Diario analitico della campagna elettorale per le

Elezioni Europee 2009

11 maggio 2009

2° capitolo

Vai all'indice del diario della campagna elettorale per le elezioni europee 2009: conoscere i meccanismi della società.

Non siamo davanti ad un governo del “fare”, ma ad un governo del “forse farò”. E solo se mi conviene.

La questione di oggi l’ha lanciata Berlusconi.

A prima vista appare un “attacco” forte alle Istituzioni Democratiche al fine di allontanare l’attenzione ai media dalla sua vicenda con Veronica Lario. Io, personalmente, non credo che Berlusconi abbia sposato il razzismo della Lega, ma credo, piuttosto che valuti più vantaggioso sposare il razzismo della Lega che mettersi contro un certo tipo di opinione pubblica che, comunque, è schierata con sua moglie Veronica Lario e contro di lui. Contro di lui sia per le questioni di divorzio, sia per le questioni razziste della Lega. Dal momento che chi si schiera con Veronica Lario è lo stesso che non accetta il razzismo nei confronti degli immigranti, lui trova che costringere costoro a discutere di razzismo sia, per lui, più produttivo che costringerli a discutere di principi morali sui quali sarebbe perdente sia dal punto di vista politico che da quello morale.

Ammazzare gli immigranti, come indica Berlusconi (lo so che non indica i forni crematori, ma anche nella Germania hitleriana nel 1935 si indicavano i forni crematori, ma si indicavano scelte discriminatorie analoghe che portarono ai forni crematori), è “populisticamente” produttivo, almeno dal punto di vista elettorale. Chi viene licenziato dalla crisi, in questo momento, si trova in concorrenza con i posti di lavoro a basso livello, con gli immigrati. Vede negli immigrati nemici che gli contendono il posto di lavoro. Indicare l’aggressione agli immigrati permette a Berlusconi di appropriarsi di voti di bassa manovalanza che un tempo erano appannaggio della sinistra.

Noi siamo in un regime in cui una testa vale un voto: non importa la qualità della testa. Gestire il calcio o le telenovelas permette di gestire un grande bacino di voti.

Da qui le esternazioni di Berlusconi: allontanare la discussione dal suo divorzio con veronica Lario che sarebbe per la sua politica destabilizzante e introdurre un argomento forte sul quale concentrare l’attenzione di un’opposizione cieca e stupida. Un’opposizione che non sa distinguere il principale dal secondario in base al nemico che si ritrova:

 

Berlusconi: «La nostra idea dell'Italia non è multietnica»

 

«Non vedo alcuno scandalo» nel riportare immigrati clandestini trovati in acque internazionali nei Paesi da dove sono partiti. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, difende le scelte del Governo nella linea della tolleranza-zero nei confronti dell'immigrazione clandestina, che avevano suscitato le preoccupazioni della Chiesa e dell'Onu. «È chiaro che in mare dobbiamo dare assistenza, ma noi siamo in linea con le disposizioni europee. Non c'è nulla che violi gli accordi internazionali», ha detto Berlusconi, aggiungendo che non ci sarà alcuna modifica alla legge Bossi-Fini.

«La nostra idea è di accogliere solo quei cittadini che sono nelle condizioni per poter chiedere asilo politico e che dobbiamo accogliere qui come dicono gli accordi e i trattati internazionali», ovvero «coloro che mettono piede sul nostro suolo, intendendo come piede sul nostro suolo anche le entrate nelle acque territoriali». «Per chi invece viene individuato fuori dalle acque territoriali e non è entrato ancora in Italia vale - ha spiegato il premier - il nostro diritto previsto dai trattati internazionali di respingerlo nei luoghi da dove è partito. Non vedo nessuno scandalo».

Berlusconi ha preso anche nettamente le distanze dalla politica in tema di immigrazione del centrosinistra, la cui idea, ha chiosato, «è quella di un'Italia multietnica: la nostra idea non è così».

09 maggio 2009

Se è per questo non vede nessun scandalo nel costruire forni crematori o a fucilare sul posto chi tenta di entrare in Italia. Questo, comunque, l’ONU lo chiama razzismo.

 

Plaude la Lega:

 

(AGI) - Roma, 10 mag. - "Sono sorpreso, perche' ha appena fatto il Pdl, nuovo partito di cui e' presidente, ma oggi dobbiamo dargli la tessera della Lega". E' Roberto Calderoli a commentare cosi' il no di ieri del presidente del Consiglio alla societa' multietnica. Intervistato dai cronisti a margine degli Stati Generali della Lega a Vicenza, il ministro per la Semplificazione spiega cosi' il motivo di quella ipotetica tessera onoraria: "Perche' veramente si e'... pontidizzato anche Berlusconi".

 

Un’altra questione è quella sui fondi per l’Abruzzo.

Ci sono o non ci sono? Passate le elezioni “gabbato u santo”. Sembra che li abruzzesi siano diventati il soggetto attraverso il quale Berlusconi si fa propaganda elettorale. Manifesta la sua “umanità di facciata” per truffare l’intera Italia, come già fece con Alitalia: chissà se anche in questa operazione sarà aiutato e coperto dai sindacati!

 

 

Il segretario a L'Aquila per inaugurare una sede Pd in una tenda

"Gli abruzzesi hanno diritto a non essere presi in giro. Non si tenti la fiducia"

Abruzzo, il Pd attacca sui fondi

Premier: "Sardegna, finiremo i lavori"

Sopralluogo di una delegazione Usa nelle sedi del G8. E Berlusconi rassicura la Sardegna

"Alla Maddalena verranno comunque ultimati i lavori, diventerà centro per incontri internazionali"

 

L'AQUILA - Dario Franceschini attacca il governo sulle misure per la ricostruzione delle aree terremotate dell'Abruzzo. "Il decreto così com'è non funziona. Non vengono mantenute le promesse", afferma intervenendo all'Aquila all'inaugurazione della sede del Pd insediata in una tenda di Viale Corrado IV. Mentre nel pomeriggio, da Roma, il presidente del Consiglio ribadisce la bontà della scelta della città abbruzzese per il G8. Assicurando anche che i lavori alla Maddalena verranno comunque ultimati.

 

La denuncia di Franceschini. "Non ci sono le risorse né per l'emergenza né per la ricostruzione - afferma il leader dei democratici - degli otto miliardi di euro annunciati, un miliardo è per il primo anno e 5,8 sono spalmati fino al 2032. L'Aquila deve essere ricostruita nei borghi e nel centro storico perché la gente vuole tornare nella città. Gli abruzzesi hanno diritto a non essere presi in giro". Il leader democratico avverte anche la maggioranza che sul decreto "non va messa la fiducia, non ci provino". Anche perché, l'obiettivo dell'opposizione è quello di controllare che le promesse vengano mantenute e non quello di fare polemica.

 

Fonte:

http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/sisma-aquila-10/cronaca-9mag/cronaca-9mag.html

 

 

Col suo comportamento Berlusconi sta sputtanando l’Italia nel mondo violando le più elementari norme di civiltà.

E’ sintomatico l’atteggiamento della Finlandia che ha deciso di fare le elezioni europee proprio in contrapposizione ai principi morali e comportamentali offensivi di Berlusconi:

 

La polemica per il racconto di una presunta visita a una chiesetta: «Non c'è mai stata»

«Votateci, fermeremo Berlusconi»

Silvio infiamma le elezioni finlandesi

Il partito Keskusta contro le ultime dichiarazioni del leader italiano: «No a chi racconta frottole»

 

HELSINKI - Come tutte le campagne elettorali finlandesi, anche quella per il Parlamento europeo del prossimo 7 giugno finora era stata condotta quasi in sordina. Si preannunciava qualche comizio, qualche dibattito in tv dove i vari candidati avrebbero risposto, una alla volta senza interrompersi uno con l'altro, alle domande del moderatore. Insomma, una campagna elettorale ben diversa dai canoni italiani.

MANIFESTO - A surriscaldare la temperatura elettorale è stato un manifesto del 'Keskusta' (Partito di centro), il partito del Premier Matti Vanhanen. Il titolo non poteva essere più esplicito: «Berlusconi è contro la Finlandia». Il testo fa riferimento alla fantomatica chiesetta in legno del '700 ed alla altrettanto fantomatica visita ufficiale del Presidente del consiglio italiano durante la quale andò ad ammirarla dopo tre ore di viaggio. Come dichiarato dal portavoce del ministro degli Esteri finlandese, Alexander Stubb, Berlusconi non è mai stato in visita ufficiale nel Paese nordico. Nel 1999 fu in Finlandia in visita privata, per partecipare ad una riunione del Partito Popolare Europeo al quale Forza Italia aveva aderito l'anno prima. In quella occasione, dice sempre il ministero degli esteri finlandese, Berlusconi non fu accompagnato dai dirigenti del 'Kansallinen Kokoomus' (Alleanza nazionale, in italiano), che fa parte del PPE, in nessuna chiesetta di legno.

POLEMICA POLITICA - Il testo del manifesto del Keskusta (fino al 1988 si chiamava 'Partito agrario' ed il suo leader era Urho Kekkonen, presidente della Finlandia dal 1956 al 1982) dice che bisogna impedire l'arrivo al Parlamento europeo di tipi usi a parlare a ruota libera, a dire sciocchezze e a raccontare frottole. Il Parlamento, invece, è un luogo in cui si prendono importanti decisioni che incidono sulla vita dei cittadini europei, sia quelli che vivono in villaggi con chiese di legno sia quelli della città dove c'è il Colosseo. Il Keskusta, insomma, accusa in modo indiretto il partito del Kokoomus di fare comunella, in Europa, con tipi come Silvio Berlusconi, il quale ha un indice di gradimento -in Scandinavia- non certo del 75% come in Italia. Anzi. C'è da prevedere, nei prossimi giorni, un aumento della lotta politica in Finlandia sulla base delle dichiarazioni di Berlusconi riguardo alle ragazze finlandesi, purché maggiorenni.

PROTAGONISTA - I tre partiti maggiori, Keskusta, Kokoomus, Partito socialdemocratico, hanno circa il 25% dei voti a testa. Ogni variazione anche minima può essere decisiva per essere il partito più votato e, dunque, quello incaricato di formare, quando verrà il momento, la coalizione governativa. E' sotto questa luce che la lotta per le elezioni europee oltre ai temi classici (crisi economica, ambiente, normative comunitarie) adesso ha un nuovo e strano - almeno per i finlandesi - protagonista: Silvio Berlusconi e le sue battute.

Paolo Torretta

09 maggio 2009

 

Fonte:

http://www.corriere.it/esteri/09_maggio_09/elezioni_finlandia_berlusconi_ec46e16e-3cb0-11de-a760-00144f02aabc.shtml

 

Queste, in sintesi, le notizie più importanti di oggi relative alla campagna elettorale per le europee del 2009.

Quanto influiranno nelle scelte degli elettori?

Esiste un altro aspetto: il razzismo è proprio della società italiana. Coltivare tesi razziste paga specie se si occultano i problemi di divorzio di chi ha fatto la sua fortuna con le telenovele e ha proposto le veline al posto dei politici. Tutti vogliono credere che esistono miliardi da dare agli abruzzesi. Questa è la tendenza. Nessuno vuol credere che ci siano delle difficoltà nella ricostruzione: così voteranno chi risponde alle loro aspettative  e non chi manifesta un dato di realtà. Ai nazionalisti piace credere di essere aggrediti dai perfidi finlandesi piuttosto che discutere i principi etici e morale.

Date le persone in Italia, paga di più la campagna di Silvio Berlusconi per le elezioni europee che non una campagna elettorale razionale, critica, positiva che guardi al possibile dello sviluppo italiano.

Una testa, un voto: questo deve essere l’obiettivo di chi fa campagna elettorale.

Marghera, 11 maggio 2009

TORNA AI TESTI DI STREGONERIA PER IL FUTURO!

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

TORNA ALL'INDICE DEI TESTI DEL SITO