Inno alla Luna

Il significato religioso dell'Inno Orfico

Claudio Simeoni

Indice commenti religiosi degli Inni Orfici.

Offrire croco a Luna

 

Dice l'Inno Orfico alla Luna:

Ascolta, dea regina, portatrice di luce, Luna divina,
Mene dalle corna di toro, che corri di notte, ti aggiri nell'aria,
notturna, portatrice di fiaccole, fanciulla, Mene dai begli astri,
crescente e calante, femmina e maschio,
splendente, ami i cavalli, madre del tempo, portatrice di frutti,
luminosa, triste, che rischiari, ti accendi di notte,
che tutto vedi, ami la veglia, ti circondi di begli astri,
godi della tranquillità e della notte felice,
Lampetie, dispensatrice di grazia, porti a compimento,
ornamento della notte,
guida degli astri, dall'ampio manto,
dal moto circolare, fanciulla sapientissima,
vieni, beata, benevola, dai begli astri, del tuo splendore
rifulgente, salvando i tuoi nuovi supplici, fanciulla.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Cosa c'è da dire sull'Essere Luna che oggi non consideriamo scontata retorica?

Cosa c'è da dire sull'Essere Luna? Si descrivono le immagini, si descrivono le sensazioni, ma queste contano relativamente. Contano fintanto che gli Esseri Umani le usano per costruire un filo di passione e di emozione che li congiunga con l'Essere Luna. Contano relativamente se non quando quelle parole portano il silenzio nella mente e le emozioni scorrono. Allora la voce del silenzio è interrotta dall'Essere Luna. Ma cosa può dire all'Essere Umano, l'Essere Luna mentre rischiara il cielo stellato? Cosa può dire se non rischiarare i cammini che ogni Essere Umano decide di percorrere?

L'Essere Luna è femminile e maschile e quanti altri sessi o tendenze sessuali vogliamo attribuirle. L'Essere Luna rischiara i cammini illuminando i mutamenti, sorreggendo i viandanti della vita e alimentando i percorsi di potere e conoscenza dell'Essere Umano Femminile!

Più che dispensatrice di grazia, l'Essere Luna è dispensatrice di POTERE. E' dispensatrice di violenza, quella violenza capace di strappare catene e sbarre rimuovendo ogni impedimento allo scorrere della vita.

Si! Una fiaccola nel cielo della conoscenza e della consapevolezza anche quando le tenebre calavano sugli occhi degli Esseri Umani; quando l'orrore e il terrore si impossessava dei loro cuori! Lei illuminava i cammini! Lei illuminava le trasformazioni! Lei dispensava energia e, anche oggi, la sua energia e il suo Potere sono là per essere colti da chi sa allungare la mano.

A ben ragione gli estensori degli Inni Orfici affidano all'Essere Luna gli Iniziati affinché:

"... benevola, dai begli astri, del tuo splendore rifulgente, salvando i tuoi nuovi supplici, fanciulla."

 

Marghera, 02 aprile 2002

Gli Inni Orfici

 

 

 

 

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Claudio Simeoni

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Guardiano dell'Anticristo

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Gli Inni Orfici del Neoplatonismo

Gli Inni Orfici Erano ricordi Orfici fatti propri dai Neoplatonici. Erano molto amati da Damascio, l'ultimo reggente dell'Accademia di Atene. Damascio, perseguitato dai cristiani fuggì in Persia nel tentativo di rifondare l'Accademia neoplatonica. Fu un fallimento. Ritornò ritirandosi dall'attività e accordandosi con i cristiani per non essere ucciso. I Neoplatonici si Erano dimenticati del significato del nome degli Dèi che noi, al contrario di loro, incontriamo nella quotidianità.