Indice commenti religiosi degli Inni Orfici.
Dice l'Inno Orfico alla Natura:
O Natura, dea madre di tutto, madre dalle molte risorse, operosa, augusta, demone che molto costruisci, signora, domatrice di tutto il mondo, indomita, timoniera, tutta splendente, onnipotente, sempre onorata, demone superiore a tutti, imperitura, primigenia, celebrata, doni gloria, imperitura, primigenia, celebrata, doni gloria, notturna, dalle molte costellazioni, portatrice di luce, difficile a contenere, che coi talloni volgi senza rumore l'orma dei piedi, santa, tra i numi ordinatrice e fine infinito, comune a tutti, tu sola non partecipi di nessuno, padre di te stessa, senza padre, virtù, gioiosa, grandissima, fiorente, intreccio, amicizia, complessa, valente, guida, regolatrice, portatrice di vita, fanciulla che tutto nutri, autosufficiente, Giustizia, fra le Grazie Persuasione dai molti nomi, custode dell'etere, della terra e del mare, amara ai dappoco ma dolce a chi ti obbedisce, di tutto sapiente, tutto doni, ti prendi cura, di tutto sovrana, generosa nutrice opulente e dissolutrice di ciò che è maturato. Tu di tutto padre, madre, nutrice e allevatrice, acceleri i parti, beata, ricca di semi, impulso delle stagioni, aiuti tutte le arti, plasmatrice, molto costruisci, demone marino, eterna, che produci il movimento, esperta, molto accorta, che con turbine perenne volgi la corrente veloce, del tutto liquida, circolare, che continuamente ti trasformi, dal bel trono, onorata, che sola compi ciò che è stato deciso, fra coloro che portano lo scettro in alto la più potente cupa tonante, intrepida, che tutto domi, sorte destinata, spirante fuoco, vita eterna e provvidenza immortale; tutte le cose sono tue; tu sola infatti tutte queste cose produci. Ma, dea ti supplico nelle stagioni felici di portare pace, salute, incremento di tutte le cose.
Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli
In questo Inno l'Essere Natura è visto nell'insieme. Sia nelle trasformazioni interne sia nelle relazioni fra sé stessa e il mondo che la circonda. Un mondo che la circonda inteso come il Cielo, l'Etere, la Terra o il Mare. L'Essere Natura è visto come un ribollire di vita e di trasformazioni; di germinazioni e di condizioni attraverso le quali si forgiano le Coscienze di Sé. La Natura è vista come una Coscienza dell'insieme in cui le sue parti sono Coscienze di Sé! E' il discorso proprio della Religione Pagana relativo al Generare alla consapevolezza delle parti di un corpo fisico che, pur agendo per sé stesse e in funzione delle tensioni che da dentro di loro si esprimono verso l'esterno, sorreggono anche una coscienza complessiva che definisco: me stesso. Così è l'Essere Natura! una Coscienza dell'insieme degli Esseri Viventi, persistenti, che si riproducono in ambito fisico e che sulla Terra costruiscono il loro divenire nell'eternità dei mutamenti. La Coscienza di Sé Natura si costruisce attraverso la costruzione di condizioni nelle quali milioni di altri Esseri costruiscono il loro percorso per diventare DEI: DEI essi stessi! Ora! Adesso! Mentre si stanno costruendo!
Non c'è aggettivo che venga risparmiato per definire questo DAIMON e il suo Potere di Essere che si proietta nell'infinito dei mutamenti.
Madre di tutto; sta a significare che data la presenza di quella Coscienza, di quel DAIMON, io che parlo e riconosco gli Esseri di tutte le specie uguali a me nel circostante, riconosco come questo immenso crogiolo di viventi esiste perché esiste quel DAIMON, l’Essere Natura, che sprigiona quelle tensioni e manifesta quell'Intento che si trasferisce in ognuno dei suoi figli. Nessun Essere della Natura è superiore all'Essere Natura. L’Essere Natura comprende tutti i suoi figli, di ogni specie; nessuno dei suoi figli, qualunque ne sia la specie, la comprende. Per questo motivo noi ne cantiamo le lodi e le determinazioni, possiamo parlare dell'Essere Natura come operosa, augusta, divino che molto costruisci, signora dominatrice di tutto, indomita, timoniera, tutta splendente, onnipotente, sempre onorata, DAIMON superiore a tutti i DAIMON che da te germinano, imperitura, primigenia, celebrata, dai gloria ai tuoi figli (quando si trasformano in DEI), notturna, dalle molte costellazioni, portatrice di luce, comune a tutti i germinati nel tuo seno. Aiuti tutti ma non parteggi per nessuno.
Dell'Essere Natura, giustamente, gli Inni Orfici parlano, in una contraddizione apparente, "padre di te stessa, senza padre" e continuano con gli aggettivi dell'ammirazione che ne fa il veggente per aver avuto la propria occasione di trasformarsi in DIO.
Si, perché il segreto è tutto qui!
Chi scrive gli Inni Orfici è il veggente che ha scoperto che nascendo nell'Essere Natura e riconoscendo sé stesso ha avuto la possibilità di iniziare il proprio cammino nell'eternità dei mutamenti. Così il suo sentire è in armonia con l'Essere Natura; vibra all'unisono con essa e ad essa apporta la disciplina che ha coltivato per diventare un Essere Umano che trasforma la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso. Ed è un veggente che ricorda i propri momenti vissuti all'interno dell'Essere Natura, i momenti delle relazioni che non raccontano episodi, ma vengono riassunti dagli aggettivi che si sprigionano dal suo cuore. Il veggente ricorda sé stesso, le proprie sfide e le proprie scelte nell'ambito dell'Essere Natura. Il veggente parla del proprio vissuto e del sentimento col quale ha riempito il suo cuore chiamando l'Essere Natura: fiorente, intreccio, amicizia, complessa, valente, guida, regolatrice, portatrice di vita, fanciulla che tutto nutri, autosufficiente, Giustizia, fra le Grazie persuasione dai molti nomi.
Il veggente individua la relazione magica dell'Essere Natura. La sua azione di regolatore fra le grandi Coscienze di Sé, le grandi consapevolezze: Zeus, Rea e Poseidone! L'Essere Cielo, l'Essere Terra e l'Essere Mare! E individua la direzione nella quale gli Esseri costruiscono il loro diventare DEI: "amara ai dappoco, ma dolce a chi ti obbedisce!" a chi segue le proprie determinazioni!
Ed è l'Essere Natura che cura sé stessa prendendosi cura di tutte le sue parti: di tutto sapiente, tutto doni, ti prendi cura, di tutto sovrana, generosa nutrice opulenta. Solo che il veggente scorge un'altra azione dell'Essere Natura: ella porta il tutto a maturazione, perché questo la costruisce, ma non conserva. Una volta maturate le Coscienze dentro di sé, l'Essere Natura se ne sbarazza. Così il veggente scopre che l'Essere Natura si nutre della tensione della conoscenza che le Coscienze di Sé costruiscono nel crescere. Ella diviene attraverso la costruzione di ogni singolo, ma lascia al singolo gli sforzi che costui fece per crescere, gli lascia la possibilità di continuare nell'eternità dei mutamenti. Gli lascia la possibilità di diventare un DIO! Un DAIMON!
Ed ecco il veggente che riesce a trascendere da sé stesso. Non identifica più l'Essere Natura con il proprio sesso, ma la chiama per la funzione unendo vari appellativi che compongono un insieme. Ci trasmetterci l'idea dell'Essere Natura come un DIO ed elenca le sue azioni divine: padre, madre, nutrice, allevatrice, acceleri i parti, beata, ricca di semi, impulso delle stagioni, aiuti tutte le arti, plasmatrice, molto costruisci, DAIMON marino, eterna, produttrice di movimento, esperta, accorta, che con un turbine perenne avvolgi la corrente veloce, del tutto liquida, circolare che continuamente ti trasformi, dal bel trono, onorata, che sola compi ciò che è stato deciso, intrepida, che tutto domi, sorte destinata, spirante fuoco, vita eterna e provvidenza immortale! Non poteva essere descritta meglio l'Essere Natura! In questa descrizione troviamo Giunone Lucina, Giunone ed Hera, Mater Matura e Bona Dea, Iside e Demetra, Estia e Astarte, Mefite e Vesta. Però troviamo anche Zeus, Cronos, Hiperione, Helios, Ares e Apollo. Troviamo Ercole e Prometeo e tutti i figli di Urano Stellato! In fondo, l'Essere Natura è tutti loro e tutti loro trasferisce dentro di noi.
Ti invochiamo affinché ci siano stagioni felici; in caso contrario, siamo pronti!
Marghera, 02 aprile 2002
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Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Membro fondatore della Federazione Pagana Piaz.le Parmesan, 8 30175 Marghera - Venezia Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Foto Altare Pagano |
Gli Inni Orfici Erano ricordi Orfici fatti propri dai Neoplatonici. Erano molto amati da Damascio, l'ultimo reggente dell'Accademia di Atene. Damascio, perseguitato dai cristiani fuggì in Persia nel tentativo di rifondare l'Accademia neoplatonica. Fu un fallimento. Ritornò ritirandosi dall'attività e accordandosi con i cristiani per non essere ucciso. I Neoplatonici si Erano dimenticati del significato del nome degli Dèi che noi, al contrario di loro, incontriamo nella quotidianità.