Inno a Sogno

Il significato religioso dell'Inno Orfico

Claudio Simeoni

Indice commenti religiosi degli Inni Orfici.

Offrire aromi a Sogno

 

Dice l'Inno Orfico a Sogno:

Te invoco, beato, dalle ali spiegate, Sogno funesto,
nunzio del futuro, sommo indovino per i mortali;
infatti avvicinandoti silenzioso nella quiete del dolce sonno,
parlando alle anime dei mortali la mente tu risvegli,
e le intenzioni dei beati tu invii segretamente nel sonno,
silenzioso alle anime silenziose annunciando il futuro,
a quelli ai quali secondo atti di pietà va benigna la mente degli Dèi,
affinché il bel futuro, conosciuto prima nei pensieri, sempre
conduca ai godimenti la vita degli uomini che si sono prima rallegrati,
e, tregua dei mali, come il dio stesso dica,
con preghiere e sacrifici sciolgano l'ira dei sovrani.
Per i pii infatti il fine è sempre più dolce,
ai malvagi invece la visione onirica, messaggera di tristi opere,
non mostra la necessità futura,
affinché non trovino liberazione dal dolore che viene.
Ma, beato, ti supplico di riferire le indicazioni degli Dèi,
affinché ti avvicini sempre con pensieri retti in tutto
non mostrando presagi di mali verso cosa sfavorevoli.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

La Stregoneria ha modificato il concetto.

Dalla rappresentazione divina di Sogno quale momento di interazione passiva fra l'Essere Umano e il mondo circostante ad interazione attiva fra l'individuo e il mondo.

La Stregoneria ha trasferito la volontà d'azione nel Sogno, trasformando quest'attività in una dimensione divina.

La quinta punta, della Stella a Cinque Punte, simbolo del Paganesimo Politeista e della Stregoneria, rappresenta i mondi diversi dalla ragione che vengono praticati con la volontà dall'individuo. Essenzialmente sono tutti mondi del sognare, anche se non tutti i mondi vengono vissuti in percezione alterata attraverso la manifestazione di Sonno.

Sogno è lo spazio in cui si manifesta l'intuizione dell'individuo. Lo spazio in cui sorge l'intuizione e questa si esprime nella coscienza prendendo a prestito elementi descrittivi della ragione. Dove l'affermazione dell'Inno Orfico a Sogno " Sogno funesto, nunzio del futuro, sommo indovino per i mortali;" va interpretata come "Intuizione funesta, che mi permetti di comprendere ciò che sta succedendo: somma intuizione per tutti i mortali".

Nel Sogno si manifestano le intuizioni che emergono nell'individuo dalla relazione fra sé e il mondo circostante che la ragione cancella o ignora: comprese le relazioni con gli Dèi o con l'aspetto emotivo degli Esseri del mondo. Non è Sogno che prevede il futuro (non sono le immagini del sogno), ma è nel Sogno che si esprime l'intuizione soggettiva liberata dai legami della ragione e che consente all'individuo di mettersi nelle migliori condizioni davanti al mondo in cui vive. Diventa intuizione funesta quando Sogno presenta al soggetto cosa egli ha provocato con le sue azioni; diventa benigna quando Sogno presenta all'individuo le sue necessità d'azione rispetto a quanto si sta presentando.

Anche la frase: "parlando alle anime dei mortali la mente tu risvegli" va letta come la capacità dell'individuo di lasciare che l'intuizione emerga dal profondo proprio cervello come se un soggetto esterno comunicasse al nostro percepire e al nostro intuire e questo, affiorando illuminasse la ragione rendendola cosciente di uno sconosciuto che prima ignorava. Le voci del mondo che parlano al DIO che cresce dentro di noi diventano chiare nel Sogno. Il DIO che cresce dentro di noi, attraverso il sognare, comunica alla nostra coscienza dominata dalla descrizione della ragione. Quando ciò avviene sembra proprio un risveglio. Un'illuminazione.

Così, gli Esseri Umani che hanno sviluppato il proprio Potere di Essere possono manifestare le loro intuizioni prima che gli eventi accadano, analizzarli dentro di loro attraverso le relazioni emotive ed elaborare i rimedi o le soluzioni, le loro strategie. Ma i malvagi, coloro che hanno sviluppato il Potere di Avere col quale conducono la loro esistenza, vivono la disperazione del vuoto. Vivono sognando le angosce immaginando sciagure per gli accadimenti che stanno vivendo in quanto incapaci di costruire strategie di vita diverse.

In tutti gli INNI ORFICI, la visione del Sognare era la visione antica di un neoplatonismo che riconduceva l'esistenza al demiurgo e non prendeva in considerazione le contraddizioni che il soggetto viveva e che lo trasformavano. Sogno era vissuto passivamente come passivamente i neoplatonici vivevano le condizioni della loro esistenza pur conservando l'idea orfica degli Dèi.

Sogno era la terra dell'armonia per gli uomini che vivevano con volontà e determinazione; era la terra dell'angoscia per gli uomini che vivevano del vuoto e della supplica.

Ma era anche un terreno in cui si pratica la magia, la trasformazione delle cose presenti nel quotidiano.

Gli Inni Orfici si limitano a dire: "tregua dei mali, come il dio stesso dica, con preghiere e sacrifici sciolgano l'ira dei sovrani".

La magia è arte di trasformazione soggettiva per riuscire ad uscire dai mali; la pratica del Sogno permette di agire affinché venga sciolta "l'ira dei sovrani".

Oggi come oggi, in Stregoneria si usa il Sognare come la porta d'accesso a mondi della percezione diversi dal quotidiano e come un terreno nel quale costruire noi stessi articolando le nostre sfide della vita. La sfide esistenziali vengono vissute nel mondo emotivo e nel mondo del tempo là dove possono essere vissute e analizzate fuori dalla descrizione della ragione. E' un modo diverso di percepire la realtà quotidiana che fornisce elementi di riflessione alla nostra ragione permettendole di accedere ad aspetti diversi del problema che sta affrontando. Sogno ci permette di uscire dagli schemi descrittivi della ragione pur costringendo le intuizioni del Sogno ad esprimersi con le forme degli oggetti e dell'esperienza propria della ragione.

Sogno è il mondo della quinta punta della stella a cinque punte della Stregoneria. Il mondo in cui l'Essere Umano agisce per affrontare anche la quotidianità afferrando aspetti diversi del mondo o rappresentazioni diverse del mondo.

Il Sognare, per chi vive prendendosi nelle proprie mani la responsabilità della propria vita, diventa il terreno d'azione del corpo luminoso che sta costruendo. Da questa azione emerge l'intuizione. Intuizione come capacità dell'individuo di agire prima che i problemi, che qualcuno sta preparando, si presentino.

Il sogno viene usato in molti modi. Diversi sono gli usi che se ne fa del Sognare attraverso l'uso della propria volontà nel mondo del SOGNO, ma in questo commento non interessano.

A noi interessa rendere omaggio agli Orfici, alle loro intuizioni e alla loro via alla Conoscenza.

Per questo motivo anche noi, pur non condividendo le interpretazioni di Sogno dei neoplatonici, ricordiamo con loro la sacralità di questo DIO:

Te invoco, beato, dalle ali spiegate, Sogno funesto,
nunzio del futuro, sommo indovino per i mortali;
[...]

Marghera, 02 aprile 2002

Gli Inni Orfici

 

 

 

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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Gli Inni Orfici del Neoplatonismo

Gli Inni Orfici Erano ricordi Orfici fatti propri dai Neoplatonici. Erano molto amati da Damascio, l'ultimo reggente dell'Accademia di Atene. Damascio, perseguitato dai cristiani fuggì in Persia nel tentativo di rifondare l'Accademia neoplatonica. Fu un fallimento. Ritornò ritirandosi dall'attività e accordandosi con i cristiani per non essere ucciso. I Neoplatonici si Erano dimenticati del significato del nome degli Dèi che noi, al contrario di loro, incontriamo nella quotidianità.