Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.

Inno orfico a Madre Antaia
 
Inno orfico n. 41

Claudio Simeoni

Indice agli Inni orfici

  Inno orfico a Madre Antaia

   Antaia regina, dea, madre dai molti nomi
degli déi immortali e degli uomini mortali,
che una volta andando in cerca nel dolore molto errando
interrompesti il digiuno nelle valli di Eleusi
e ti recasti nell'Ade dalla splendida Persefoneia,
prendendo per guida il santo figlio di Disaule,
testimone delle sacre nozze del santo Zeus ctonio,
Eubulo, facendolo Dio dell'umana necessità.
Ma, dea, regina molto pregata, ti supplico
di venire affabile al tuo sacro iniziato.

da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Quanti sono gli aspetti con cui gli Dèi si presentano?

Tanti, tanti, tanti! Con quegli aspetti noi ci relazioniamo in base al nostro Intento e al nostro divenuto. Gli Dèi sono un numero infinito (che noi non siamo in grado di definire) e, nello stesso tempo, sono una tale complessità che la nostra ragione, del medesimo Dio, seleziona, a seconda dei momenti e delle condizioni, l'aspetto specifico di cui vuole parlare.

In quante manifestazioni noi riconosciamo gli Dèi?

In ogni manifestazione dell'esistente, ma noi scegliamo quanto è più vicino a noi!

"venire affabile al tuo sacro iniziato" è quanto interessa dell'Inno. L'Inno prende in considerazione un aspetto di Demetra che viene trovato in tutti i grandi miti greci. L'Iniziato cresce perché Demetra agisce in lui.

Ade rapisce Persefone, la piccola Demetra, e la porta all'Ade.

Demetra la cerca andando di terra in terra e solo nelle valli di Eleusi trova riposo.

Perché Demetra è rabbiosa?

Perché la crescita è in pericolo.

Persefone è ciò che è germinato da lei ed ora non c'è più.

Non può più continuare a crescere.

In realtà Persefone si è calata nell'oscuro e dall'oscuro alimenta la crescita nel presente di cui Demetra è manifestazione.

Così gli Orfici vedono le nozze fra Persefone e Zeus ctonio (del sottoterra) affinché la vita continui a svilupparsi. Ma lo Zeus ctonio altro non è che Ade,

Sono stati gli stoici a diffondere l'idea secondo cui gli Dèi altro non sarebbero che aspetti del medesimo "Dio" il Logos. Ma Zeus è il padre di Persefone. Questa unione fra Zeus e Ade, che viene indicata in Zeus ctonio, è un'idea tarda il cui scopo è distruggere la dialettica del Mito pre filosofico.

Che centra tutto questo con l'Iniziato?

L'Iniziato è colui che percorre un sentiero di conoscenza.

E' colui che è consapevole di affrontare una trasformazione, ma è anche colui che ha dovuto trasformarsi per diventare un Iniziato.

L'iniziato è colui che ha percorso un cammino di trasformazione che lo ha portato a diventare consapevole della necessità di affrontare la trasformazione nella propria vita e che vive la vita come una continua trasformazione. Non c'è verità nell'Iniziato; esprime la necessità di liberarsi dalle condizioni vissute nel presente per arrivare sempre a percepire nuove e diverse verità che devono essere superate nel suo cammino di liberazione continua dalle condizioni vissute.

A differenza di come sono portati a pensare gli "occultisti cristiani", per diventare un Iniziato è necessario percorrere un cammino di trasformazioni e sfide nella vita quotidiana.

Un cammino di trasformazioni e sfide che gli Dèi (Hera prima di tutti) tendono a complicare sfidando il possibile Iniziato. Quel cammino è un cammino di crescita, di costruzione soggettiva, di costruzione della propria consapevolezza.

Quel cammino si costruisce nell'oscuro del quotidiano e l'Iniziato sboccia nella luce dell'intuizione. Oscuro e luce sono descrizioni soggettive. La pancia della madre è un oscuro e la venuta alla luce con la nascita è un iniziare ad affrontare la vita. Così nella formazione della consapevolezza e nel percorrere vari stadi di comprensione noi passiamo sempre da un oscuro ad una luce. Dove la luce altro non è che l'esplosione della qualità del nostro percepire che si costruisce nella quantità di azioni e di sfide che noi affrontiamo nel quotidiano.

In Stregoneria, si diventa degli "Iniziati" quando si acquisisce consapevolezza che si sta percorrendo (costruendolo allo stesso tempo) un cammino di conoscenza. Percorrere quel cammino è un processo di crescita soggettiva espresso con volontà dall'"Iniziato".

L'Iniziato chiama in suo soccorso Demetra, la crescita, affinché versi il Nettare e l'Ambrosia della Conoscenza e dell'Intuizione nelle scelte che dovrà fare per costruire sé stesso e il cammino che percorrerà.

Demetra cerca la figlia rapita percorrendo il mondo e la trova in ogni Essere della Natura che ha compiuto tante trasformazioni nel quotidiano da essere pronto a bere Nettare e l'Ambrosia.

In questo Inno, Demetra cerca la Persefone che giace dentro di noi e intende portarla alla luce. Zeus ha chiuso Persefone nel cuore degli Esseri della Natura e questi si fanno Demetra nel tentativo di portare Persefone alla loro coscienza. Essere consapevoli in Persefone significa considerare noi stessi inadeguati davanti al mondo e, nello stesso tempo, in grado di affrontare il mondo. Significa essere consapevoli che ogni giorno è diverso e noi stessi siamo diversi ogni giorno; la qualità della diversità della qualità dipende dalla qualità delle nostre scelte: da come veicoliamo la Persefone dentro di noi nella nostra quotidianità.

Possiamo dire di essere noi stessi Demetra che cerca la Persefone che ci abita e di cui abbiamo necessità per poter continuare a crescere.

Madre Antaia non è solo il grano che cresce, Antaia è ogni vivente che nasce e si trasforma. E' il processo di crescita, di trasformazione e di adattamento di tutta la natura sia in sé stessa che nelle relazioni che la natura intrattiene con il mondo nel quale vive e si sviluppa.

Marghera, 28 dicembre 2023

 

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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