Il significato del Vangelo di
Giuda Tommaso Didimo
Paragrafo Terzo
cercare, stupirsi e turbarsi

di Claudio Simeoni

 

Questo è quanto scrive Giuda Tommaso Didimo nel terzo paragrafo.

Il guaritore disse:

"Colui che cerca non desista dal cercare fino a quando non avrà trovato; quando avrà trovato si stupirà. Quando si sarà stupito, si turberà e dominerà su tutto".

Il senso dell'interpretazione è esposto nel terzo paragrafo in cui l'interpretazione avviene come frutto della ricerca individuale. "Colui che cerca non desista dal cercare". Non adesione alla parola divina, ma al contrario ricerca come costruzione interpretativa degli insegnamenti espressi attraverso la parola. La ricerca è atto di trasformazione soggettiva.

La ricerca trasforma il ricercatore. Non è atto di studio individuale, è atto di trasformazione individuale. Da qui il senso dello stupore della scoperta. La scoperta stupisce in quanto trasforma il ricercatore.

Lo stupore è dato dall'insorgenza dell'emozione come illuminazione che trasforma l'individuo, la sua psiche, il suo modo di pensare e di agire nel mondo.

La scoperta del ricercatore appartiene al mondo che ci circonda. L'oggetto della scoperta ci sta attorno, ma noi lo ignoriamo. Mentre cerchiamo ci trasformiamo e mentre ci trasformiamo vediamo ciò che prima non vedevamo. La nebbia della non conoscenza prende forma. Lo sconosciuto diventa conosciuto.

Questo costituisce oggetto di stupore: eravamo immersi nell'infinito e non ce ne rendevamo conto.

Questo costituisce turbamento. L'immensità turba chi si accorge di essere parte dell'immensità mentre prima della ricerca si considerava essere unico e appartato al di fuori dell'immenso. Invece si è parte dell'immenso che ci circonda.

Pensarsi come soggetto che abita l'immenso che ci circonda ci permette di farci attraversare dalle emozioni dell'immensità diventandone parte attraverso lo sviluppo della consapevolezza del nostro essere. Proprio quando si prende coscienza di essere parte dell'immensità, proprio quando l'immensità ci attraversa, allora si può dominare su tutto, ma non perché si possiede il tutto, ma perché si è in grado di abitare consapevolmente nell'immenso. L'immenso ci attraversa in quando la ricerca ci ha riportato ad essere coscienti e consapevoli del mondo in cui viviamo e impariamo ad apprezzare le relazioni fra noi e i soggetti dell'immenso in cui siamo immersi.

Il soggetto che cerca trova l'immensità, ne diventa parte padroneggiando l'immensità. Ecco perché costui non gusterà la morte. Le preposizioni si legano in questa logica. Necessità dell'individuo di interpretare. L'interpretazione si costruisce attraverso la ricerca che porta nell'infinito dei mutamenti: la trasformazione soggettiva.

Dice Platone nel Teeteto: "E' proprio del filosofo ciò che provi: il meravigliarsi!" Questo è l'essenza della filosofia! A questo la Stregoneria aggiunge che è proprio del filosofo meravigliarsi perché meravigliandosi si chiede il perché delle cose e chiedendosi il perché delle cose può continuare a meravigliarsi. Il concetto dello stupore che costruisce è un concetto che non appartiene soltanto a Tomaso Didimo, ma appartiene all'intera filosofia mediterranea di cui i culti misterici rappresentano una elaborazione.

Questo noi non lo troveremo mai nei vangeli ufficiali in quanto il loro bisogno di sottomettere chi non può difendersi, chi si deve annullare nella rivelazione del dio padrone, impedisce ogni tipo di ricerca che non sia quelle di trovare il modo migliore per sottomettersi al dio padrone!

In Stregoneria, deve essere sottolineato, la ricerca non riguarda il trovare quanto è nascosto, ma la ricerca dei mezzi attraverso i quali trasformarci per poter usare i mezzi che abbiamo per cercare. La trasformazione è emozione, stupore soggettivo, è veicolazione delle nostre emozioni attraverso cui lo sconosciuto si rivela alla nostra coscienza. E' il processo di costruzione soggettiva che svela lo sconosciuto che ci circonda.

La costruzione soggettiva è l'arte di penetrazione nello sconosciuto.

Il bambino appena nato si trova davanti ad un mondo sconosciuto che deve svelare, e lo svela modificando sé stesso giorno dopo giorno, stupore dopo stupore.

Svelare lo sconosciuto e costruire lo stupore non è ricerca di quanto non conosco, ma è costruzione dei mezzi soggettivi attraverso i quali svelarlo.

C'è un equivoco voluto ed organizzato dai filosofi cristiani attraverso l'idea ontologica. I cristiani credono che il loro dio padrone esista perché loro pensano che il loro dio padrone esiste. Pertanto cercano argomenti, più o meno aleatori per legittimare la loro credenza nel loro dio padrone.

Nel far questo i cristiani uccidono la possibilità degli Esseri Umani di trasformarsi e di attrezzarsi per affrontare al meglio lo sconosciuto in cui vivono perché devono sottometterli alla volontà assoluta del loro dio padrone. Alcuni filosofi cristiani affermano che l'uomo non cambia in quanto creato dal dio padrone, ma è il dio padrone che attraverso l'anima dell'uomo (o la sua coscienza) fa emergere la consapevolezza e il sapere uccidendo, di fatto, le possibilità dell'uomo di stupirsi, di trasformarsi e di costruire il suo corpo luminoso. Il cristiano si stupisce dell'onnipotenza del suo dio al quale attribuisce ogni evento (solo quelli che pensa positivi) che si manifesta. L'evento non parla al cristiano di una realtà in trasformazione, ma solo del bene e del male considerando per bene e male solo ciò che favorisce o danneggia i suoi interessi.

Il cristiano cerca la verità del suo dio padrone, non la libertà di individuo nella propria esistenza.

Anche questo contrappone il modo di pensare il mondo dei vangeli ufficiali dei cristiani dal vangelo di Tommaso Didimo.

Marghera, 15 maggio 2015

Vai alla versione originale del significato del vangelo di Giuda Tommaso Didimo scritto nel 1998.

Nota: le citazioni del vangelo di Tommaso Didimo sono tratte da “I Vangeli Gnostici” curato da Luigi Moraldi editore Adelphi edizione 1984.

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Vangelo Tommaso Didimo

Claudio Simeoni

Meccanico

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Giuda Tommaso Didimo: l'ultimo Stregone Pagano

Le religioni misteriche, nell'ultimo periodo dell'era antica, quando il cristianesimo si impose con tutta la sua violenza criminale, agirono per costruire i percorsi di Stregoneria. Quei percorsi di conoscenza che avrebbero dovuto sia portare l'uomo ad affrontare coraggiosamente la morte del corpo fisic per partorire il loro corpo luminoso, sia per costruire sistemi sociali che favorissero le condizioni di libertà dell'uomo. Quella di Tommaso Didimo è una di queste storie.