Gli Dèi emergono generando sé stessi. Tutta la vita, tutte le coscienze germinano generando sé stesse partendo dalle condizioni oggettive, gli Dèi che ne condizionano gli Dèi che formano la loro soggettività dalla quale manifestano la loro Coscienza di Sé.

Inno Orfico a Persefone
 
Inno Orfico n. 29

Claudio Simeoni

Indice agli Inni Orfici

  Inno Orfico a Persefone

Persefone figlia del grande Zeus, vieni beata,
dea unigenita, e accetta i graditi riti,
sposa molto onorata di Plutone, eccellente, dispensatrice di vita,
che custodisci le porte dell'Ade sotto i recessi della terra.
Prassidiche, dalle amabili chiome intrecciate, sacro germoglio di Deo,
genitrice delle Eumenidi, regina di quelli di sottoterra,
fanciulla che Zeus generò con unioni indicibili,
madre del molto risonante Eubuleo multiforme,
compagna delle Stagioni, portatrice di luce, dalla forma splendente,
santa, che tutto domini, fanciulla ricca di frutti,
dalla bella luce, dotata di corna, tu sola desiderabile per i mortali,
primaverile, ti rallegri delle brezze sui prati,
riveli la sacra persona con i germogli dei frutti verdeggianti,
rapita per essere sposata con nozze autunnali,
sola vita e morte per i mortali dai molti affanni,
Persefone: poiché sempre tutto nutri e uccidi,
Ascolta, Dea beata, manda su dalla terra i frutti,
tu che fiorisci di Pace e di Salute dalla mano soave
e di vita felice che conduce una splendida vecchiaia
alla tua regione, signora, e al potente Plutone.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Persefone, figlia di Demetra e Zeus. Fu l'unica figlia di Demetra, generata da Zeus diventata compagna di Ade.

Demetra è la libertà. E' la forza della crescita degli Esseri della Natura. La forza che li libera continuamente dalla forma del presente per giungere in una forma successiva che si esprime in un diverso presente generatosi dal presente precedente.

Demetra è la crescita che annulla la forma del passato per far nascere continuamente nuove forme. Il bambino è il passato dell'adulto e l'anziano è il futuro dell'adulto. Tre forme. Prese ad esempio, dove la presenza di una forma annulla la presenza delle altre forme; dove una forma precede e una forma segue.

La libertà è la rottura dei legami che legano una forma al presente. Sia che si tratti di una forma fisica o di una forma mentale, di una forma della coscienza, di una forma della conoscenza. Tutto si trasforma abbandonando la forma in cui è rinchiusa per giungere ad una diversa forma.

Demetra doveva calarsi in ogni uovo, in ogni seme, in ogni utero che, rompendo la forma, generasse un vivente. Un vivente che modificava continuamente la sua forma per crescere, dilatarsi per poi perire.

Demetra non poteva abbandonare i viventi nella natura. Però era necessario che Demetra entrasse nell'Ade di ogni utero, di ogni seme, di ogni uovo.

E Zeus generò Persefone, Core.

Ade raccolse Core e la portò nell'Ade e da allora ogni seme, ogni uovo, ogni utero, germoglia ad ogni sua primavera sbocciando al giorno della ragione accolto fra le braccia di Demetra che, abbracciando ogni Essere che viene alla luce, abbraccia Persefone che esce dall'Ade.

Nelle condizioni che permettono al presente di trasformarsi continuamente, una condizione fondamentale è data dalla fecondazione messa in atto fra i bisessuati anche quando la bisessualità è espressa da un unico soggetto (come nelle piante).

Ci fu un tempo in cui la bisessualità non esisteva. Gli Esseri della Natura si generavano per adattamento e per scissione duplicando sé stessi con poche possibilità di variare sé stessi. Generavano e dilatavano nello spazio un insieme vivente che permaneva ma che non si trasformava.

Da Zeus si generarono i bisessuati quando Latona partorì Artemide e Apollo. Ma i bisessuati non moltiplicavano sé stessi, costruivano le condizioni affinché un soggetto, diverso da loro, potesse germinare e crescere.

L'ambiente, affinché questo potesse avvenire, era costruito da Ade, ma affinché in quell'Ade i soggetti potessero maturare, crescere e venire alla luce era necessario che la possente figlia di Crono, Demetra, entrasse nell'Ade.

Demetra, la libertà di ogni soggetto, non poteva entrare nell'Ade. Poteva farlo sua figlia, la piccola Demetra, Persefone, Core, figlia di Zeus, l'atmosfera, che, entrata nell'Ade, trasformò l'Ade in generatore di vita.

Persefone, in questo Inno Orfico, è citata come generatrice delle Eumenidi. Le Eumenidi, che significa "le benevoli", altro non sono che le Erinni, nate dal sangue di Urano Stellato, le emozioni proprie della vita nate dall'emozione universale. Persefone "ripartorisce" le Erinni trasformandole in Eumenidi e, in quella forma, le Eumenidi, dentro ad ogni Essere che nasce da un uovo, da un utero o da un seme, le esprime nelle condizioni della propria vita. Le Erinni, quando sono espresse da un Essere, sono distruttive rispetto ad un presente che il soggetto percepisce come soffocante e doloroso. Le Eumenidi concentrano la volontà del soggetto che non distrugge il presente, ma lo trasforma in relazione ai propri bisogni e alle proprie necessità. Le Eumenidi non sono meno violente, nell'esprimersi, delle Erinni, ma non sono distruttive: costruiscono.

E' in quest'ottica che l'Inno Orfico recita:

Persefone: poiché sempre tutto nutri e uccidi,
Ascolta, Dea beata, manda su dalla terra i frutti,
tu che fiorisci di Pace e di Salute dalla mano soave
e di vita felice che conduce una splendida vecchiaia
alla tua regione, signora, e al potente Plutone.

E gli uteri, i semi e le uova divennero fecondi generando sempre nuova vita.

Marghera, 07 maggio 2023

 

 

 

Indice agli Inni Orfici

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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