La contemplazione nel
Crogiolo del Male

(testo originale 1999)

di Claudio Simeoni

 

Crogiolo del Male - capitolo quattordici

La Contemplazione si distingue dalla Meditazione in quanto l'oggetto su cui si articola l'Attenzione è esterno al soggetto e questo, nel contemplarlo, blocca il dialogo interno.

Come viene bloccata la Contemplazione attraverso il Crogiolo del Male? Attraverso due elementi combinati. Primo; convincendo il bambino di essere al centro del mondo. Egli è all'interno di una struttura gerarchica e anche se è sottoposto al padre e alla madre, che a loro volta sono sottoposti ad altri loro simili, è comunque superiore a qualunque oggetto che lo circonda e padrone di esso. Nulla può venire dagli oggetti che lo circondano. Secondo; legando l'azione del bambino al pensiero e alla sua capacità di funzionare in funzione di questo. Solo quanto può essere descritto esiste e solo quanto esiste è in grado di interagire col suo pensiero. Dal momento che nessuno degli oggetti o, se vogliamo, delle Coscienze che circondano il bambino al di fuori di altri Esseri Umani sono in grado di articolare descrizione, nessuno di questi oggetti deve interagire col bambino stesso. Se per un qualche motivo il bambino riesce ad interagire intervengono immediatamente degli elementi atti a dissuaderlo. Il bambino che vede cose strane perché mangia bacche di Convolvolo viene immediatamente esorcizzato. Oppure si fa intervenire lo psichiatra.

Gli Esseri Umani adulti in pochi casi praticano la Contemplazione. Questa è una delle tecniche che vengono ignorate anche dalle discipline delle religioni orientali. Questa tecnica presuppone che l'oggetto che si contempla abbia una propria Coscienza e una propria Consapevolezza e sia in grado di interagire col nostro essere.

In tutte le discipline religiose questo non è possibile in quanto tutti gli Esseri Umani vengono descritti come elemento centrale della disciplina stessa. E' vero che anche in Stregoneria e nel Paganesimo Politeista noi parliamo essenzialmente di Esseri Umani in quanto parliamo di noi stessi e del nostro cammino, ma è altrettanto vero che non parliamo di Esseri Umani come elementi centrali dell'Universo ma come Esseri Umani parte del divenuto di quanto ci circonda. Il divenuto, di cui noi siamo circondati, è visto della stessa Consapevolezza e della stessa Coscienza di Sé dell'Essere Umano e come tale la pratica della Contemplazione ci permette di far affluire in modo cosciente e funzionale i fenomeni che dal circostante possono interagire, arricchendolo, il nostro fare.

La magia nera del Crogiolo del Male ignora semplicemente la possibilità di articolare questa pratica. Ma la pratica è conosciuta da ogni Essere Umano che pratica la ricerca della Conoscenza e delle Consapevolezza.

Come, l'oggetto che ci sta davanti, è in grado di interagire nel nostro fare?

Innanzi tutto noi mettiamo in atto un'azione. Dunque esercitiamo delle determinazioni e pratichiamo un intento. La presenza di questi elementi ci permette di praticare la contemplazione: l'esercizio dei sensi attraverso la sospensione del giudizio.

Nel Crogiolo del Male il fare è finalizzato ad elementi della descrizione. Non esiste uno sconosciuto da affrontare in quanto tutto quello che noi facciamo o siamo è all'interno della descrizione.

Fuori della descrizione non esiste nulla. Non esistono Coscienze, non esistono Consapevolezze, non esistono fenomeni. Tutto appartiene alla descrizione. Cosa ci racconta l'albero che Contempliamo? O il Sole del mattino? Cosa ci racconta la Luna? Per la nostra ragione nulla. Sono masse di terra e di atomi che nulla ci dicono se non che mentre il Sole "ci dà luce", la Luna "rischiara le tenebre" e l'albero "lo possiamo bruciare". Ma la sospensione del dialogo interno attraverso la concentrazione della nostra attenzione ci permettono di dire che noi possiamo vedere il mondo attraverso gli occhi di quell'Essere Albero; possiamo vedere e ascoltare il mondo con gli occhi dell'Essere Sole; possiamo vedere e ascoltare il mondo con gli occhi dell'Essere Luna. Possiamo sentire lo scorrere dei mutamenti e afferrare quanto ci serve per costruire la nostra esistenza anche se la ragione non lo descrive. In altre parole la Contemplazione ci permette di andare oltre il pensato e di aprirci ai messaggi che dal divino che ci circonda giunge al nostro divino.

Come si pratica la contemplazione?

Sospendendo il dialogo interno e concentrando i sensi sull'oggetto da Contemplare. Ascoltare il vibrare dei sensi mentre li estendiamo (si sentono proprio uscire dal corpo) nei confronti dell'oggetto che vogliamo considerare.

Questo fare chiama all'attenzione l'oggetto della nostra contemplazione e stimola i suoi sensi a mettersi in contatto con i nostri sensi. Solo che i fenomeni non giungono alla descrizione, ma ai sensi interni.

Anche se poi il tutto viene tradotto con la descrizione del sentire che ne dà la ragione, la Coscienza divina che noi chiamiamo comunica col divino che cresce dentro di noi. Poi i sensi del divino che si sono fusi con i sensi della ragione traducono, per quanto possono i messaggi. La ragione si amplia e i sensi interni si sono articolati per meglio afferrare quei fenomeni. Si è articolata anche la relazione fra sensi interni e i sensi della ragione che migliorando portano a crescere l'individuo attraverso un arricchimento dei fenomeni cui riferirsi.

Il Crogiolo del Male non impedisce la Contemplazione, ma impedisce questo fare a monte. Convince l'individuo di essere creato ad immagine e somiglianza di un dio pazzo e che tramite questo non esiste nel circostante nessun elemento attraverso il quale egli possa elaborare sé stesso se non partendo dalla ragione stessa. Solo la descrizione è padrona dell'individuo e questo deve piegare il proprio agire alla ragione e, per conseguenza, ai fantasmi che questa propone.

La Contemplazione è un elemento proprio della Stregoneria Pagana. Quel fare che chiama il circostante a relazionarsi con gli Esseri Umani in quanto questi riconoscono a quel fare un essere uguale a sé stessi. In ogni altra forma religiosa non esiste la Contemplazione se non come atto di guardare intensamente con riverenza qualcosa o qualcuno. In Stregoneria è l'atto col quale si proiettano i propri sensi nei confronti di una qualche Coscienza di Sé che riconosciamo come uguale a noi stessi nel mondo della ragione ma che riconosciamo essere un divino che come noi sta crescendo. Da quel divino prendiamo la forza che ci serve, a quel divino offriamo il nostro fare attraverso il quale costruire il divenire.

Il Crogiolo del Male non si misura con la Contemplazione. Gli è sufficiente continuare a costruire un individuo uguale a dio il suo creatore e attraverso questa costruzione distrugge ogni relazione che l'Essere Umano è in grado di costruire con il mondo che lo circonda.

Eppure l'oggetto che ci circonda ci parla. Comunica sé stesso e le proprie potenzialità. Solo se noi siamo in grado di Contemplarlo facendogli fluire su di esso il nostro fare e il nostro intento le Coscienze di Sé del circostante possono concentrare la loro Contemplazione su di noi e costruendo una relazione mostrarci gli elementi utili per la costruzione del nostro divenire.

Osservare e sentire sono degli atti usuali quando vengono fatti attraverso il pensato della ragione. La ragione e il descritto guidano il nostro sguardo e il nostro sentire. Quando si ripete all'infinito quel sentire attraverso quel descritto non si coglie quanto di nuovo si presenta. Quante storie racconta il vento; quanti odori; quante vibrazioni. La mia descrizione dice che è solo vento anche quando questo mi mette un brivido lungo la schiena. La descrizione dice che non è nulla, è solo una sensazione. L'Essere Cervo che mi sta vicino comincia a correre mentre io divento pasto di un cacciatore: era solo un vento. L'Essere Cervo era più allenato di me? No! esercitava la sua Contemplazione, il suo sentire, non era prigioniero della descrizione, non era prigioniero dell'idea di essere un piccolo uomo dio al centro di un universo. Se non fossi stato un uomo dio non sarei rimasto preda del cacciatore.

Questo equivale anche nella vita di tutti i giorni; anche nel nostro Sistema Sociale.

I fenomeni ci arrivano, ma noi non ci esercitiamo nella Contemplazione. Non sappiamo osservare se non nei termini imposti dal nostro pensato; dalla nostra descrizione.

Quando guardiamo il mondo lo guardiamo con un atteggiamento di sufficienza. Il Sistema Sociale ci insegna che noi siamo creati ad immagine e somiglianza di un dio assassino e il mondo ci è stato dato per nostro gioco e divertimento. Oppure ci si insegna che l'Essere Umano è superiore ad ogni animale: cogito ergo sum. Sia che la ragione imponga sé stessa come dominatrice dell'Essere Umano sia che siano i suoi fantasmi, il dio creatore o l'intelligenza superiore, non ci verrà mai in mente spontaneamente di osservare i fenomeni del mondo considerandoli uguali a noi o magari noi compresi: parte di quei fenomeni. Noi ci distacchiamo dal mondo. Così guardiamo il mondo con pietismo e compatimento dall'alto della nostra "superiorità". In realtà il mondo ci guarda ed è disperato per noi e per sé stesso. Se noi non impariamo a Contemplare le divinità del circostante queste non sono in grado di interagire con noi ed alimentare il nostro cammino. Se noi non impariamo a Contemplare non siamo in grado di aprirci fondendo i nostri bisogni e i nostri intenti con quello delle Coscienze di Sé che ci circondano.

Il Crogiolo del Male non è in grado di elaborare una strategia per impedire agli Esseri Umani la Contemplazione. Però il Crogiolo del Male agisce aprioristicamente imponendo in modo così prepotente la ragione e la sua descrizione da bloccare ogni sforzo dell'Essere Umano per arrivare alle Coscienze di Sé che ci circondano. La ragione ci trasforma in individui arroganti; vili e nascosti nella descrizione, incapaci di aprirci al respiro divino del mondo. Alla fine la Contemplazione è bloccata dal guardare con disprezzo gli Esseri mentre danno l'assalto al cielo della conoscenza e della consapevolezza.

Hanno spezzato le ali al passero
Per divertirsi
Per schernirlo
Non sa più volare
Hanno spezzato le gambe al bambino
Per divertirsi
Per schernirlo
Non sa più correre
Tutto questo i vecchi
La chiamano
Saggezza!

Citazione da L'Anticristo

Così al Crogiolo del Male non tocca confrontarsi con la Contemplazione. Egli la contemplazione l'ha già distrutta aprioristicamente quando ha preteso che ci ergessimo ad immagine e somiglianza di un pazzo creatore.

La Contemplazione è un modo di essere del Pagano Politeista.

Non appartiene a nessun'altra tradizione.

Appartiene al fare dell'Apprendista Stregone mentre riconosce il divino in quanto ci circonda e apre sé stesso a questo divino.

 

Marghera 30 agosto 1999

 

Vai all'indice dei testi relativi al Crogiolo del male che distrugge l'uomo.

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Crogiolo del Male

L'incapacità degli uomini di affrontare la loro vita viene costruita meticolosamente dal cristianesimo mediante la violenza sull'infanzia. Costruire la distruzione dell'uomo è un'invenzione ebrea e cristiana. Succede che negli USA molte persone, partite per le guerre che gli USA fanno nel mondo, ritornino psicologicamente ed emotivamente devastate. Educate ad essere sottomesse ad un dio padrone e convinte di essere in grado di uccidere chiunque, il loro delirio di onnipotenza si scontra con la realtà mandandoli fuori di testa.