Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.

Inno orfico a Dioniso Licnite
 
Inno orfico n. 46

Claudio Simeoni

Indice agli Inni orfici

  Inno orfico a Dioniso Licnite

Con queste preghiere invoco Dioniso Licnite,
di Nisa fiorente, desiderato, Bacco gioioso,
amabile germoglio delle Ninfe e di Afrodite dalla bella corona,
che attraverso i boschi una volta muovevi passi di danza
con le Ninfe "graziose", spinto dai deliri,
e condotto secondo i voleri di Zeus alla magnifica Persefoneia
fosti allevato timore per gli dei immortali.
Vieni benevolo, beato, e accetta i graditi sacrifici.

da Inni Orfici ed Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Perché Dioniso Licnite? Perché si evoca Dioniso che sta nella culla? Liknon significa culla, anche se il termine come cesta era adibito anche per altri usi!

E' un principio talmente sacro nelle antiche religioni, come nel Paganesimo attuale, che significarlo con le trasformazioni di un Dio così importante, per gli Orfici, è il minimo che potevano fare.

Tenere i bambini nella culla! E' l'azione sacra che viene fatta dalle Ninfe! Le Ninfe si prendono cura del futuro delle forme del bambino. Un elemento che porta il sentire religioso antico, rispetto all'arrivo del monoteismo, in una diversa dimensione esistenziale. Il bambino non è un oggetto di possesso, il bambino è il soggetto che, nato nel presente, contribuirà a costruire il futuro.

Il bambino è creditore di onore da parte dei genitori; non il contrario! I genitori sono sempre in debito con i loro figli.

Quando le società antiche non potevano permettersi di sostenere nuovi nati li eliminavano o mettevano in atto strategie sessuali al fine di non far nascere nuovi membri; oppure, ancora, selezionavano i nuovi nati; o, ancora, mettevano a punto riti come quello della Primavera Sacra per alleggerire il Sistema Sociale da persone che non erano in grado di mantenere e che avrebbero immiserito la società stessa.

Detto questo, come necessità di sopravvivenza dell'insieme, i bambini erano portatori di diritti nei confronti dei genitori.

Qualora questo venisse dimenticato, l'indicazione che gli Dèi davano agli Esseri Umani, era quella di provvedere per il loro futuro. A Roma c'erano le divinità della nascita e fra gli Orfici c'era questo divino, rappresentato da Dioniso, che indicava la necessità per gli Esseri Umani di provvedere a sostenere il futuro. La culla altro non era che l'atto divino attraverso il quale il presente accudiva e proteggeva la crescita del futuro.

Anche la citazione di Persefone, in questo Inno (la crescita nell'oscuro; quanto germina e sboccia alla luce) e il volere di Zeus (la luce), quale manifestazione della presenza di Afrodite, stanno a testimoniare questa tensione. Dioniso è colui che nasce tre volte; è colui che si costruisce; è colui di cui si prendono cura le Ninfe affinché, costruendosi, si trasformi in un Dio.

Le società devono mettere attenzione ai loro figli, non abbandonarli a terzi che ne manipolano le emozioni in funzione di bisogni non loro.

Il licnite era il cesto, usato come culla per i bambini. Mettere i bambini nella cesta era mettere i bambini nella culla e preservarli, attraverso la culla, dai pericoli che al bambino arrivavano dal mondo.

In questo Inno si celebra il Dioniso bambino. Il Dioniso che è appena uscito dalla coscia di Zeus nella quale ha terminato la gestazione. Le Ninfe se ne prendono cura.

Nisa è un monte sul quale nasce Dioniso protetto dagli sguardi di Hera che non ha esitato ad ingannare Semele per poter impedire la nascita del bambino. Molte città della Grecia si chiamavano Nisa. Nisa era diventato un luogo mitico in cui, con Dioniso, nasceva il futuro dell'umanità.

Il senso dell'Inno è la necessità di mettere attenzione a quanto cresce e, in questo, Dioniso bambino diventa un modello per il comportamento degli uomini.

Nell'Inno si invoca Afrodite "dalla bella corona" e si invoca la "magnifica Persefoneia" legando l'Inno sia all'emozione che si esprime attraverso la sessualità, Afrodite, sia alla crescita, la germinazione e la crescita della Natura, Persefone. Causa dell'esistenza, l'emozione, e fine della vita e dell'esistenza nell'inevitabile morte del corpo fisico.

Con Afrodite, Zeus e Persefone, l'Inno descrive tutto lo sviluppo dell'Essere della Natura che ha in Dioniso il modello della sua vita.

Marghera, 21 gennaio 2024

 

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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