Diario analitico della campagna elettorale per le

Elezioni Europee 2009

27 maggio 2009

18° capitolo

Vai all'indice del diario della campagna elettorale per le elezioni europee 2009: conoscere i meccanismi della società.

Innanzi tutto rileviamo che Berlusconi ha paura dei magistrati e dell’accertamento della verità. Ad una domanda di un giornalista che gli ha chiesto se avrebbe querelato il fidanzato di Noemi, Gino Flaminio, le cui dichiarazioni hanno dato del bugiardo a Berlusconi e avallato le affermazioni di Veronica Lario, “magari fosse sua figlia”, dimostrando una frequentazione con minorenni (non dimentichiamo le telefonate fra Berlusconi e Sacca per raccomandare delle veline. Raccomandazioni che appaiono, sia pur come ipotesi, un modo per pagare le prestazioni), Berlusconi ha detto che “Sarebbe tentato di farlo, ma crede che non lo farà!”. In altre parole vuole, a tutti i costi evitare l’accertamento da parte della magistratura. Però, potrebbe anche farlo. Potrebbe denunciare il ragazzo e usare la denuncia per denigrare e diffamare il ragazzo, con le sue televisioni, aspettando di perdere la causa quando è passato il periodo elettorale. Trucchi alla Berlusconi.

 

Sempre con i trucchi alla Berlusconi, si apprende che Mentana, cacciato da Mediaset, ha vinto la causa contro Mediaset. E’ la causa in primo grado, poi ci sarà l’appello e, infine, se le parti non si accorderanno, la Cassazione. La sentenza è di oggi, ora si è in attesa delle motivazioni.

 

(ANSA)- ROMA, 26 MAG - Il tribunale del lavoro di Roma dispone il reintegro di Enrico Mentana nel programma Matrix come realizzatore del programma e come conduttore. Accogliendo un ricorso presentato dall'avv.Domenico D'Amati, il giudice Guido Rosa condanna Rti al pagamento dei danni. Nel ricorso si lamentava che Mentana fosse stato dimissionato e licenziato illegittimamente. La vicenda scaturi' dalla polemiche seguite dalla decisione aziendale di mantenere invariata la programmazione di Canale 5 quando mori' la Englaro.

 

La distruzione dell’economia prosegue. Però, per comprendere la gravità dell’economia è necessario avere i dati “ottimistici”. In fondo, più di un’impresa esportatrice su quattro ha registrato un incremento. Peccato che tre su quattro hanno registrato un tracollo.

 

(ANSA) - ROMA, 26 MAG - Nonostante la crisi e l'andamento negativo dell'export, alcuni segmenti di imprese hanno messo a segno risultati positivi. Nel primo bimestre 2009 piu' di una impresa esportatrice su 4 (circa 6.500 imprese) ha registrato incrementi delle vendite all'estero, rispetto al 2008. Lo afferma l'ultimo rapporto annuale dell'Istat. Ma, a causa della crisi, i disoccupati crescono di piu' degli occupati. A battere la crisi sono le micro-imprese, con meno di 10 addetti (33,6%).

 

I politici professionisti sanno fare politica: mediare fra diversi interessi. I non politici sanno rubare, distruggere le Istituzioni, creare danno e problemi alla società civile. Ma sembra che Berlusconi ignori tutto questo. E con Berlusconi la maggioranza degli italiani che lo voterà. Fare politica non è un gioco, è un modo per fondare un futuro o, come fa Berlusconi, distruggerlo!

 

(ANSA) - FIRENZE, 26 MAG -Gli uomini della sinistra sono 'politici professionisti che non sanno fare altro mestiere e sono malati di odio politico', dice Berlusconi. Il premier alla tv toscana Italia 7 sottolinea cosi' la differenza tra centrodestra e centrosinistra. 'Noi -aggiunge- cerchiamo di portare al governo uomini che vengono dal mondo del lavoro, dalla societa', che fanno politica per spirito di servizio'. Quanto alle Europee, per Berlusconi dopo il voto il Pd si sfaldera' e molti del Pd ritorneranno nel Prc.

 

Intanto prosegue la distruzione del tessuto sociale. Questi dati sono riferiti al 2007. Si sono aggravati nel 2008 sotto il governo Berlusconi, dopo le elezioni politiche per diventare, oggi come oggi nel 2009, drammatici. Ma al miliardario Berlusconi impegnato con Noemi, sembra che la cosa non interessi. In fondo, lui è il padrone, non il presidente del Consiglio: lui non ha doveri derivanti dal suo incarico. Basterebbe che queste persone si dessero da fare. Peccato che il darsi da fare, date le offerte di lavoro, in questo momento, significherebbe darsi da fare a spacciare eroina e cocaina o a rapinare banche. Non c’è altra offerta di lavoro sul mercato, specialmente per i cinquantenni espulsi dal lavoro.

 

Da: La Repubblica

 

ROMA - Tra i 35 e i 54 anni, maschio, residente al Centro-Nord, con un livello di istruzione non superiore alla licenza secondaria, coniugato o convivente, ex titolare di un contratto a tempo indeterminato nell'industria. E' il "nuovo disoccupato", secondo la descrizione che ne fa il Rapporto Annuale dell'Istat. Perché la crisi non ha prodotto solo disoccupati 'di lusso' come i manager, non si è accanita solo sulle categorie da sempre in Italia ai margini del mercato del lavoro: i meridionali, i giovani, i precari, le donne. La novità della crisi è che a perdere il lavoro sono "i padri di famiglia", le figure di riferimento, che magari portavano a casa stipendi mediocri, ma tali comunque da permettere ad altre persone (moglie, convivente, figli o altri parenti) di condurre un'esistenza dignitosa.

 

E intanto le famiglie sono in sofferenza e tutto perché il governo Berlusconi ha incitato le famiglie a fare dei figli senza tener conto delle modificazioni che stavano avvenendo nel tessuto produttivo e sociale del paese. Berlusconi e gli uomini del suo governo sono sempre stati degli incapaci dal punto di vista dell’economia. In compenso erano bravissimi a creare problemi alle famiglie costringendoli a fare figli e ad indebitarsi.

 

ISTAT: 22% FAMIGLIE IN DIFFICOLTA', DA SPESA AD AFFITTO

 

(ansa) - ROMA – 26 MAG - Più di una famiglia italiana su cinque (il 22,2% del totale) ha difficoltà economiche di vario grado: dal non poter affrontare spese impreviste sino al non avere i soldi per comprare cibo e vestiti o pagare l'affitto e le bollette. Si tratta di oltre 5,3 milioni di famiglie in valori assoluti. Al contrario, in circa 10 milioni, ossia il 41,5% delle famiglie, non presentano alcun disagio. A questi, si aggiunge un altro 36,3% (8,8 milioni) che vive in condizioni di "relativo benessere". E' la fotografia che emerge dall'ultimo rapporto annuale Istat sulla situazione del Paese.

DALLA SPESA ALL'AFFITTO, 22% DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'

 

E, infine, per oggi la situazione siciliana che sembra sfuggita dalle mani dei politici: come influirà sulle elezioni europee?

Ancora non è dato saperlo, ma non sarà favorevole a Berlusconi che ha prima appoggiato Lombardo e poi ha fatto di tutto per impedirgli di funzionare in base a dei progetti di distruzione della regione Sicilia che stavano nella testa di Berlusconi.

 

PALERMO (Reuters) - Il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, ha deciso oggi di azzerare la giunta, per ripartire "con chi ci sta" entro 48 ore, come ha annunciato lui stesso in una conferenza stampa.

"Questa giunta si azzera", ha detto Lombardo (Mpa). "Mille segnali mi impongono di effettuare una revisione di quanto costruito. Andando avanti così non si fa l'interesse della Sicilia".

"In 48 ore avremo una giunta in grado di ripartire e operare. Faremo i conti con chi sottoscriverà il programma", ha aggiunto il governatore, precisando di non essere disposto a rinunciare "di un millimetro" e che "il Pd non farà parte di questo progetto".

"La maggioranza c'è ma deve essere tale. Non ci sono i presupposti per altro".

Lombardo ha spiegato che "non è tollerabile" che "i coordinatori dei partiti alleati finiscano per sabotare gli interessi della Sicilia", e ha sottolineato che chi gli ha mosso dei rilievi "non potrà più lavorare con me".

Il governatore ha poi invitato "gli assessori a dimettersi. Sarebbe spiacevole se dovessi provvedere io".

 

 

Questi sono i temi che oggi hanno tenuto banco nella campagna elettorale.

C’è da aggiungere una sorta di scontro fra Berlusconi, Bagnasco e altri vescovi che ritengono di non dover giudicare la morale del dio padrone: in questo caso, quella di Berlusconi.

In ogni caso la campagna continua, stanca e annoiata, con l’unica eccezione del caso Noemi: chi di velina ferisce, di velina perisce. Chissà che il detto non sia, almeno per questa volta, profetico.

A questo punto è necessario dire W Gino Flaminio se dobbiamo pensare ad un operaio che con 1000 euro al mese di stipendio ha il coraggio di affrontare l’individuo più ricco d’Italia e con i maggiori poteri con cui terrorizzare i cittadini.

Marghera 27 maggio 2009

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Claudio Simeoni

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