Inno a Leucotea

Il significato religioso dell'Inno Orfico

Claudio Simeoni

Indice commenti religiosi degli Inni Orfici.

Offrire aromi a Leucotea

 

Dice l'Inno Orfico a Leucotea:

Invoco Leucotea figlia di Cadmo, Demone augusto,
molto potente, nutrice di Dioniso dalla bella corona.
Ascolta, dea, custode del mare profondo,
che ti allieti dei flutti, somma salvatrice dei mortali:
in te infatti è lo slancio instabili delle navi che corrono il pelago,
sola risolvi nel mare la sorte pietosa dei mortali,
sui quali slanciandoti giungi amica salvatrice.
Ma, dea padrona, essendo soccorritrice vieni
sulle navi dai bei banchi salvatrice con volontà propizia,
portando agli iniziati sul mare un vento favorevole alla corsa delle navi.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Il mare, al di fuori della ragione, è tempesta che si affronta attraverso l'intuizione e il saper maneggiare il timone di INTENTO. I naviganti sprovveduti impongono la ragione là dove la ragione non ha descrizione né elementi con cui imporsi: gli sprovveduti costruiscono la loro follia! Anziché vivere il mondo che li circonda, proiettano sul mondo la loro immaginazione, il loro desiderio e le loro aspettative! Così la tempesta della vita li avvolge ed essi vagano in balia dei flutti. Alimentano dentro di loro l'incertezza e l'angoscia che li rende impotenti davanti alla vita; si sentono sbattuti dai flutti del pelago dell’esistenza. Prigionieri del loro desiderio e privi di mezzi con cui veicolarlo nella quotidianità, sognano un destino desiderando una provvidenza che scaturisca dalle mani di un qualche salvatore! Leucotea è un guerriero che si è fatto un dio! Cosa fece di tanto prodigioso Leucotea per trasformarsi in un DIO? Seppe vivere! Seppe vivere guardando il tempo che le veniva incontro! Lei seppe fornire a Dioniso gli strumenti per affrontare il suo futuro! Lei seppe armare il presente affinché questo non fosse in balia dei flutti. Lei ha attrezzato il presente "risolvendo nel mare la sorte pietosa dei mortali".

Gli studiosi, leggendo quest'Inno dopo quello dedicato a Demone, non ne capiscono il senso e la collocazione. Se noi consideriamo che Daimon è l'Essere che si trasforma in un DIO e Leucotea colei che aiuta i mortali a trasformarsi in DEI soccorrendoli nelle tempeste che attraversano il mare della vita, allora la collocazione è corretta! Se canto un inno al soggetto che si trasforma in un DIO, canto un inno anche a chi consente al soggetto di trasformarsi in un DIO; DIO egli stesso.

Leucotea viene elevata a divinità: ma lei ha agito come un dio manifestando il suo Potere di Essere; lei ha agito nel presente per costruire il futuro. Il futuro è il Daimon che cresce dentro ogni Essere riconoscendo il Daimon in ogni oggetto dell'oggettività per la presenza del Daimon che ne articola le relazioni. Se non vi piace la dicitura, diciamo che il futuro è Genio che cresce in ogni Essere che riconoscendo il Genio di ogni oggetto nell'oggettività attraverso la presenza del Genio che ne articola le relazioni. Solo un guerriero riconosce lo sviluppo della sua forza e del suo potere mettendosi al servizio dell'oggettività in cui vive; gli altri sono saccheggiatori. Gli altri si appropriano e, nell'appropriarsi, distruggono il presente rendendo sofferente il futuro.

Scriveva qualche centinaio d'anni prima Lao Tse in Cina:

"Il cielo dura eterno la terra eterna dura
che il cielo duri sempre che la terra permanga
la causa è che non per sé stessi essi vivono
per questo sono eterni e duraturi
per questo l'uomo saggio
pospone sé stesso onde sé stesso avanza
esclude sé stesso onde sé stesso conserva
non è perch'ei non cerca il suo vantaggio
e perciò può compiere il suo vantaggio!"

Tratto da: La Regola Celeste - Lao Tse ed. Sansoni

Mettersi al servizio del presente non significa essere servi del presente, significa soggettivare le stesse tensioni, gli stessi bisogni e camminare assieme per costruire il futuro. Mettersi al servizio viene fatto quando si vive delle stesse passioni, degli stessi intenti, delle stesse tensioni. Non si è servi di qualcuno, ma si soddisfano le proprie passioni arricchendo il mondo in cui si vive. Questo è il significato di "posporre sé stessi onde sé stessi avanzare".

Lo stesso significato lo abbiamo anche nella differenza fra il concetto di gerarchia del Paganesimo Politeista e quello cristiano. Nel paganesimo Politeista il ruolo è in funzione dell'insieme; nel cristianesimo l'insieme è in funzione del ruolo! Possiamo dire che nella visione Pagana Politeista gli DEI sono al servizio degli Esseri Umani che percorrono il cammino per diventare essi stessi degli DEI (per questo motivo gli DEI posponendo sé stessi, essi stessi avanzano, si costruiscono nell'eternità dei mutamenti); nel cristianesimo gli Esseri Umani sono bestiame al servizio del loro dio che immobile li usa per i suoi capricci. Il dio dei cristiani è un Essere inutile che chiede deferenza e sottomissione attraverso minacce e terrore.

Leggiamo quanto scritto dal libro degli ebrei e dei cristiani la Bibbia dal Levitico e che qualifica l’orrore del dio padrone dei cristiani e degli ebrei:

PROMESSE A CHI OSSERVA LA LEGGE:

"Non vi fate idoli, non vi erigete simulacri, o cippi e non collocate nel vostro paese pietre con figure scolpite per adorarle: Io sono il Signore vostro Dio. Osserverete i miei Sabati e rispetterete il mio santuario: Io sono il Signore. Se camminerete secondo le mie leggi e osserverete i miei comandamenti e li metterete in pratica, Io vi darò le piogge a tempo debito, la terra produrrà le sue messi e gli alberi dei campi daranno i loro frutti. La trebbiatura durerà fino alla vendemmia e la vendemmia fino alla semina; mangerete pane a sazietà e abiterete tranquilli le vostre terre. Vi sarà pace nel paese e dormirete senza che nessuno vi spaventi; farò sparire le bestie nocive dal paese e spada nemica non passerà per le vostre contrade. Inseguirete i vostri nemici e periranno di spada davanti a voi. Cinque dei vostri ne inseguiranno cento, e cento di voi ne metteranno in fuga diecimila, e i vostri nemici cadranno di spada davanti a voi. Io mi rivolgerò a voi e vi farò crescere e moltiplicare, e stabilirò il mio patto con voi. Mangerete il vecchio frumento, e sarete persino obbligati a toglierlo dai vostri granai, tanto sarà l'abbondanza del nuovo. Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi, e mai vi prenderò in avversione. Camminerò in mezzo a voi e sarò il vostro Dio, e voi sarete il mio popolo. Io sono il Signore Iddio vostro, che vi ho tratto fuori dal paese degli Egiziani, affinché non foste loro schiavi; ho spezzato le catene del vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa alta"

LE MINACCE PER CHI TRASGREDISCE:

Ma se voi non mi obbedirete, e non praticate tutti questi miei comandamenti, se disprezzate le mie leggi e l'anima vostra sdegna le mie prescrizioni, non eseguisce tutti i miei comandi e rompete il mio patto, anch'Io farò altrettanto con voi: vi assoggetterò allo spavento, alla tisi e alla febbre, che vi consumeranno gli occhi e la vita; invano seminerete la vostra semente, perché se la mangeranno i vostri nemici. Mi rivolgerò contro di voi, e sarete sconfitti dai vostri nemici; essi vi domineranno e voi fuggirete senza che nessuno vi insegua. E se ancora dopo questo non mi ascolterete, continuerò a castigarvi sette volte di più per i vostri peccati. Spezzerò l'orgoglio della vostra forza e farò si che il vostro cielo sia come il ferro e la vostra terra come il bronzo: la vostra forza si impiegherà invano, perché la vostra terra non darà la messe, né gli alberi della campagna i loro frutti."

Tratto dalla bibbia cristiana, Levitico 26- e oltre

Un dio inutile che si compiace di terrorizzare e minacciare. Egli pone un patto a cui chiede ossequio solo per pregustare l'attesa di quando egli ritiene che sia violato quel patto per torturare e danneggiare i suoi schiavi. Questo è il messaggio del dio cristiano agli Esseri Umani. Il messaggio del dio dei cristiani, il dio degli ebrei, il dio dei musulmani. Sentite il rombo dei carri armati in Palestina? Con i carri armati gli ebrei, servi del loro dio padrone, dicono: “Io sono il padrone, tu devi essere il mio schiavo”.

Non c'è Leucotea in questo fare: non c'è passione per il presente, non c'è costruzione che si proietti nel futuro. Il cristianesimo annienta col terrore e la distruzione. Il dio padrone dei cristiani si ritiene perfetto e, pertanto si ritiene in diritto di distruggere il presente, come nel genocidio del diluvio universale. Per il dio dei cristiani non c'è nulla per cui valga la pena di vivere, non c’è nulla da costruire e quando gli uomini costruiscono egli si preoccupa di distruggere per riaffermare il proprio dominio. Gli Dèi della Religione Pagana, i Poteri di Essere nel mondo, sono tesi a costruire sé stessi in un mondo in perenne modificazione in cui Dèi e Esseri della Natura sono parte. Tutti hanno interesse a partecipare alle trasformazioni. Nessuno ha interesse a distruggere il presente. Per questo debbono favorire il presente affinché questo si costruisca; si modifichi, migliori.

Per questo motivo Leucotea diventa un DIO che accede all'OLIMPO: ella ha alimentato Dioniso! I cristiani arriveranno e distruggeranno la vita per distruggere il divenire dell’uomo.

Pertanto, anche noi ci uniamo agli Orfici per declamare l'Inno:

Invoco Leucotea figlia di Cadmo, Demone augusto,
molto potente, nutrice di Dioniso dalla bella corona.
Ascolta, dea, custode del mare profondo,
[...]

Marghera, 02 aprile 2002

Gli Inni Orfici

 

 

 

 

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Gli Inni Orfici del Neoplatonismo

Gli Inni Orfici Erano ricordi Orfici fatti propri dai Neoplatonici. Erano molto amati da Damascio, l'ultimo reggente dell'Accademia di Atene. Damascio, perseguitato dai cristiani fuggì in Persia nel tentativo di rifondare l'Accademia neoplatonica. Fu un fallimento. Ritornò ritirandosi dall'attività e accordandosi con i cristiani per non essere ucciso. I Neoplatonici si Erano dimenticati del significato del nome degli Dèi che noi, al contrario di loro, incontriamo nella quotidianità.