Introduzione al
Crogiolo del Male

(testo originale 1999)

di Claudio Simeoni

 

Crogiolo del Male - capitolo due

A questo lavoro non interessa la storia dell'educazione sociale, interessa individuare gli elementi attraverso i quali si articola la distruzione del divenire magico dell'individuo.

Un sistema sociale può abbandonare i bambini a se stessi ma questo non comporta la distruzione del divenire emozionale del bambino. Se egli sopravvive metterà in atto tutta quella serie di adattamenti nel suo ambiente che gli consente la sopravvivenza.

Non interessano nemmeno le condizioni di miseria e di ricchezza. Né le une né le altre sono in grado di condizionare il divenire dell'Essere Umano. Esistono condizioni di adattamento che anche se spesso non sono invidiabili non piegano a se stesse la struttura emotiva ma permettono adattamenti.

Starà ai soggetti poi modificare le condizioni nelle quali si trovano trasformandosi.

A noi interessa l'arte della magia nera. Cioè l'attività per la quale si piega la struttura emotiva, le esternazioni delle emozioni, la soddisfazione dei bisogni di un individuo per costringere quest'individuo ad agire non per il proprio sviluppo ma per lo sviluppo di enti estrani a se stesso. Dove l'azione della magia non consiste in una costrizione fisica ma in una tale intrusione nel suo apparato emotivo per cui la sua azione in obbedienza a fattori diversi da se stesso diventa per lui naturale e scontata.

Si è già detto come leggi e imposizioni determinino la struttura sociale. Questa garantisce la sopravvivenza del popolo, dello stato e della nazione. Lo stato e la nazione devono concedere delle condizioni d'esistenza a quegli individui che con la loro azione rafforzano lo stato o la nazione. In altre parole viene a costruirsi una gerarchia di controllo degli individui. Una gerarchia che diventa oggetto in sé, cosciente di esistere ed esprime i bisogni della propria conservazione.

Quando le religioni rivelate si affacciarono ai vari sistemi sociali espressero due bisogni fondamentali: la sopravvivenza dei piccoli gruppi che le praticavano all'interno di strutture sociali pagane piuttosto strutturate e la necessità di perpetuare oltre il tempo la pratica della religione rivelata.

Il paganesimo non esprimeva questa necessità! Anche se era culto di stato le varie forme pagane non dovevano sopravvivere a tutti i costi, le divinità potevano essere sostituite senza per questo sparire o rimuovere i culti delle precedenti. Le divinità pagane non dovevano vincere a tutti i costi, c'erano nella misura in cui gli Esseri Umani le riconoscevano e riconoscevano la necessità della loro interazione.

Con l'avvento dei culti misterici prima e le religioni rivelate poi fu necessario perpetuare la credenza in quel dio e specialmente in quella comunità che quel dio pretendeva di rappresentare.

Le religioni rivelate dichiararono guerra ad ogni altra forma religiosa fin dal loro nascere.

Le imprecazioni del Gesù dei vangeli ufficiali contro i Farisei è una indicazione alle comunità di riferimento del come ci si deve comportare con chi non si sottomette: "Portate i miei nemici, quelli che non volevano che regnassi sopra di loro, e sgozzateli in mia presenza!" Questo è quanto dice Gesù per bocca di Luca. Ricordiamo che il vangelo di Luca fu il primo vangelo riconosciuto dal cattolicesimo.

La possibilità da parte della comunità che segue un dio rivelato all'interno di una struttura pagana è quella di costruire elementi solidali che vanno oltre i doveri civici nei confronti dei vari membri della città e in secondo luogo espandere il proprio credo ai figli affinché questi continuino l'opera di sostegno della comunità.

Il dio rivelato non è l'oggetto immanente del paganesimo che può cambiare i nomi ma è sempre presente. Il dio rivelato è lontano, distante, non si interessa delle faccende umane, non è razionalmente dimostrabile come il sole, il cielo tonante, la madre terra, il bosco o la fonte. Inoltre la setta manifesta un dio e un credo diverso da quello della città. Il membro della setta deve essere separato dal tessuto sociale.

E' a questo punto che le religioni rivelate mettono a punto uno strumento nuovo sulla scena della storia: il condizionamento educazionale.

La città rende omogenei i comportamenti dei suoi cittadini ma non costringe il cittadino ad accettare il credo. Al contrario nella setta delle religioni rivelate il credo deve essere imposto al bambino con la massima attenzione.

Non è un caso che nei vangeli gnostici il bambino cui il Gesù gnostico si riferisce sia un lattante, mentre nei vangeli ufficiali i bambini cui bisogna rassomigliare siano identificabili come preadolescenti.

Sia nella gnosi che nel paganesimo l'adattamento soggettivo all'oggettività in cui si vive (che fino ad allora era il processo di educazione) avveniva nell'individuo adulto. Esistono delle cerimonie in tutte le tribù chiamate primitive di ingresso del fanciullo nella società degli adulti. E questo vale anche per ogni società pagana.

Il cristianesimo introduce la necessità di piegare il bambino alle credenze che superando l'immanente lo sottomettano al trascendente.

Questo è stato possibile perché il cristianesimo ha introdotto non solo una struttura militare feroce ma anche il condizionamento educazionale del bambino.

La setta cattolica si è guardata attorno e ha incominciato ad individuare l'elemento sul quale fare leva per imporre il proprio condizionamento educazionale. Questo elemento è la famiglia.

Ebbe buon gioco. Si trovò a gestire una situazione in cui la donna era in stato sociale comunque inferiore a quello del marito (anche se a Roma godeva di margini superiori a quelli che gli avrebbe garantito il cattolicesimo) e la situazione nei confronti dei bambini che era una situazione di assoluta dipendenza dal padre.

Partendo da questo il cattolicesimo peggiorerà la situazione e costruirà attraverso la magia nera la distruzione degli individui.

Marghera 30 agosto 1999

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Crogiolo del Male

L'incapacità degli uomini di affrontare la loro vita viene costruita meticolosamente dal cristianesimo mediante la violenza sull'infanzia. Costruire la distruzione dell'uomo è un'invenzione ebrea e cristiana. Succede che negli USA molte persone, partite per le guerre che gli USA fanno nel mondo, ritornino psicologicamente ed emotivamente devastate. Educate ad essere sottomesse ad un dio padrone e convinte di essere in grado di uccidere chiunque, il loro delirio di onnipotenza si scontra con la realtà mandandoli fuori di testa.