Diario analitico della campagna elettorale per le

Elezioni Europee 2009

03 giugno 2009

25° e ultimo capitolo

Vai all'indice del diario della campagna elettorale per le elezioni europee 2009: conoscere i meccanismi della società.

Con questo terminiamo il diario elettorale per le elezioni delle Europee 2009.

Una campagna elettorale con la quale Berlusconi ha nascosto, forte di sei televisioni, la drammaticità della crisi economica. Berlusconi ha fatto in modo che i dati della crisi economica non arrivassero agli italiani. Ha fatto in modo che l’informazione fosse spezzata in modo tale che la crisi economica che sta distruggendo la società italiana non fosse percepita come drammatica. Da un lato ha negato (s sei mesi a questa parte) l’esistenza della crisi e dei dati reali; dall’altra parte ha invitato gli italiani a distruggere la loro ricchezza per alimentare i commercianti e, dall’altra non perde occasione per affermare che il “peggio” (naturalmente per lui in quanto miliardario) la crisi è superata.

Che altro c’è da dire?

Le tette e i culi di Noemi e compagne hanno smascherato i fini della politica di Berlusconi. In fondo, Berlusconi è come quel dittatore che distruggeva la società che dominava perché ci teneva ad assicurarsi delle morbide scarpe inglesi (o tette e culi della Noemi e compagne da dare a “papi”).

L’intervento nella campagna elettorale di Veronica Lario che chiede il divorzio, non avrebbe nemmeno dovuto esserci. Fu Berlusconi che nel suo delirio volle candirare le veline al Parlamento Europeo. Fu Berlusconi e soci che dopo l'intervento indignato di Veronica Lario passarono la notte a depennare i nomi delle veline dalle liste elettorali. Qualche velina protestò, aveva già firmato l'accordo dal notaio! Fu Berlusconi che decise di usare il suo divorzio per alimentare il pettegolezzo ed evitare di occuparsi della crisi economica. Andò da Porta a Porta, col suo fido Vespa, e senza nessun contraddittorio si lanciò in una filippica con la quale insultò la società civile, gli italiani e le norme della Costituzione della Repubblica.

Questa filippica di Berlusconi rivelò i reali interessi e le reali pratiche della politica del Popolo delle Libertà: l’uso delle televisioni e dei culi e tette per far politica; far politica per assicurarsi culi e tette.

Tutta la politica del Popolo delle Libertà non poteva nemmeno essere assunta ad un’ideologia politica conosciuta, ma tutta la loro ideologia politica si riassumeva nei culi e nelle tette.

 

Quando Berlusconi si accorse che cosa aveva combinato e come la stampa estera fosse infuriata per il suo disprezzo per la politica, i cittadini e le istituzioni, e incominciò ad indicarlo come il pericolo pubblico numero uno dell’Europa e della società internazionale allora Berlusconi iniziò una nuova campagna elettorale: lui, il personaggio delle telenovela, il clown della politica italiana, accusava gli altri, la stampa internazionale, di usare novella 2000 per far politica. Berlusconi che raccomandava a Saccà le sue protette per piazzarle alla RAI, accusava gli altri di non rispettare la sua privacy. La privacy come giustificazione dell’impunibilità. Il diritto alla privacy come diritto a delinquere. Così faceva sequestrare le foto di un fotografo la cui sola colpa era quella di aver documentato la qualità del apolitica di Berlusconi: donne nude e tette per far politica; far politica per disporre di donne nude e tette. Berlusconi che i rapporti con le persone li può solo comperare! Esattamente come quelle persone che vanno alla ricerca di prostitute nere sule strade del Veneto. Berlusconi è lo stesso livello psico-emotivo.

 

Un vero e proprio mercato di compravendita di voi che equivale alla compravendita di schiavi:

 

Eurozona: aprile, sale la disoccupazione

02 giugno 2009

Il tasso è al 9,2% contro l'8,9% di marzo. Rispetto ad aprile 2008 ci sono 3,1 milioni di disoccupati in più

BRUXELLES (BELGIO) - Sempre di più i senza lavoro in Europa. Ancora in aumento il tasso di disoccupazione nei Paesi che compongono l'area dell'euro: in aprile si è attestato al 9,2% contro l'8,9% di marzo. Nell'Ue il tasso è arrivato all'8,6%, contro l'8,4% di marzo. Lo rende noto Eurostat, l'ufficio europeo di statistica che specifica che il tasso di disoccupazione è il più alto dal 1999.

DISOCCUPAZIONE - In valori assoluti, ad aprile le persone disoccupate erano 14,579 milioni nella zona dell'euro e 20,825 milioni nell'Unione europea. In rapporto a marzo, il numero dei senza lavoro è aumentato di 556.000 unità nell'Ue-27 e di 396.000 nella zona dell'euro. Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, i disoccupati sono invece aumentati di 4,653 milioni nell'Ue-27 e di 3,100 milioni nella zona dell'euro. Tra gli Stati membri, i tassi più elevati sono quelli registrati in Spagna (18,1%), Lettonia (17,4%) e Lituania (16,8%), quelli più bassi sono stati rilevati in Olanda (3,0%) e in Austria (4,2%). Il dato italiano è invece tra quelli non disponibili. In aprile 2009, il tasso di disoccupazione dei giovani con meno di 25 anni è stato del 18,5% nella zona dell'euro e del 18,7% nell'Ue-27. Un anno fa era del 14,7% in entrambe le zone.

Fonte:

http://www.corriere.it/economia/09_giugno_02/eurostat_disoccupazione_e9f71f94-4f54-11de-9f09-00144f02aabc.shtml

 

Che senso ha continuare a fare la cronaca di una campagna elettorale quando gli italiani non vedono i loro interessi rispecchiati in questa campagna elettorale?

Questo è l’aspetto interessante. Quello per cui vale la pena aver fatto questo diario a futura memoria.

Questa è la prima campagna elettorale che non viene fatta partendo dalle ideologie e dai problemi degli italiani, ma viene fatta usando dei non problemi per costringere gli italiani a tifare per un padrone. Gli italiani sono stati espropriati della campagna elettorale. Non decidono quale ideologia è più consona per affrontare i problemi sociali, ma decidono da quale padrone è meno distruttivo farsi derubare.

 

Questo dato che riporto dal Corriere della Sera è destinato a diventare più drammatico. Notate che i dati italiani sulla disoccupazione non sono disponibili. Né a Berlusconi, né a Bossi, né a Fini, i dati sulla disoccupazione non interessano: non sono oggetto di contenzioso elettorale. Sono lontani i tempi in cui Berlusconi prometteva un milione di posti di lavoro con un’economia che tirava: li prometta oggi, anziché giocare con i culi e le tette delle modelle. Eppure, una volta diceva: “Basta che un imprenditore assuma un disoccupato e un milione di posti di lavoro si trovano!”. Ora anche Mediaset ha cominciato a scioperare e le contestazioni a Berlusconi si stanno moltiplicando.

 

Se ne sbatte talmente tanto Berlusconi delle Istituzioni e i ciò che è sacro nella Repubblica Italiana da arrivare in ritardo alla cerimonia del 2 giugno!

Tutti si devono mettere in ginocchio davanti al dio Berlusconi, non solo Noemi e compagne, ma anche i giornalisti italiani.

 

Berlusconi vincerà queste elezioni perché con sei televisioni non può fare diversamente.

 

Chi perderà queste elezioni saranno gli italiani con una politica ridotta ad un prodotto di mercato e una classe politica che fa del porcaio il suo modello i riferimento: e poi chiediamoci perché i politici aiutano la chiesa cattolica a stuprare i bambini italiani!

Marghera 03 giugno 2009

TORNA AI TESTI DI STREGONERIA PER IL FUTURO!

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

TORNA ALL'INDICE DEI TESTI DEL SITO