsapevole alla consapevolezza, una volta avvenuta, si conserva e si trasforma solo filando la propria esistenza.

Questo per ogni Essere figlio di Urano Stellato che prende consapevolezza di sé stesso. Così, prendere Coscienza di Sé stessi, nascere, significa sommare la propria volontà a Necessità che ha portato in essere quella coscienza. Sommare la propria volontà significa iniziare a filare la propria vita. Si fila la propria vita in ogni presente e la sequenza dei presenti che abbiamo vissuto ci permette di agire nel presente in cui stiamo operando.

Nel presente in cui stiamo operando costruiamo il futuro: Atropo!

Il "destino", lo guardiamo quando ci giriamo indietro!

Il destino lo guardiamo volgendo indietro lo sguardo e osservando le scelte che noi abbiamo fatto, usando la nostra volontà, che hanno portato a costruire quello che siamo nel nostro presente. Abbiamo agito all'interno delle condizioni che il nostro germinare ha incontrato e in quelle condizioni abbiamo imposto noi stessi.

Ogni Essere, qualsiasi sia la sua natura, esprime le Moire! Diventare Atropo significa passare da “Nera notte” alla luce che brilla in “Nera Notte”. Significa fissare il proprio percorso nella Conoscenza e nella Consapevolezza che illumina là dove non c’è conoscenza e consapevolezza. Atropo è la più piccola delle Moire, ma è ciò a cui noi tendiamo: l'INFINITO!

Gli Esseri della Natura vengono condotti, attraverso le trasformazioni, verso un infinito dalle le figlie di Nera Notte: alla luce nell'infinito! La luce della Conoscenza e della Consapevolezza che, uscendo da Nera Notte, l'inconsapevolezza, costruiscono, determinando sé stesse, ogni Coscienza venuta in essere.

Le figure antropomorfiche che descrivono gli Dèi agli “albori della coscienza” non possono calarsi fra gli Esseri della Natura e condurre le loro azioni attraverso essi. Le Moire, per diventare parte degli Esseri figli di Hera, devono passare attraverso Zeus che, dopo aver vinto i Titani, ha acquisito il diritto di dettare le condizioni affinché i figli di Hera germinassero e diventassero degli Dèi.

Questo è il motivo della nascita delle Moire come figlie di Zeus. Troppo immense le figlie di Nera Notte. Attenute attraverso la rinascita da Zeus possono partecipare alle trasformazioni degli Esseri della Natura. Nascono attraverso la mediazione di Zeus e della Titanide Temi, la Giustizia Universale dalla quale nessuna Consapevolezza può prescindere. Le Moire rinascono, figlie di figlie di Zeus e Temi; sorelle di quella Dike che altro non è che Temi che si cala fra gli Esseri figli di Hera.

L'Essere Umano germina e tesse la sua vita. La tesse in ogni momento presente.

Nel tesserla costruisce sé stesso come Atropo per gettarsi nell'infinito.

Ogni Essere della Natura nasce e si fà Fato!

Si fa Fato sommando, alla Necessità che lo ha generato, la propria volontà con la quale esercitare il proprio Libero Arbitrio, le proprie scelte fra le varie opzioni che la realtà in cui vive gli presenta. Mentre l'Essere Umano si fa Fato e costruisce sé stesso aggiungendo consapevolezza, conoscenza, potere di essere a consapevolezza, conoscenza e Potere di Essere eccoli, i maghi neri che provvedono a cibarsi della sua conoscenza, della sua consapevolezza e del suo potere di essere.

I maghi neri, coloro che vogliono impedirgli di diventare Atropo, dichiarano: "Ecco, l'uomo è divenuto come uno di noi, avendo la conoscenza del bene e del male: che non stenda ora la sua mano e non colga dall'albero della vita, per mangiarne e vivere in eterno" Genesi 3-22

Obbedienti ed ossequenti, i preti cattolici stuprano gli Esseri Umani, finché sono bambini, così da costruire tante fobie e tanti traumi psichici che non avranno mai più la forza per cogliere dall'albero della vita. Non avranno la forza per costruire la loro consapevolezza. Non avranno la forza per aggiungere Consapevolezza a Consapevolezza, conoscenza a conoscenza, potere di essere a potere di essere. Non sapranno tessere la loro vita, né sapranno costruire la piccola Atropo che sempre spinge per crescere dentro di loro.

Notte nera! Notte Nera! Quanto erano dolci i tuoi terribili figli davanti all'orrore che ha fatto tremare gli Dèi! Eppure, TIFONE non ha scosso le fondamenta del mondo!

Moire, assisteteci nel nostro assalto al cielo! Assistete la nostra rabbia! Che la costruzione della vita sia atto imperioso d'esistenza e non uno strisciare nel fango per nessun Essere figlio di Hera!

  Ma, beate, di cuore benevolo, d'animo mite,
Atropo e Laghesi, Cloto, a me venite, figlie di padre illustre,
aeree, invisibili, immutabili, sempre indistruttibili,
che tutto donate, che togliete, necessità per i mortali;

Che la vita sia! Che gli Esseri figli di Hera si aprano la via verso l'infinito nonostante l'orrore di morte che sta attanagliando il genere umano!

Atropo, Cloto e Lachesi svegliate gli Dèi dentro il cuore degli uomini; che inizino a tessere il loro futuro anziché trascinare la loro vita nel fango. Coraggio, Guerrieri; Atropo, Cloto e Lachesi nutrono ogni sforzo finalizzato a costruire la vita! Ogni vita.

Pertanto, evochiamole con forza. Le nostre parole siano un richiamo, un richiamo che alimenta gli DEI e il cuore degli Esseri Umani. Uniamoci al coro degli Orfici e anche noi, con voce di tuono, evochiamo le Moire affinché camminino al nostro fianco.

Marghera, 05 aprile 2024

 

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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