Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.

Inno orfico a Semele
 
Inno orfico n. 44

Claudio Simeoni

Indice agli Inni orfici

  Inno orfico a Semele

Invoco la fanciulla figlia di Cadmo, di tutto sovrana,
Semele dal bell'aspetto, dalle chiome amabili, dal seno pieno,
madre del gioioso Dioniso portatore di tirso,
la quale subì grandi doglie a causa dello splendore portatore di fuoco,
ottenendo onori presso la splendida Persefone
fra gli uomini mortali ogni due anni,
quando celebrando la doglia feconda del tuo Bacco
e la tavola sacra e i santi misteri.
Ora ti supplico, dea, fanciulla figlia di Cadmo, sovrana,
invocando affinch´ sii sempre d'animo dolce verso gli iniziati.

Da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Per chi pensa ad un creatore dell'uomo, quanto attiene a Dioniso sa di misterioso, di inconoscibile.

Dioniso è colui che nasce tre volte. Nasce e cresce nella pancia della madre; esce dalla pancia della madre e viene cucito a crescere nel cielo; esce dal cielo, fatto a pezzi dai Titani e continua a crescere nell'infinito (sia come spazio che come mutamenti).

Nasce nel ventre della madre, nasce nel cielo e nasce nell'infinito!

Dioniso è il nato tre volte.

Dioniso è colui che è cresciuto, costruendo s´ stesso, in tre ambienti diversi.

Semele è figlia di Cadmo, colui che secondo alcuni miti aiutò Zeus nella guerra contro Tifone recuperando i tendini e le folgori di Zeus.

La creazione di Zeus non avviene a colpi di bacchetta magica, ma avviene per trasformazione emotiva del presente. Un presente che tenta di resistere alla trasformazione perch´ la trasformazione è, sempre e comunque, un atto di violenza attraverso il quale viene costruito uno squilibrio in una realtà che tende a mantenere l'equilibrio raggiunto.

La creazione di Zeus è l'attivazione di inizi in cui forze emotive alimentano nuove e diverse coscienze di s´ che crescono e si trasformano. Tutte queste coscienze di s´, nate nella Natura, sono tutte "figli e figlie di Zeus" perch´ tutte respirano Zeus, l'aria della Terra.

Ad ogni creazione di Zeus corrisponde un inizio per nuove coscienze di s´; ad ogni creazione di Zeus corrisponde uno squilibrio del presente che tenta sempre di trovare un nuovo e diverso equilibrio ripristinando s´ stesso.

Cadmo ha aiutato Zeus nella guerra contro Tifone. Sconfitto il tentativo di Tifone di distruggere gli Dèi Olimpi, gli Dèi Olimpi costruiscono le condizioni affinch´ i nati della Natura possano trasformarsi in Dèi.

Corpi che nascono e che crescono. Dèi in potenza. Dèi in divenire.

Con la figlia di Cadmo, Semele, Zeus genera Dioniso. Dioniso è diverso da altri figli di Zeus, Dioniso è l'Essere della Natura, il "figlio di Zeus e della nata nella natura, Semele" che si trasforma in Dio. La Natura che genera Dèi che possono accedere all'Olimpo.

Hera avverte lo squilibrio che si è prodotto in Essa. Ora, non tutti i nati nella Natura diventano Hera alla morte del loro corpo fisico. Qualcuno può seguire le trasformazioni di Dioniso e accedere all'Olimpo. Il patrimonio del corpo di Hera, l'Essere Natura, viene intaccato con la crescita di coscienze che si separano dalla Natura divenendo in s´ e per s´ e seguendo altri corsi di trasformazione.

Hera, per fermare la gestazione delle possibilità di trasformazioni in un Dio delle possibilità che Semele porta in grembo, ingannando Semele, induce Semele a chiedere a Zeus di poterlo vedere per ciò che è e non per ciò che lui "appare" a lei. Zeus ha promesso di esaudire una sua richiesta e non può rifiutarsi.

L'immenso brucia Semele. Il fuoco dell'immenso distrugge la realtà presente di Semele che si trasforma in Dio, ma il feto delle possibilità degli Esseri della Natura potrebbero essere distrutte. In aiuto accorre Hermes che, prelevate le possibilità dal corpo fisico morente di Semele, le cuce nella gamba di Zeus affinch´ possano crescere e portare a termine la gestazione.

Il racconto delle trasformazioni dei "figli di Semele" si conclude con la vita nell'atmosfera di Dioniso. Dioniso cresce nell'atmosfera (la coscia di Zeus) finch´ non viene "dilaniato dai Titani". I Titani, sostanza e realtà di ogni Essere nato nella e dalla Natura, si riprende la sua parte dell'Essere stesso alla cui formazione ha partecipato lasciando a quell'Essere che ha vissuto, l'energia emotiva che ha impegnato per forgiare la propria coscienza di S´.

Ed è Apollo, l'Essere maschile della vita che accompagna Dioniso portandolo ad iniziare la nuova vita nell'infinito: nacque uomo e si trasformò in un Dio. Nacque Essere della Natura e si trasformò in un Dio!

Queste tre tappe della nascita del Dio, quale Essere della Natura, a cui Hera aggiungerà la quarta, Ebe (la giovinezza che porta alla maturità sessuale) rappresentano la creazione degli Dèi affinch´ nuovi Dèi nascano generati nella Natura.

Gli Esseri, in Hera, maturano il corpo fisico dentro la loro madre (o l'uovo), l'aria, la vita fisica fra le braccia di Zeus, porta a termine la gestazione. Hera impone Ebe, impone la maturità sessuale, affinch´ nascano nuovi figli che la arricchiscano.

Fra le braccia di Zeus, l'Atmosfera, l'Essere nato nella Natura, l'Essere Umano nel nostro caso, fa' le sue scelte, combatte le sue battaglie, affronta le sue sfide. Inevitabilmente i TITANI lo dilanieranno; inevitabilmente il suo corpo fisico morirà!

Solo se egli avrà affrontato Hera (le condizioni della vita nella Natura); solo se avrà affrontato Ares (le contraddizioni dell'esistenza, il suo vivere per sfida); concedendo a sua discrezione spazio ad Ilizia (nuovi nati); allora avrà costruito l'Apollo dentro di lui che avrà la forza e il potere di mantenere compatto il suo corpo luminoso mentre i TITANI fanno a pezzi il suo corpo fisico!

Questi sono i misteri dei riti dionisiaci e dei riti eleusini. Il più grande mistero di Eleusi è la trasformazione. Quando il concetto di trasformazione entra in un ambiente culturale dominato dal concetto di verità, diventa il mistero dei misteri che nessuna verità è in grado di definire.

Il Potere di Essere di Semele è questo!

Ha affrontato la sua esistenza Lei, piccola donna inconsapevole, in una guerra fra i Titani, i figli dei Titani e le condizioni che i Titani hanno posto a fondamento della Natura. E lei ha pagato il prezzo, facendo germinare nuovi Dèi dalle condizioni dell'esistenza imposta dai Titani: stracciate le carni, ma la vita continua e gli Esseri possono bussare alle porte dell'Olimpo!

Avevano tutte le ragioni gli Orfici di chiamare Semele, "dea fanciulla figlia di Cadmo, sovrana,". In questo contesto si comprende la visione dell'Aquila nelle storie di Castaneda. Castaneda osserva come non tutti i figli dell'Essere Natura giungano al becco dell'aquila per essere fagocitati dall'aquila, ma qualcuno va oltre l'aquila e prosegue le proprie trasformazioni. Passare oltre il "becco dell'aquila" è il farsi "Dioniso" e questo si deve al Potere di Semele che ha modificato il presente e imposto le condizioni del divenire dei nati nella Natura agli Dèi.

Ogni specie degli Esseri, figli di Hera, ha i suoi Apollo che con l'arco teso e la freccia incoccata si presentano all'Olimpo pronti a combattere gli Dèi qualora non gli accolgano. Ci sarà sempre una Latona che toglierà quell'arco dalle loro mani; ci sarà una Demetra; che offrirà loro nettare ed ambrosia; ci sarà Hera ad offrire loro Ebe.

E allora possiamo invocare Semele: "affinch´ sii sempre d'animo dolce verso gli iniziati."

Marghera, 12 gennaio 2024

 

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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