Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.

Inno orfico a Demetra Eleusina
 
Inno orfico n. 40

Claudio Simeoni

Indice agli Inni orfici

  Inno orfico a Demetra Eleusina

  Deo, dea madre di tutto, demone dai molti nomi,
augusta Demetra, che nutri i fanciulli, dispensatrice di felicità,
dea che doni la ricchezza, nutri le spighe, tutto doni,
che ti allieti della pace e dei lavori dalle molte fatiche,
protettrice della semina, accumulatrice di spighe,
custode dell'aria, dai frutti verdeggianti,
desiderabile, amabile, nutrice di tutti i mortali,
che per prima aggiogasti all'aratro i buoi muscolosi
e ai mortali mandi la desiderabile vita molto felice,
che favorisci la vegetazione, vivi con Bromio, splendidamente onorata
portatrice di fiaccola, santa, ti allieti delle falci estive:
tu ctonia, tu che appari, tu favorevole a tutti;
dalla bella prole, amante dei bambini, augusta, fanciulla che nutri i fanciulli,
che hai attaccato il carro imbrigliando draghi
gridando evoè intorno al tuo trono con volute circolari,
unigenita, dea dalla molta prole, venerabilissima per i mortali,
che hai molte forme di sacre fronde e ricche di fiori.
Vieni, beata, santa, carica di frutti estivi,
portando Pace e l'amabile Legalità
e ricchezza che fa felici, e insieme Salute sovrana.

da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

L'Inno Orfico a Demetra Eleusina mette in rilievo l'aspetto del divenire, ogni divenire, di cui la Dea è espressione.

Dea che nutri i fanciulli significa "Dea che fai crescere i fanciulli", li fai diventare persone adulte esattamente come fai crescere il grano che da un seme porti alla maturazione delle spighe.

Demetra è la crescita.

Una crescita che si identifica mediante il cibo la cui presenza è dispensatrice di felicità.

Demetra Eleusina è presente in ogni situazione che favorisce la crescita. Questo favorire la crescita qualifica Demetra come "libertà". Quella forza che porta ogni soggetto a superare il presente in cui vive e costruire un diverso presente. Il soggetto che scioglie i legami del presente per un futuro che sarà, per lui, un diverso presente.

La visione di questo divino è la visione del costruttore di civiltà. Usare i buoi e l'aratro significa diventare un "popolo" stanziale. Significa coltivare la terra, significa curare la vegetazione.

In questo, Demetra Eleusina negli Inni Orfici è associata a Dioniso (Bromio è un nome con cui è chiamato Dioniso) e come "portatrice di fiaccola" ti allieti delle falci estive che mietono quanto è cresciuto.

Il culto di Eleusi è un culto legato al Dionisismo e diventa quasi logico che Demetra venga associata alle Baccanti o alle Menadi che urlano avoè in onore di Dioniso.

A differenza della sorella Estia, la verità, Demetra non è vergine perché chiunque ha il diritto di possedere la libertà rimuovendo gli ostacoli che impediscono le sue trasformazioni e la sua crescita.

Nell'Inno si sottolinea come Demetra ami l'infanzia che esprime Demetra nelle sue tensioni di crescita, ma nello stesso tempo la libertà deve imbrigliare i draghi legandoli al carro dell'umana esistenza.

Le Tesmoforie erano feste che in tutto il mondo greco erano dedicate a Demetra. In particolare, a tale festa, partecipavano le donne ed era una festa che doveva propiziare la fecondità della terra e la fecondità delle donne stesse. La fecondità era liberazione dalle condizioni esistenti, Come la crescita è un atto di libertà del vivente, così l'essere fecondi è un atto generativo che implica la libertà del soggetto che genera e del soggetto che viene generato.

Il concetto di nascita, crescita e trasformazione, incarnato da Demetra, è un concetto che appartiene alla Religione Pagana e a nessun'altra ideologia religiosa. Questo concetto, chiaro nell'Orfismo, nel Dionisismo, in Eleusi diventa il concetto centrale attraverso la spiga che viene offerta agli iniziati.

Molti furono coloro che tentarono di farsi iniziare ai Misteri Eleusini, ma i Misteri Eleusini erano troppo semplici nella loro definizione, ma troppo complessi per portare le persone a praticarli e a viverli.

La spiga è il seme che l'ha generata, ma non è più il seme che l'ha generata, è cosa diversa dal seme pur avendo in sé tutti i caratteri del seme.

E' il concetto di libertà che spinge alla trasformazione ogni Essere e ogni Essere che pratica la libertà, trasformandosi ora, non è l'Essere che era prima della trasformazione pur essendosi trasformato da ciò che prima era.

In ogni istante noi siamo Demetra. In ogni istante noi ci modifichiamo. In ogni istante il mondo attorno a noi manifesta Demetra modificandosi.

Il mistero dei misteri di Eleusi: la libertà è Demetra e la necessità di libertà che porta i soggetti a modificarsi in un ambiente che si modifica è Demetra.

Onoriamo Demetra perché, alla fine, Demetra è il nostro modo di essere in un mondo che si fa Demetra.

Marghera, 24 dicembre 2023

 

 

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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