Inno a Etere

Il significato religioso dell'Inno Orfico

Claudio Simeoni

Indice commenti religiosi degli Inni Orfici.

Offrire croco a Etere

 

Dice l'Inno Orfico a Etere:

O tu che hai l'eccelsa forza per sempre indistruttibile di Zeus,
parte degli astri, del Sole e della Luna,
che tutto domi, spirante fuoco, scintilla per tutti i viventi,
Etere che splendi in alto, elemento ottimo del cosmo,
o germoglio splendente, apportatore di luce, rilucente di stelle,
invocando ti supplico di essere temperato e sereno.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

L'Etere è considerato il "quinto elemento" costituente l'universo assieme all'acqua, terra, fuoco e aria. L'Energia Vitale o il mattone primo della materia e della vita. Ne parlò per primo Empedocle. Nello stesso tempo, l'Etere evocato, non è l'etere di Empedocle o di Aristotele. Lui è Etere. Una vita che nasce e che si afferma in milioni di vite. L'Etere è fuoco, scintilla, splendore. In altre parole Etere è il generatore delle CONSAPEVOLEZZE dell'Universo. Consapevolezza che germoglia, splende e porta luce nel buio della non conoscenza.

L'energia vitale non si può invocare. Esiste come qualità della materia e dell'energia.

I neoplatonici la attribuivano all'Uno, come all'Uno attribuivano le Idee e tutto l'esistente che dall'Uno promana.

Noi oggi pensiamo all'Etere come ad un vasto mare percepibile emdiante le relazioni emotive dal quale emergono le singole coscienze che si separano dal mondo emotivo dal quale germinano. Quel mare emotivo lo chiamiamo Energia Vitale e lo consideriamo la forma base dell'energia e della materia attribuendo la sua azione nella formazione delle cosciense di sé a Necessità, l'Eros che sorge dall'uovo luminoso all'inizio del tempo.

E' un venir in essere della coscienza di un mondo, un universo vitale in cui l'apparizione della coscienza avviene per scoppi ed esplosioni. Esplosioni di consapevolezza a cui il veggente assiste e partecipa. "Ti supplico di essere temperato e sereno" dice il veggente. Non travolgermi col fiore del tuo fuoco.

Etere non è considerata l'Energia Vitale, ma l'essenza consapevole in germinazione dato lo stadio in cui la Coscienza si manifesta. Cioè lo stadio successivo di sviluppo al corpo che appare nella forma della ragione. Lei è parte dell'Essere Sole, è parte dell'Essere Luna, è parte degli Astri ed è scintilla di ogni vivente. E' il fuoco che spira e che si alimenta e che "splendi in alto". In pratica, per Etere qui si intende quanto si forma, la trasformazione del presente che in questo momento si sta incubando. Che cos'è la scintilla negli Esseri Viventi? E' il loro corpo luminoso che si forma e che cresce. Che cos'è la parte del Sole che splende in alto? E' la Coscienza di Essere del Sole che si sta formando e che attende di staccarsi dalla forma della materia mentre la sua azione, in quella forma e in quella materia, la sta costruendo.

Ci sono vari modi nella mitologia Greca per definire Etere. Etere da cui emerge il Caos o Etere da cui emerge il presente. Ogni forma mitologica ha lo scopo di identificare una particolare fotografia della grande cosmologia che portò a formare il presente. Una cosmologia che attraversa il sistema religioso di Grecia Antica come quello dei popoli antichi, ma che in Grecia è passato attraverso l'epica, la commedia e la filosofia delle grandi scuole. Ognuno di noi può chiamare Etere quanto con Etere intende. Nell'intendere quel significato vi riversa qualche cosa di suo. Etere resta l'indefinibile stato di un insieme infinito sul quale si poggia la nostra attenzione. Io preferisco definirlo Gaia, l'Energia Vitale che da inconscia si trasforma in Coscienza attraverso la consapevolezza raggiunta da ogni Essere, ma quei Greci percepivano un particolare momento della nascita della coscienza e non erano costretti a forgiare armi per entrare nell'arena della contesa per la costruzione del futuro. Ogni percezione aveva un carattere soggettivo e su quella soggettività si costruiva la cultura. Oggi non è più così! Guardo l'infinito spazio sulla mia testa: è Urano Stellato! E' il Profondo Sidereo! E' l'Etere infinito! Un infinito del quale posso cogliere la scintilla dentro i viventi. Quanto i viventi costruiscono, perché come infinito è il cielo che guardo, così è infinito il cammino degli Esseri che trasformatisi in Dèi, mutamento dopo mutamento, diventano partecipi della Coscienza Universale.

Noi facciamo in modo che le emozioni della vita siano sempre presenti alla nostra attenzione, viviamo immersi nelle emozioni e interpretiamo il mondo mediante relazioni emotive.

Per questo l'Etere è un nome dell'immenso mare in cui gli uomini si muovono. Solo chi si fa prigioniero della forma e della quantià, rinuncia all'emozione che plasmandosi costruisce il dio che sarà.

 

Marghera, 02 aprile 2002

Gli Inni Orfici

 

 

 

 

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Claudio Simeoni

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Gli Inni Orfici del Neoplatonismo

Gli Inni Orfici Erano ricordi Orfici fatti propri dai Neoplatonici. Erano molto amati da Damascio, l'ultimo reggente dell'Accademia di Atene. Damascio, perseguitato dai cristiani fuggì in Persia nel tentativo di rifondare l'Accademia neoplatonica. Fu un fallimento. Ritornò ritirandosi dall'attività e accordandosi con i cristiani per non essere ucciso. I Neoplatonici si Erano dimenticati del significato del nome degli Dèi che noi, al contrario di loro, incontriamo nella quotidianità.