Ascoltare il mondo attorno a noi nel
Crogiolo del Male

(testo originale 1999)

di Claudio Simeoni

 

Crogiolo del Male - capitolo diciotto

Per Ascoltare il mondo attorno a noi è necessario essere silenziosi, rispettosi e attenti a quanto dal mondo ci arriva. Per fare questo è necessario che noi ci poniamo davanti a quanto ci giunge dal mondo esattamente come quando ci poniamo davanti a noi stessi. Questo il cristianesimo non lo può permettere. Ogni Essere Umano, per lui, è creato ad immagine e somiglianza del suo dio pazzo e pertanto ogni Essere Umano deve porsi davanti al mondo esattamente come il suo dio pazzo si pone davanti al mondo: come padrone e distruttore. Nella descrizione del suo dio il cristianesimo e prima di lui il giudaismo ha teso a ricordare come il mondo esista per capriccio e divertimento del suo dio. Per i cristiani il mondo non ha fine né determinazioni se non quelle di asservirsi a loro servendo il suo dio che essi indicano come creatore e pertanto padrone dell'esistente.

Così non si ascolta il mondo attorno a noi non perché questo non lanci fenomeni che noi potremmo cogliere ma perché noi ignoriamo quei fenomeni considerandoli inesistenti e frutto di pazzia. Noi affermiamo che il mondo attorno a noi non ci comunica nulla. Noi affermiamo che il mondo attorno a noi è muto e inconsapevole.

Quando qualcuno obietta che il mondo che ci circonda ci chiama e ci invia messaggi che possono essere utilizzati nella nostra azione il cristiano afferma che il mondo non parla. Parlare per il cristiano è l'unica forma di comunicazione concepita. Il restringimento della sua ragione ha raggiunto un tale livello che per comunicare con lui le statue devono parlare, le fonti farsi madonna e dargli i messaggi attraverso le parole. Ultimamente ha concepito anche una forma di telepatia ma sempre per parole come un'estensione del proprio fare in maniera sovrumana. In altre parole ha proiettato il proprio fare in una forma fuori della propria ragione: ha esteso il fare della propria ragione al fare del suo dio creatore. Il fare del dio creatore come biblicamente descritto è l'unico fare concepibile da parte di un cristiano. Egli, non determinando nulla da sé stesso, è costretto a rifarsi a dei modelli davanti ai quali piegare e distruggere il proprio divenire.

Il cristiano è un estraneo nel mondo in cui vive. Oppure è diventato cristiano proprio perché si è estraniato dal mondo in cui vive? Estraniandosi ha proiettato il proprio isolamento dandogli un senso nel considerarsi il capolavoro di un dio pazzo di cui egli è fatto a sua immagine e somiglianza. Le due cose non sono antagoniste. L'una e l'altra agiscono in maniera dialettica sull'individuo in modo da distruggere ogni tipo di relazione che questi riesce a costruire col mondo circostante.

Essere ciechi e sordi ad ogni richiamo. Impedire ad ogni richiamo di giungere a noi in quanto quel richiamo non si piega alla nostra descrizione.

Ricordate? E' l'Essere Gorilla che impara a spiegarsi con elementi del linguaggio umano, non l'Essere Umano che impara il linguaggio degli Esseri Gorilla. Così nell'infinita megalomania il cristiano si sente superiore a qualunque cosa esiste e deve piegarla a sé stesso stuprandone la via del suo sviluppo.

Perché l'Essere Umano non è in grado di imparare il linguaggio degli Esseri Animali se non uscendo dalla coercizione educazionale cristiana? Perché la ragione di cui il cristianesimo è la sua perversa e misera espressione non consente l'arrivo di fenomeni esterni a tale miseria. Se diventa eclatante la lotta del cristianesimo contro la conoscenza di Galilei diventa deprimente e miserabile la vigliaccheria di ogni pontefice cristiano nei confronti della donna che tentava di aiutare altre donne a partorire. L'infamia di ogni pontefice cristiano è un marchio d'infamia per l'intera specie umana nei confronti dell'intero Essere Natura.

In queste condizioni di costruzione soggettiva l'Essere Umano non è in grado di ascoltare il mondo che ci circonda senza mettere da parte il condizionamento educazionale che intende legarlo alla descrizione della sua ragione. La lotta per uscire dall'assoggettamento della descrizione è il prologo per Ascoltare il Mondo che ci circonda. D'altronde il mondo che ci circonda tenta di chiamarci per partecipare alle trasformazioni e costruire la vita. Soltanto chiamandoci può costruire sé stesso. Il mondo che ci circonda ci chiama disperato ma soltanto qualche Essere Umano che i cristiani definiscono pazzo o indemoniato è in grado di trarre da sé sufficiente Potere di Essere per ascoltarlo. Ancora meno sono quegli Esseri Umani che non solo ascoltano ma sono in grado di utilizzare quanto ricevono per costruirsi nella vita. Qualcuno poi nella sua pazzia tratta quei fenomeni come messaggi del dio padrone rivolto alla sua demenza e così facendo si spaccia come inviato del dio padrone aiutando il terrore cristiano ad alimentare l'assoggettamento e la distruzione all'interno della specie.

Nell'antico Paganesimo Romano Pietas era il fare divino con cui un Essere Umano esercitava la propria attenzione nei confronti del mondo circostante. Era la virtù con cui si prestava attenzione ai messaggi che dal divino giungevano all'Essere Umano dal suo farsi Venere nelle relazioni fra gli Esseri Umani. Il Sistema Sociale abbisognava di attenzioni da parte del singolo Essere Umano affinché continuasse ad arricchirsi; il gruppo familiare e l'organizzazione sociale erano oggetto e soggetto di attenzione. Il mondo che ci circonda è fatto da dei che come noi camminano nell'infinito dei mutamenti e tendono a costruire delle relazioni di reciproco interesse; essere attenti a questo significava arricchire sé stessi.

La Pietas dell'antico Paganesimo Romano era un fare molto potente il cui scopo era quello di favorire lo sviluppo dell'individuo in relazione allo sviluppo con quanto lo circonda. Un Sistema Sociale in grado di sviluppare comportamenti oggettivi fra tutti i suoi membri è un Sistema Sociale forte e vigoroso che deve essere protetto in quanto garanzia per il divenire forte e vigoroso di ogni Essere Umano che vi partecipa. Un Sistema Sociale dove la soggettività di alcuni prevale su altri è un Sistema Sociale debole. E' un Sistema Sociale che non esercita Pietas ma esercita il saccheggio delle potenzialità interne per alimentare dei privilegi soggettivamente imposti.

La stessa cosa vale anche per le relazioni all'interno del gruppo familiare. Una famiglia nella quale c'è assoluta parità dei ruoli e delle determinazioni con cui affrontare la vita quotidiana è una famiglia forte e positiva per il tessuto sociale. Una famiglia nella quale si invoca il rispetto dei ruoli sia nelle relazioni fra i membri che nelle relazioni con l'esterno è una famiglia debole e pronta a saccheggiare l'intero tessuto sociale in quanto chiederà a questo il rispetto dei ruoli. Dove il rispetto del ruolo sarà solo un atto di imposizione del più forte per impedire al membro della famiglia più debole di esercitare le proprie determinazioni in risposta ai propri bisogni sia all'interno della famiglia che nelle relazioni col Sistema Sociale.

Pietas è il fare divino che spinge l'Essere Umano ad ascoltare il mondo che lo circonda. Spinge lo sviluppo del proprio bisogno. Lo costringe ad ascoltare perché soltanto ascoltando può svilupparsi nel suo cammino verso l'eternità dei mutamenti.

L'esercizio di Pietas nei confronti del Sistema Sociale in cui viviamo alimenta lo sviluppo di Pietas nei confronti del mondo che ci circonda. Come esercitiamo Pietas nei confronti del Sistema Sociale in cui consideriamo tutti i suoi membri uguali a noi e contemporaneamente esercitiamo tutta la nostra determinazione e la nostra opposizione nei confronti di chi, senza necessità, intende considerare sé stesso più meritevole o "più uguale", così esercitiamo Pietas nei confronti della famiglia, qualunque sia la sua struttura, considerando ogni membro con gli stessi diritti nell'esercizio delle proprie determinazioni ed esercitando tutta la nostra opposizione qualora un qualche suo membro intenda considerare sé stesso più meritevole o "più uguale".

Questo fare ci permette di esercitare Pietas nei confronti del mondo circostante ed aprirci alla Pietas che il mondo circostante esercita nei nostri confronti. Noi diventiamo parte del mondo circostante nella misura in cui lo sappiamo ascoltare e nella misura in cui ci serviamo dei fenomeni che da questo arrivano per costruire noi stessi e il nostro Potere di Essere. Un Potere di Essere che non è più un esercizio di sottrazione dell'individuo dal mondo circostante ma è un'interazione del soggetto col mondo circostante. Una relazione che agisce come tale per costruire sé stessa e gli elementi che vi partecipano, anziché elementi singoli che si saccheggiano a vicenda come tanto piace ai cristiani.

Proprio per distruggere questo tipo di relazione i cristiani hanno costruito il Pietismo.

Il Pietismo è l'elemento che nel Crogiolo del Male ha sostituito Pietas.

Anche se la radice dalla quale le due parole derivano è uguale la differenza sostanziale è in netta opposizione per quanto riguarda la relazione fra l'Essere Umano e il mondo circostante.

Il Pietismo trae origine dalla depravazione di Pietas nel momento stesso in cui l'Essere Umano si separa dal mondo e si considera superiore e padrone di questo. Nel momento in cui questo avviene si costruisce la separazione emotiva dell'Essere Umano dal mondo. La sua attenzione si sposta ad oggetti fuori dal mondo, ad oggetti immaginati dai quali egli trae la sua ragione di essere. Quando da questa posizione rivolge lo sguardo al mondo questo non è lo sguardo col quale si è costruito nel mondo ma è lo sguardo di chi immaginatosi a immagine di un fantasioso creatore guarda con commiserazione chi ha forma e determinazioni diverse dalle sue. L'Essere Umano è creato ad immagine e somiglianza di dio. Cosa significa? Significa che le determinazioni dell'Essere Umano sono le determinazioni del dio suo creatore; significa che la volontà dell'Essere Umano è la volontà del dio creatore. Qualunque cosa faccia nella Natura è il fare del dio creatore. Partendo da questa costruzione quell'Essere Umano guarda con commiserazione al mondo che lo circonda. Quel mondo gli è estraneo. Incapace di ascoltarlo esercita la sua pietà. Quanto è crudele il lupo mentre mangia la pecora! Quell'Essere Umano deve ridurre le determinazioni dell'Essere Lupo alle proprie determinazioni. Non sa ascoltare! Deve stuprare l'Essere Lupo per ridurlo a sé stesso.

Gli Esseri Animali non hanno sentimenti; proclama con commiserazione il cristiano! Come se avere sentimenti in forma umana appartenesse necessariamente alle determinazioni di ogni altro Essere Animale! Per un cristiano si! Egli è creato ad immagine e somiglianza di un dio pazzo e dunque ogni altro Essere della Natura deve essere inferiore, sottomesso ed obbediente.

Questo esercizio del sentire cristiano si espande anche nel Sistema Sociale dove a seconda di quanto un individuo è più vicino a dio, data la gerarchia sociale che ricopre, con tanto maggior disprezzo può guardare gli altri Esseri Umani in quanto questi sono meritevoli soltanto della sua commiserazione. La sua commiserazione sarà tanto più affettuosa quanto più questi saranno sottomessi e riconosceranno in lui l'immagine del dio creatore da cui loro, poverini, sono dipendenti. Un simile atteggiamento ne genera un altro: la ferocia! Tanto più i singoli Esseri Umani in quel Sistema Sociale rivendicheranno giustizia e uguaglianza tanto più feroce sarà l'aspetto del Pietismo con cui le gerarchie cristiane si relazioneranno con gli Esseri Umani.

Il Pietismo è l'atteggiamento che il cristiano esercita nella famiglia. Con tanta più passione ed accettazione i suoi membri saranno sottomessi con tanto più affetto il Pietismo del "capo famiglia" si eserciterà nei confronti dei singoli membri. Sarà sufficiente che uno solo dei singoli membri rivendichi il diritto all'uguaglianza o il diritto ad esercitare le proprie determinazioni perché la violenza del capo famiglia gli si riverserà contro.

Pietismo come atto di commiserazione rispetto a chi si ritiene più debole. Pietismo come atto di relazione quando si ritiene qualcuno gerarchicamente più importante o più forte.

Tutto questo ha ucciso Pietas, atto col quale l'Essere Umano costruisce le relazioni ascoltando il mondo che lo circonda.

Diventando parte del mondo che lo circonda.

Il Crogiolo del Male lavora per costruire la distruzione dell'Essere Umano e tutte le sue scelte sono in quella direzione. Non c'è nulla di buono quando si impone all'Essere Umano assoggettamento come distruzione delle proprie determinazioni nel mondo.

Imparare a costruire la propria esistenza in relazione col mondo circostante diventandone parte è una delle maggiori arti di Stregoneria che esista. Vedremo come molte proposte alle vie alla conoscenza hanno alla loro base l'estraneazione dell'individuo dal contesto in cui vive. Questo purtroppo costringe l'individuo ad espandere moltissimo sé stesso senza imparare a soggettivare l'oggettività finendo per cortocircuitare su sé stesso.

Ascoltare il mondo attorno a noi è l'arte di chi vuole sviluppare sé stesso nell'infinito dei mutamenti sottraendosi dall'orrore del Crogiolo del Male in cui le pratiche cristiane lo vorrebbero inchiodare.

 

Marghera 30 agosto 1999

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Crogiolo del Male

L'incapacità degli uomini di affrontare la loro vita viene costruita meticolosamente dal cristianesimo mediante la violenza sull'infanzia. Costruire la distruzione dell'uomo è un'invenzione ebrea e cristiana. Succede che negli USA molte persone, partite per le guerre che gli USA fanno nel mondo, ritornino psicologicamente ed emotivamente devastate. Educate ad essere sottomesse ad un dio padrone e convinte di essere in grado di uccidere chiunque, il loro delirio di onnipotenza si scontra con la realtà mandandoli fuori di testa.