Inno ad Aurora

Il significato religioso dell'Inno Orfico

Claudio Simeoni

Indice commenti religiosi degli Inni Orfici.

Offrire profumo di polvere di incenso ad Aurora

 

Dice l'Inno Orfico ad Aurora:

Ascolta, dea, che porti ai mortali il Giorno che risplende,
Aurora dalla luce splendente, che rosseggi attraverso il cosmo,
messaggera del grande dio Titano luminoso,
che il cammino oscuro scintillante della notte
col tuo sorgere mandi sotto terra;
guida di opere, ministra di vita per i mortali;
di cui si allieta la stirpe degli uomini mortali; non c'è nessuno
che sfugga alla tua vista posta in alto,
quando scuoti il dolce sonno dalle palpebre,
ogni mortale gioisce, ogni rettile e tutte le razze
di quadrupedi e di volatili e dei numerosi animali marini:
infatti procuri ai mortali ogni vita attiva.
Ma, beata, santa, accresci la sacra luce agli iniziati.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Aurora è la breccia della percezione! E' il bagliore dell'intuizione che si presenta alla ragione e che, riconosciuta, diventa parte dell'agire dell'individuo. Aurora è l'attimo. L'attimo che separa la notte dal giorno; la non conoscenza dalla conoscenza; il non consapevole dal consapevole! Aurora è l'illuminazione, la comprensione di quanto prima era oscuro.

Aurora è compagna di ogni nuovo nato nella Natura.

Aurora lo accompagna a scoprire il giorno della vita, attimo dopo attimo; giorno dopo giorno.

Ogni attimo è un giorno che assume nuova luce agli occhi dell'ardimentoso che affronta la sua vita giorno dopo giorno; che affronta los conosciuto nel quale è nato attimo dopo attimo.

Aurora è questa trasformazione continua che porta a brillare la Conoscenza e la Consapevolezza in ogni Essere. In ogni germinazione. "che il cammino oscuro scintillante della notte col tuo sorgere mandi sotto terra;" Mandare sotto terra, in questo caso, assume il significato di "lasciarlo al passato". Prima non era la luce, ora è la luce! Prima non era la Consapevolezza, ora è la Consapevolezza! Dove Aurora relega la Consapevolezza nel presente al passato quando illumina il soggetto ad una nuova Consapevolezza aggiungendo a quella nuovi fenomeni, nuove comprensioni, nuovi atti con cui arricchire la qualità della propria vita.

Ed è proprio del concetto di arricchimento della Consapevolezza del soggetto l'affermazione dell'Inno: "guida di opere, ministra di vita per i mortali; di cui si allieta la stirpe degli uomini mortali". Manifestare Aurora, per gli Esseri Umani è aggiungere Conoscenza a Conoscenza, Consapevolezza a Consapevolezza, Sapere a Sapere! Perché questo fare è l'operare che trasforma gli individui e allieta la stirpe degli Esseri Umani. Questo fare è lo "scuoti il dolce sonno dalle palpebre," ; dove per sonno è intesa la Coscienza che non alimenta sé stessa; la Consapevolezza che rinuncia a rinnovarsi; il Sapere che pensando di aver raggiunto la "verità" ritiene di non dover più progredire! E Aurora scuote il sonno dalle palpebre ad ogni figlio di HERA, ad ogni Essere di ogni Specie dell'Essere Natura: "ogni mortale gioisce, ogni rettile e tutte le razze di quadrupedi e di volatili e dei numerosi animali marini: infatti procuri ai mortali ogni vita attiva." La vita attiva, la vita che costruisce il corpo luminoso dentro gli Esseri figli di Era, è data dall'arricchimento di sé stessi, dalla manifestazione di Aurora dentro ogni Essere.

Proprio per questo motivo gli Iniziati la invocano.

Che Aurora continui a dispensarci il suo Potere di Essere affinché ognuno di noi sia sorretto sulla strada per lo sviluppo della propria Conoscenza e della propria Consapevolezza.

Aurora è il giorno che nasce.

Aurora è la forza che ci porta fuori dalla tenebre.

Aurora è la manifestazione della forza attiva che trasforma la nostra esistenza in un cammino glorioso che ci porta a bussare alle porte dell'Olimpo. Aurora è Mater Matuta l'inizio del cammino, lo sgorgare del nuovo giorno. Un inizio, che è un inizio, sempre un inizio. Una via alla Conoscenza che inizia, inizia, inizia, inizia.

I monoteisti dovettero distruggere Aurora per impedire all'Essere Umano di trasformarsi in un dio.

Dovettero distruggere la manifestazione di Aurora per costringere l'Essere Umano in ginocchio affinché, diventando bestiame di un gregge che produce energia di morte attraverso la sottomissione, cessasse di esistere alla morte del corpo fisico.

SALMO n.148

Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo dai luoghi eccelsi;
lodatelo voi tutti, Angeli suoi,
lodatelo voi tutte, o sue schiere;
lodatelo, sole e luna,
lodatelo voi tutti, astri lucenti.
Lodatelo, o cieli dei cieli,
e voi, acque, al di sopra del cielo.
Lodino il nome del Signore,
poiché egli comandò ed essi furono creati,
li stabilì per sempre, in eterno,
diede loro una legge che non cadrà.
Lodate il Signore sulla terra,
mostri marini e abissi del mare;
fuoco e grandine, neve e bruma,
turbini di vento, che eseguite i suoi voleri;
monti e voi tutte, colline,
alberi da frutto e cedri tutti,
fiere e armenti tutti, rettili e uccelli pennuti.
Re della terra e popoli tutti,
principi e giudici tutti della terra,
giovani e vergini, vecchi e bambini,
lodate il nome del Signore,
poiché solo il suo nome è eccelso,
la sua maestà sorpassa i cieli e la terra.
Egli risolleva la potenza del suo popolo,
motivo di lode per tutti i suoi santi,
per i figli d'Israele, popolo a lui caro.
Alleluia!

Dalla Bibbia, edizioni Paoline salmo 148.

Come si vede tutto viene piegato e sottomesso al padrone! Tutto viene privato della propria volontà d'esistenza! Tutto viene privato del proprio farsi Aurora! Tutto è privato delle tensioni della propria esistenza! Tutto l'esistente viene stuprato e sottomesso a maggior gloria di un dio padrone che si diletta a stuprare e sottomettere le tensioni d'esistenza degli Esseri e che con questo legittima la distruzione, l'annientamento e il genocidio di chi non si sottomette alla sua gloria.

Da questo continuano i cristiani.

"Voi, dunque, pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Perché, se perdonate agli uomini i loro falli, il vostro padre celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, nemmeno il Padre vostro vi perdonerà i vostri peccati."

Vangelo di Matteo 6-9

E subito dopo, affinché nessuno si faccia illusioni nei confronti del dio padrone il quale non ha doveri, ma è solo dedito a mungere pulsione di morte dalla sottomissione e dedito al capriccio delle proprie voglie:

"... Il giovane, udite queste parole, se ne andò via rattristato, perché aveva molti beni. Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "In verità vi dico: difficilmente un ricco [ricco di conoscenza, ricco di consapevolezza, ricco di sapere, ricco di tensioni, bisogni, passioni della vita! Non si intende ricco di oggetti, soldi e capitali, ma ricchezza quale capacità di determinazione di sé stesso tanto da sottrarsi alla sottomissione! Nota mia!] entrerà nel regno dei cieli. Sì, ve lo ripeto: è più facile che un cammello entri per la cruna di un ago, che un ricco nel regno di Dio". Udito ciò i suoi discepoli sbigottirono e dicevano: "Chi dunque, potrà salvarsi?". E Gesù guardandoli disse loro: "Questo è impossibile agli uomini; ma a Dio tutto è possibile".

Vangelo di Matteo 19-22

Strappare Aurora dalla manifestazione degli Esseri Umani e aggiungere il terrore se non la si è strappata abbastanza.

Distruggere negli Esseri Umani la ricchezza del loro Sapere, della loro Conoscenza, della loro Consapevolezza per ridurli alla miseria della sottomissione.

Uccidere Aurora nel petto degli Esseri Umani, fintanto che sono bambini, quando non si possono difendere né possono discriminare: quale orrore! Nessun'altra specie fra le tante figlie di HERA sacrifica i propri figli distruggendone il futuro. Solo gli Esseri Umani in ginocchio davanti all'orrore di morte del monoteismo.

Però Aurora risorge subito dopo la notte!

Anche dopo la notte dell'orrore cristiano!

Recitiamoli alcuni lampi di luce, per non dimenticare quanto sangue e quanto dolore costò l'uscita dall'orrore cristiano:

"E' dovere e diritto dei genitori, mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. ..."
"La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. ..."
"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. ...."
"L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. ..."
"La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. ..."

Da La Costituzione della Repubblica Italiana.

Sono frammenti, frammenti per non dimenticare quanto sangue è costato affinché Aurora riprendesse a risplendere. E affinché Aurora continui a risplendere distruggendo l'orrore cristiano che ne volle la distruzione nel cuore degli Esseri Umani costringendoli in ginocchio davanti al loro dio assassino, noi ricordiamo. Ricordiamo ed è nostro dovere alimentarla attraverso le nostre azioni e le nostre scelte. Attraverso le strategie d'esistenza con le quali alimentiamo la nostra Conoscenza e la nostra Consapevolezza, il nostro Sapere e l'abilità delle nostre mani. Tutto questo per "costruire il Giorno che risplende".

Così, anche noi, con gli Orfici, possiamo intonare l'Inno per non dimenticare!

Ascolta, dea, che porti ai mortali il Giorno che risplende,
[...]

Marghera, 02 aprile 2002

Gli Inni Orfici

 

 

 

 

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Claudio Simeoni

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Guardiano dell'Anticristo

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Gli Inni Orfici del Neoplatonismo

Gli Inni Orfici Erano ricordi Orfici fatti propri dai Neoplatonici. Erano molto amati da Damascio, l'ultimo reggente dell'Accademia di Atene. Damascio, perseguitato dai cristiani fuggì in Persia nel tentativo di rifondare l'Accademia neoplatonica. Fu un fallimento. Ritornò ritirandosi dall'attività e accordandosi con i cristiani per non essere ucciso. I Neoplatonici si Erano dimenticati del significato del nome degli Dèi che noi, al contrario di loro, incontriamo nella quotidianità.